Estero

I filorussi si proclamano vincitori dei referendum

Secondo l’agenzia Tass nel Lugansk il ‘sì’ ha vinto con il 98,52%, nel Donetsk con il 94,75%, nell’area di Kherson con l’87,05%

(Keystone)
28 settembre 2022
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Le autorità filorusse delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kherson hanno annunciato la vittoria nei referendum di annessione alla Russia. Lo riporta l’agenzia Tass precisando che in base ai risultati preliminari dello spoglio, nel Lugansk il ‘sì’ ha vinto con il 98,52%, nel Donetsk con il 94,75%. Nell’area di Kherson, dove i conteggi sono stati ultimati, l’87,05% dei votanti ha detto ‘sì’ all’annessione.

Anche la regione ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle truppe russe, chiederà al presidente russo, Vladimir Putin, di essere "ammessa" alla Russia: lo scrive l’agenzia russa Tass. Zaporizhzhia, insieme alle regioni di Kherson, Lugansk e Donetsk, ha tenuto un referendum per l’annessione, conclusosi ieri e rigettato come "farsa" da Kiev e dalla maggioranza della comunità internazionale. "Il 28 settembre le autorità della regione di Zaporizhzhia si rivolgeranno a Putin con la richiesta di accettare la regione nella Federazione russa", scrive la Tass, citando il dirigente delle autorità filorusse regionali Vladimir Rogov.

"Dopo il referendum il prossimo passo sarà la firma di un accordo di adesione con la Russia". Lo ha detto – riferisce la Tass – il capo della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), Denis Pushilin, commentando l’esito del voto referendario. "Inizierò presto a preparare le mie prossime mosse. Firmeremo molto presto un accordo con la Russia. Quindi sto per partire", ha detto ai giornalisti nella sede della Commissione elettorale centrale della Dpr.

L’Ue: ‘Referendum fasulli’. Gli Usa si preparano a inviare altre armi

"Referendum fasullo. Risultati fasulli. Non riconosciamo nessuno dei due". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in merito al referendum sull’annessione alla Russia che si è svolto nei territori occupati da Mosca in Ucraina. Gli fa eco l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, che ha detto che i risultati dei referendum sono stati "falsificati" e che le consultazioni in sé sono state "illegali". "Si tratta di una nuova violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina in un contesto di violazioni sistematiche dei diritti umani", ha scritto Borrell su Twitter. "Salutiamo il coraggio degli ucraini, che continuano a opporsi e a resistere all’invasione russa", ha aggiunto.

Gli Stati Uniti stanno preparando un nuovo pacchetto di armi da 1,1 miliardi di dollari per l’Ucraina in previsione dell’annuncio da parte della Russia dell’annessione di territori ucraini. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione all’agenzia Reuters. Nel nuovo invito ci saranno i sistemi antimissile Himars già inviati alle forze di Kiev in passato, munizioni, vari tipi di sistemi antidroni radar, precisano le fonti. L’amministrazione sta anche preparando nuove sanzioni contro Mosca in risposta ai referendum.

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