Il 14 luglio 2016 un uomo si lanciò con un camion lungo la Promenade di Nizza: morirono 86 persone, fra cui una 54enne luganese
Si aprirà nel primo pomeriggio a Parigi il maxiprocesso per l’attentato terroristico di Nizza, che il 14 luglio 2016 provocò la morte di 86 persone, fra cui la 54enne Linda Casanova Siccardi, luganese residente ad Agno e ispettrice doganale del Vedeggio, e il ferimento di oltre 450. Un dibattimento che avrà luogo nella stessa enorme aula bunker costruita nel Palazzo di Giustizia per celebrare il processo agli attentati del 13 dicembre 2015 a Parigi.
Sulla Promenade des Anglais di Nizza, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, un franco-tunisino di 31 anni, seminò morte e terrore per quasi due minuti, lanciando il camion da lui guidato sulla folla riunita per i fuochi d’artificio e i concerti della festa nazionale francese. L’uomo, che fu ucciso nei minuti seguenti all’attentato dalla polizia, investì la folla procedendo a zig-zag e sparando all’impazzata dal finestrino. Nell’attentato morirono altre due persone residenti in Svizzera, a Yverdon-les-Bains (Vd).
Saranno giudicati 8 imputati, 7 uomini e una donna, davanti a 865 persone che si sono costituite parte civile. In aula si andrà avanti per 3 mesi e le udienze saranno trasmesse in diretta nel Palazzo dei Congressi di Nizza per chi non potrà essere a Parigi. Gli imputati sono persone vicine a Lahouaiej-Bouhlel o presunti intermediari accusati di avergli fornito il camion e le armi. Tre di loro, Ramzi Kevin Arefa, Chokri Chafroud e Mohamed Ghraieb, sono accusati di associazione per delinquere a scopo terroristico. Gli altri 5, Maksim Celaj, Endri Elezi, Artan Henaj, Brahim Tritou e Enkeledja Zace, devono rispondere di traffico di armi. Nel box, gli accusati saranno 3, altri 4 compariranno in regime di libertà, l’ottavo, Brahim Tritrou, è ricercato dopo aver violato la libertà vigilata ma l’avvocato sostiene che si trova in carcere in Tunisia.