Dopo la Florida, la scure della censura dei libri si abbatte anche sul Texas. Oltre 40 quelli messi all’indice
La censura dei libri colpisce ancora negli Stati Uniti e dopo il Florida è la volta del Texas. Una scuola nello Stato conservatore ha deciso, infatti, di ritirare 41 libri tra i quali la Bibbia e una versione illustrata del ‘Diario di Anna Frank’. Lo riporta la Cnn.
Il Keller Independent School District, vicino Fort Worth, ha introdotto da qualche anno la politica di mettere libri e materiale scolastico ‘in prova’ per 30 giorni prima di decidere se includerli nei suoi programmi.
In passato sono stati messi in discussione soprattutto libri dedicati ai temi Lgbtq+ come ‘All Boys Aren’t Blue’ di George M. Johnson, che alla fine la scuola ha deciso di mantenere ma solo alle superiori, e ‘Gender Queer’ di Maia Kobabe, che è stato fatto fuori. Anche il romanzo della scrittrice premio Nobel Toni Morrison ‘The Bluest Eye’ è stato contestato ma alla fine ha superato la selezione.
Quest‘anno è toccato alla Bibbia e a una versione illustrata del ’Diario di Anna Frank’, che saranno sottoposti all’esame di una Commissione speciale dopo le proteste formali di alcuni genitori, insegnanti e impiegati.
La censura dei libri sta diventando un problema negli Stati Uniti. Secondo Pen America, la principale organizzazione statunitense per la promozione della letteratura e la difesa della libertà di espressione, sono stati ben 1’586 i libri vietati in 86 distretti scolastici in 26 stati dal 31 luglio 2021 al 31 marzo 2022.
Il Texas è in testa con il maggior numero libri censurati, 713, seguita da Pennsylvania e Florida. In questo Stato, in aprile il governatore ultraconservatore Ron DeSantis, uno degli aspiranti alle primarie repubblicane per le presidenziali del 2024, ha messo al bando oltre 50 libri di matematica per i loro contenuti ‘politici’; 54 su 132 testi respinti dal dipartimento dell’istruzione, il 41% del totale accusati di ’indottrinare’ gli alunni con "contenuti socio-emotivi" e "politici", secondo il governatore.