Estero

Roma dà l’addio a Piero Angela. Alberto: ‘Come Leonardo in casa’

Si è svolta oggi la cerimonia funebre laica per l’amatissimo divulgatore scientifico italiano

(Foto: Marco Poggiaroni, CC BY 2.0, attraverso Wikimedia Commons)
16 agosto 2022
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Un grazioso quadretto con le note della celeberrima Aria sulla quarta corda di Bach, storica sigla di Quark, accanto a un piccolo razzo spaziale e a un dinosauro con la scritta ‘grazie Maestro’. E poi ancora diversi mazzi di fiori e tanti messaggi di gratitudine e lettere in busta chiusa.

È palpabile, in questi piccoli oggetti posti accanto al suo feretro ricoperto di rose rosse, l’affetto commosso e sincero che circonda Piero Angela, scomparso il 13 agosto a 93 anni, a cui oggi Roma e tutta Italia hanno dato l’ultimo saluto.

La cerimonia laica, trasmessa in diretta dalla Rai, si è svolta nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, alla presenza dei familiari, la moglie Margherita Pastore, i figli Alberto e Christine, i nipoti, degli amici stretti e dei collaboratori, e con le istituzioni, dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha accolto il feretro al governatore del Lazio Nicola Zingaretti, e i vertici di viale Mazzini, dalla presidente Marinella Soldi all’ad Carlo Fuortes.

"Ho avuto la sensazione di avere Leonardo da Vinci in casa, che dava la risposta giusta sempre con una capacità di sintesi e analisi in modo pacato. Lui amava ripetere un aforisma di Leonardo da Vinci: ‘Siccome una giornata ben spesa dà lieto dormire così una vita ben usata dà lieto morire. Ci ha insegnato tante cose, con libri e trasmissioni, ma anche con l’esempio: negli ultimi giorni mi ha insegnato a non aver paura della morte".

"La sua serenità mi ha davvero colpito. Se ne è andato soddisfatto come quando ci si alza dopo una cena con gli amici", ha detto commosso Alberto Angela nel corso del funerale laico, conclusosi poco dopo le 11 con un lunghissimo applauso.

"Sembrava riservato ma dentro aveva un fuoco. Continuerà a vivere in tutti quei ragazzi che con sacrificio cercano l’eccellenza, nei ricercatori, nelle persone che cercano di unire, che cercano la bellezza della natura e di assaporare la vita. La sua è un’eredità non fisica ma di atteggiamento alla vita. Nel suo ultimo comunicato ci ha detto di fare la nostra parte, e anche io ora cercherò di fare la mia".

"Oggi non c’è solo il dolore per il lutto ma anche un sentimento di affetto straordinario e riconoscenza per una persona bellissima che ha saputo unire la razionalità e la passione per la scienza all’umanità e alla mitezza", ha detto il sindaco Gualtieri dopo la breve cerimonia a cui è seguita la camera ardente.

Dalle 11.30 le porte della Sala della Protomoteca, piena di corone (tra cui anche quella della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio), e con i gonfaloni delle città di Roma e Torino (dove Angela è nato nel 1928), della Regione Piemonte e del Comune di Montelupo Fiorentino (di cui il giornalista era cittadino onorario dal 2018), si sono aperte per lasciar entrare i tantissimi che hanno sfidato il caldo afoso della Capitale: centinaia e centinaia di persone in fila, composte e silenziose, giunte già prima delle 10 per portare a Piero Angela il proprio doveroso omaggio.

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