Cambiamento climatico, inquinamento, specie invasive e perdita di habitat minacciano sempre di più la fauna nativa del continente
L’Australia ha sofferto perdite catastrofiche di fauna nativa e di habitat, secondo il rapporto quinquennale sullo Stato dell’Ambiente preparato da un gruppo di 32 esperti, secondo cui "crescenti pressioni da cambiamento climatico, perdita di habitat, specie invasive, inquinamento ed estrazione di minerali, hanno avuto un profondo impatto su ecosistemi già fragili".
Il nuovo rapporto documenta che l’Australia ha perduto più mammiferi di tutti i continenti. Oltre l’80% delle quasi 400 specie di mammiferi dell’Australia non si trova in nessun altra parte del mondo. Le 39 specie di mammiferi scomparse dalla colonizzazione nel 1788 a ora, rappresentano il 39% di tutti i mammiferi estinti nel mondo. Dal 2016, quando è stato pubblicato il precedente State of the Environment, 17 specie di mammiferi sono state aggiunte alla lista delle specie a rischio o declassate alla lista in pericolo critico, insieme a 17 specie di uccelli e 19 di rane.
Il nuovo rapporto indica la deforestazione come maggiore causa della perdita di fauna. Tra il 2000 e il 2017 sono stati disboscati 7,7 milioni di ettari di terreno attraverso l’Australia e il 93% della vegetazione è stato soppresso in habitat di specie a rischio.
Secondo l’eminente ecologista John Woinarski della Charles Darwin University, il rapporto è un importante documento di riferimento che mostra la necessità immediata di una regolamentazione più stretta. La perdita di fauna nativa ha continuato a ritmo rapido e dannoso sin dalla colonizzazione del continente, ma in tempi recenti l’espansione urbana, la deforestazione, gli animali introdotti e inselvatichiti, le erbe infestanti e il cambiamento climatico, minacciano di accelerare la distruzione. "Questo è un tempo cruciale per il mondo naturale e per l’eredità che lasciamo ai nostri discendenti. È tempo di adottare azioni più incisive", ha detto.
Il partito laburista di Anthony Albanese, eletto al governo lo scorso maggio, ha promesso in campagna elettorale di riformare le leggi di protezione dell’ambiente e di stabilire nuovi organi di sorveglianza per la protezione dell’ambiente e delle acque. Ora la ministra dell’Ambiente Tanya Plibersek dovrà convincere il governo a investire massicciamente nel ramo, mentre il debito pubblico raggiunge livelli record. Parlando oggi al National Press Club di Canberra, la ministra ha assicurato che "sotto il governo laburista l’ambiente è di nuovo nella lista delle priorità".