
Nel primo mese dell’estate, rispetto allo stesso periodo del 2021 (peraltro ancora parecchio segnato dalla pandemia di coronavirus), le spiagge italiane sono state prese d’assalto, segnando un più a doppia cifra in tutte le regioni. In cima alla classifica delle regioni più gettonate spiccano la Campania e la Puglia, entrambe con un +40%, seguite Toscana (+30%), Liguria ed Emilia Romagna con (+25%). Bene anche le Isole maggiori, che hanno fatto registrare un +25%.
"Siamo tornati ai livelli pre-pandemia, in alcune località li abbiamo anche superati – ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari –. Il ‘tutto esaurito’ negli stabilimenti balneari lo registriamo, però, solo il weekend (ma questa è una prerogativa alla quale siamo, ormai e purtroppo, abituati da tempo). Una tendenza accentuata dal caro carburante che riduce gli spostamenti degli escursionisti: coloro che si muovono giornalmente dalle aree interne verso la costa. L’incremento dei prezzi e delle tariffe energetiche in generale (luce e gas), poi, stanno obbligando i turisti a contenere le spese risparmiando sulle consumazioni al bar o al ristorante".
Ma il desiderio di normalità, dopo due anni di pandemia, prevale anche sulle preoccupazioni per le prospettive economiche negative dovute all’impennata dell’inflazione e al rallentamento della crescita generale a causa del perdurante conflitto ucraino. Tra gli stranieri si registra un ritorno di tedeschi, austriaci, svizzeri, polacchi, ungheresi, francesi e spagnoli, che privilegiano i litorali del Nord e delle isole. Benino gli americani, totalmente assenti i russi (un duro colpo per molte località in quanto hanno un’alta propensione alla spesa).