Estero

Sparatoria a Oslo, si indaga per atto di terrorismo islamico

Il sospettato è nel radar dell’intelligence norvegese dal 2015 per l’appartenenza a una rete estremista. Annullata la marcia Lgbt prevista per oggi.

(Keystone)
25 giugno 2022
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La polizia norvegese ha aperto un’indagine per "atti terroristici" dopo la sparatoria avvenuta durante la notte scorsa nei pressi dei bar del centro di Oslo. Il presunto autore, che ha provocato due morti e 21 feriti, di cui dieci gravi, è un norvegese di 42 anni di origine iraniana. La marcia Lgbt prevista per oggi pomeriggio è stata annullata.

Il sospettato, che è stato arrestato, "ha una lunga storia di violenze e minacce" ed è nel radar del servizio di intelligence nazionale norvegese (Pst) "dal 2015 in connessione con le preoccupazioni per la sua radicalizzazione" e l’appartenenza "a una rete estremista islamista", ha detto alla stampa il capo del Pst Roger Berg.

L’autore era noto ai servizi segreti nazionali

Secondo la polizia di Oslo, l’uomo era noto ai servizi segreti nazionali. "È sospettato di omicidio, tentato omicidio e terrorismo", ha dichiarato Christian Hatlo, un responsabile della polizia, durante una conferenza stampa.

Quest’ultima accusa è motivata dal "numero di feriti e di morti, dal numero di scene del crimine – almeno tre – e (...) ci sono buone ragioni per credere che avesse intenzione di diffondere il terrore", ha aggiunto.

L’intelligence norvegese lo considera come un atto di terrorismo islamico

Sabato pomeriggio, il servizio di intelligence nazionale norvegese (Pst) ha dichiarato di considerare la sparatoria mortale come "un atto di terrorismo islamico".

L’attacco è avvenuto intorno all’una di notte, ora locale, all’esterno di un pub, il Per på hjørnet, dove sono stati registrati i due decessi, secondo i media locali. La manifestazione è poi proseguita all’esterno di un locale gay adiacente, il London Pub, nel centro della capitale norvegese, affollato in una calda notte d’estate.

Annullata la marcia Lgbt

"C’è motivo di credere che si tratti di un crimine d’odio", ha aggiunto Hatlo, riferendosi alla natura dei luoghi presi di mira, "in particolare il London Pub".

La marcia dell’orgoglio Lgbt prevista per oggi pomeriggio a Oslo è stata annullata. In segno di solidarietà, sono state poste bandiere arcobaleno vicino al luogo dell’attacco.

In seguito alle "chiare" raccomandazioni della polizia, "tutti gli eventi legati all’Oslo Pride sono stati cancellati", hanno scritto gli organizzatori dell’evento in un comunicato.

Il numero di agenti di polizia nella capitale è stato aumentato per far fronte a eventuali altri incidenti. "Si ritiene che in questa fase ci sia un solo autore" dietro la sparatoria "ma non possiamo dire nulla con certezza così presto" nelle indagini, ha detto l’ispettore Tore Soldal, durante la conferenza stampa.

Scena di guerra

L’uomo è stato arrestato all’1.19 di questa notte, cinque minuti dopo le prime segnalazioni. Alcuni civili hanno aiutato a catturare il sospettato e a fornire i primi soccorsi ai feriti, ha riferito la polizia parlando di un "contributo eroico".

Il sospetto aveva già avuto a che fare con la polizia per reati minori come quello di aver portato con sé un coltello e una condanna per possesso di droga. Sulla scena dell’attacco sono state sequestrate due armi: una automatica e una pistola, che Hatlo ha descritto come "vecchia".

Un testimone intervistato dal giornale Verdens Gang (Vg) l’ha descritta come "una scena di guerra". "C’erano molti feriti a terra con lesioni alla testa", ha detto. Secondo un giornalista dell’emittente Nrk, presente al momento della sparatoria, l’uomo è arrivato con una borsa da cui ha estratto una pistola e con cui ha sparato.

Il primo ministro: "Un attacco orribile"

"La sparatoria avvenuta fuori dal London Pub di Oslo è un attacco orribile e profondamente scioccante contro persone innocenti", ha dichiarato il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre.

"Non conosciamo ancora le ragioni di questo terribile atto, ma alle persone omosessuali che ora hanno paura e sono in lutto voglio dire che siamo tutti con voi", ha scritto su Facebook.

La Norvegia, generalmente pacifica, è stata teatro di sanguinosi attacchi il 22 luglio 2011. Quel giorno, l’estremista di destra Anders Behring Breivik ha ucciso 77 persone in un attentato alla sede del governo di Oslo e in una sparatoria a un raduno di giovani laburisti sull’isola di Utøya.

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