Estero

‘I poliziotti non hanno attuato protocollo post Columbine’

Dopo la strage avvenuta nel 1999 il protocollo prevede che gli agenti armati presenti sulla scena trovino l’aggressore e lo uccidano

(Keystone)
26 maggio 2022
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I poliziotti che si trovavano nella scuola elementare di Uvalde quando è arrivato Salvador Ramos non sono intervenuti subito, come previsto dal protocollo imposto nel 1999 dopo la strage di Columbine. Lo sottolineano diversi analisti al Washington Post mentre continuano ad aumentare le domande sulla lenta reazione della polizia.

Prima del massacro nel liceo del Colorado, quando due teenager uccisero 12 studenti e un insegnante, i poliziotti erano addestrati a rispondere a un aggressore armato "presentandosi, circoscrivendo un’area e aspettando l’arrivo delle Swat", le squadre speciali, hanno spiegato gli esperti. Ma dopo Columbine gli agenti hanno il dovere di rispondere il prima possibile perché, è l’assunto, "ogni secondo che passa sono più vite che se ne vanno".

Da anni ormai il protocollo è questo: i primi agenti armati che si trovano sulla scena devono trovare l’aggressore e ucciderlo, senza aspettare l’arrivo dei rinforzi. È per questo che non è chiaro per quale motivi gli agenti nella Robb Elementary School non abbiano fermato Ramos, nonostante si siano scontrati con lui nell’atrio, e lo abbiano lasciato fuggire in una classe all’interno della quale si è barricato. Non si capisce neanche perché non siano andati a scovarlo nell’aula subito, invece di aspettare l’arrivo delle squadre speciali.

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