Estero

Cyberattacchi, più della metà delle aziende è indifesa

Rischio accresciuto dalla crescente adozione del cloud. Lo indica uno studio di Thales, ditta leader in tecnologia e innovazione

Il 21% degli intervistati ha subìto un attacco ransomware
(Ti-Press)
5 maggio 2022
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Solo il 48% delle aziende nel mondo ha un piano per contrastare i cyberattacchi, quindi più della metà risulta indifesa, nonostante il 29% sia stata colpita nell’ultimo anno: sono i dati dell’indagine ‘Data Threat Report 2022’ di Thales, azienda leader in tecnologia e innovazione, che sarà presente alla nuova edizione di Cybertech Europe, la conferenza internazionale sulla tecnologia cibernetica che si terrà a Roma il 10 e 11 maggio.

Lo studio è frutto di una ricerca effettuata in 17 Paesi, intervistando oltre 2’700 responsabili del settore informatico. L’indagine mostra che il 21% degli intervistati ha subìto un attacco ransomware (un tipo di virus informatico che limita l’accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto da pagare per riavere i dati) e il 20% ha pagato o pagherebbe un riscatto per rientrare in possesso dei propri dati. A fronte di una situazione così allarmante, però, il 41% delle società afferma comunque di non avere in programma di investire ulteriori risorse economiche per la sicurezza.

I dati evidenziano anche come l’aumento del rischio sia legato all’adozione crescente del cloud (server a cui si accede tramite internet). Infatti, il 32% degli intervistati afferma di archiviare nel cloud almeno la metà dei propri dati, tuttavia l’uso della crittografia – metodi per rendere un dato incomprensibile ai non autorizzati – è molto basso: metà delle aziende intervistate rivela di aver crittografato solo il 40% dei propri dati sensibili.

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