Putin: ‘Se minacciati risponderemo con mezzi che nessuno ha ancora’

Putin: ‘Se minacciati risponderemo con mezzi che nessuno ha’

Lo ha dichiarato il presidente russo parlando ai parlamentari a San Pietroburgo. ‘In Ucraina abbiamo impedito una minaccia’. Segui il live de laRegione

Un attacco a un deposito di munizioni in Russia e un raid ucraino sull’isola dei Serpenti, dove il presidente russo Vladimir Putin ha piazzato i suoi missili Stena-10, hanno segnato la guerra in Ucraina nelle ultime ore. Gli scontri della notte arrivano dopo una giornata caratterizzata dall’aumento della tensione tra la Nato e Mosca e da scontri in Transnistria che fanno temere un allargamento del conflitto.

Falliti, nella sostanza, i colloqui di ieri tra il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e i vertici russi. Dopo un incontro con il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, Guterres ha parlato per un’ora con il presidente russo Vladimir Putin, che, all’ennesima richiesta di un cessate il fuoco, ha risposto che non ci sarà pace finché Crimea e Donbass non torneranno alla Russia.

La ministra degli Esteri britannica Liz Truss si appresta a ribadire, in un discorso anticipato ieri sera, l’intenzione di spingere l’Occidente a un riarmo di fronte all’offensiva russa, posizione già espressa ieri in un vertice convocato dagli Stati Uniti con gli alleati. Una posizione contro la quale Mosca ha subito replicato minacciando attacchi e rappresaglie anche nei territori dei Paesi Nato. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz cede alla richiesta di armi da parte di Kiev a cui invierà 50 carri armati di ultima generazione.

Alle 8 di questa mattina, intanto, Mosca si appresta a chiudere i rubinetti del gas a Polonia e Bulgaria, per il rifiuto da parte di quei governi di pagare le forniture in rubli.

Zelensky rilancia l’allarme nucleare accusando i russi di avere colpito indiscriminatamente siti nucleari in Ucraina, compreso quello di Chernobyl, rischiando di "spingere il mondo sull’orlo del disastro", un pericolo a suo giudizio tutt’altro che superato. Per questo ha sollecitato "un controllo globale sulle dotazioni e sulla tecnologia nucleare" russe.

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21:39

Russia: 19 i morti in incendio in centro ricerche militari

E' salito a 19 il numero delle persone morte in seguito a un incendio avvenuto lo scorso 21 aprile nell'Istituto centrale di ricerca delle forze di difesa aerospaziali russe a Tver, 150 chilometri a nord-ovest di Mosca: lo riferisce l'amministrazione della regione di Tver, ripresa dall'agenzia Interfax. Le autorità regionali ieri avevano dichiarato che nell'incendio erano morte 18 persone.
 
 

20:47

Ucraina,  'due americani feriti, volontari esercito di Kiev'

"Alle 14.35 di oggi, due volontari americani delle forze armate ucraine sono stati feriti dal fuoco dell'artiglieria vicino a Orikhiv. Manus McCaffrey e Paul Gray. Entrambi sono veterani dell'esercito americano". Lo riporta il giornalista Nolan Peterson postando alcune foto su Twitter, citato da The Guardian.

18:43

Sindaco di Kiev, vinceremo anche se con un prezzo enorme per la guerra

"Sono depresso, perché non vedo la luce in fondo al tunnel. Non so fino a quando combatteremo. So che vinceremo ma non quanto durerà: settimane? mesi? spero non anni. Quanti ucraini dovranno pagare prezzi enormi per la libertà?"

Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, intervenendo a una conferenza stampa con il presidente del Comitato delle Regioni Apostolos Tzitzikostas. "So che vinceremo perché stiamo combattendo per i nostri bambini, per le nostre famiglie, per la libertà, per il futuro", ha concluso.

18:07
Foto dall’inferno,i feriti nell’ospedale di Azovstal

Chi subisce la devastazione della guerra sa bene che chi ha la fortuna di starne fuori non è psichicamente in grado di figurarsi cosa significhi essere privati di ogni umano conforto nel giro di un’esplosione. Lo sanno molto bene anche gli amministratori delle città ucraine martellate dagli attacchi russi, quelli che hanno dovuto dire alla propria gente di lasciare tutto e fuggire, gli stessi che, cessati i bombardamenti, partecipano al recupero dei cadaveri. E che adesso non ci stanno a tenersi dentro i confini personali e geografici le immagini di ciò che fa la violenza a un essere umano.

Senza timore di essere tacciati di mettere in piazza il raccapriccio, i consiglieri comunali di Mariupol hanno deciso di condividere le foto da dentro l’ospedale improvvisato nei cunicoli sotterranei dell’acciaieria Azovstal, dove vengono assistiti i combattenti feriti dell’ultima resistenza ucraina nella città ma anche i civili che si sono rifugiati sotto l’impianto siderurgico ritenuto inespugnabile ma dove le bombe anti bunker russe hanno provocato crolli e distruzione. L’Ukrainska Pravda le ha pubblicate, le didascalie non servono. Quelle dell’ospedale dentro il ventre dell’acciaieria sono immagini che fanno male agli occhi prima che ai sentimenti. Ritraggono persone colpite da schegge e proiettili, con ferite aperte all’obiettivo, sangue. Che vengono sottoposte a interventi chirurgici in locali non sterili, freddi, con scarsa luce, su brande miserabili, materassini e lenzuola diventati stracci, in condizioni igieniche paurose. I corpi afflosciati nel malessere, arti amputati, in due su un lettino senza spazio per respirare, le bende vecchie di giorni annodate alla meglio. In fila lungo un corridoio stretto affollato di giovani uomini scampati alla morte, un ragazzo ingessato guarda il cellulare come avrebbe fatto se fosse stato libero e sano. Una corsia d’emergenza da incubo, dove gli operatori sanitari fanno il possibile senza strumenti, medicinali, acqua potabile, un teatro dell’impotenza dentro l’attesa che qualcosa succeda.

Il personale sanitario non ha più nulla a disposizione per onorare la sua missione e il cibo manca pure per chi porta il camice bianco, ma non c’è altro da fare se non tentare di salvare vite. Quello che le foto non dicono è quell’odore di umidità che impregna i corridoi sotterranei mischiato al disinfettante, sentore di guanti di lattice intrisi di sangue, garze mai cambiate, miasmi di corpi non lavati. E’ come se gli amministratori di Mariupol dicessero: guardate che cos’è l’inferno, non vi girate, sopportate con noi queste foto, aiutate questa gente a tornare alla luce. Il Municipio della città ha accompagnato le immagini con un appello sui social: “Ecco come appare l’ospedale di Azovstal.

Foto terribili. Ma il mondo ha bisogno di sapere che cosa sta succedendo. Sono 24 ore su 24 sotto il fuoco dell’esercito russo. Continuamente. E non solo i militari. La maggior parte sono civili. Ci sono almeno 2.000 civili nello stabilimento metallurgico. Donne, bambini e anziani. Molti feriti. In condizioni antigieniche, terribili. Senza farmaci. La situazione è catastrofica, mancano acqua potabile e cibo. Queste persone devono essere salvate immediatamente”. Ma chissà se la politica riuscirà a restituire dignità ai feriti ucraini che hanno accettato di mostrarsi nella peggiore delle condizioni pur di non restare in silenzio.

18:04

 Appello da Azovstal, 600 feriti, mancano i farmaci

Nelle acciaierie di Azovstal ci sono oltre 600 feriti, fra civili e combattenti, senza farmaci e senza alcuna possibilità di essere curati: lo denuncia il comandante della 36ma brigata dei Marines ucraini, il maggiore Serhiy Volyna, in un appello su Twitter.

"Ci sono anche centinaia di bambini che vivono in condizioni non igieniche e stanno esaurendo cibo ed acqua", prosegue il maggiore chiedendo l'evacuazione in "stile Dunkerque" delle truppe e dei civili da Mariupol.

16:27
Putin: ‘Se minacciati risponderemo con mezzi che nessuno ha ancora’

“Se la Russia sarà minacciata, risponderà con mezzi che i suoi avversari non hanno ancora”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un discorso ai parlamentari a San Pietroburgo. Il leader russo ha parlato di “minacce geopolitiche” ed ha aggiunto: “Devono sapere che ci sarà una risposta, e sarà rapida. Abbiamo strumenti che nessuno ha e li utilizzeremo, se necessario. Voglio che tutti lo sappiano”, è il suo avvertimento.

"Noi siamo un grande Paese, non abbiamo bisogno di annettere altri Paesi, l'Ucraina era una minaccia per la Russia" ha aggiunto Putin. "Le operazioni militari speciali in Donbass e Ucraina sono volte a garantire la sicurezza del nostro Paese, così come in Crimea. I nostri soldati hanno impedito una minaccia". E sulle sanzioni: "I piani dei Paesi occidentali di strangolare economicamente la Russia sono falliti" ha dichiarato, aggiungendo che "l'impatto economico delle sanzioni occidentali contro la Russia non è stato così forte per il momento".

15:32
13:43
11:41

Kiev, 22.400 soldati russi uccisi da inizio guerra

Sono almeno 22.400 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto l'Esercito di Kiev. Nel suo ultimo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'Esercito indica inoltre che dopo 63 giorni di conflitto si registrano anche 185 aerei da caccia abbattuti, oltre a 155 elicotteri e 207 droni. Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 939 carri armati russi, 421 pezzi di artiglieria, 2.342 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 4 sistemi di missili balistici, 149 lanciamissili, 8 navi, 1.666 veicoli, 76 autocisterne e 71 unità di difesa antiaerea e e 31 unità di equipaggiamenti speciali.

10:54

Centinaia le denunce contro soldati russi per violenze sessuali a donne e bambini

Sono 400 le denunce contro soldati russi per violenze sessuali a donne e bambini, arrivate dal primo al 14 aprile al numero istituito dal Parlamento ucraino per presentare segnalazioni e ricevere assistenza psicologica. Lo rende noto la commissaria ai Diritti umani del parlamento ucraino Lyudmyla Denisova citata dal Kyiv Independent.

Denisova ha detto che dopo aver messo a disposizione dei cittadini il numero pubblico, le segnalazioni continuano a crescere.

Il numero di bambini rimasti feriti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa è aumentato ad almeno 393, mentre quello dei minori deceduti è rimasto invariato rispetto a ieri a 217: lo ha reso noto la Procura generale su Telegram, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Ukrinform.

"Circa 5,2 milioni di persone hanno lasciato l'Ucraina e più di 7 milioni sono sfollate all'interno del Paese, sono numeri tristemente destinati a crescere nelle prossime ore", sostiene Andrea Iacomini portavoce Unicef Italia. "Donne e bambini rappresentano il 90% di coloro che sono fuggiti in altri paesi. La situazione dei bambini è drammatica in alcune zone del paese. A Mariupol i bambini vivono in condizioni terribili così come in altre zone sotto assedio. E' più che mai necessaria una tregua duratura e passaggi sicuri che consentano di far proteggere donne e bambini e portare gli aiuti con urgenza. È una corsa contro il tempo".

10:50
10:37
Il Panzer Gepard, il modello di carro offerto all’Ucraina

Germania e Russia, relazione complicata

Berlino, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, ha impresso una svolta nella politica di difesa decidendo di investire 100 miliardi in armamenti

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09:23

Gas: il prezzo vola del 16% sulla piazza di Amsterdam

Prezzi decollati dopo l’annuncio di Gazprom di aver sospeso le forniture a Polonia e Bulgaria

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08:38

Gazprom sospende completamente le forniture di gas a Polonia e Bulgaria

Il colosso energetico russo Gazprom ha annunciato di aver completamente sospeso le forniture di gas a Polonia e Bulgaria per effetto del mancato pagamento, alla fine della giornata di ieri, del gas in rubli.

Gazprom ha comunicato a Bulgargaz e Pgnig, le sue controparti bulgare e polacche, che i flussi resteranno sospesi fino a quando i pagamenti in rubli non saranno ricevuti. Essendo Polonia e Bulgaria degli stati di transito del gas verso nazioni terze, Gazprom ha inoltre avvertito i due paesi che in caso di prelievo non autorizzato di gas russo destinato a Paesi terzi le forniture di transito verranno ridotte di un ammontare analogo.

08:09

Raid sull'isola dei Serpenti, colpiti missili russi

Le forze armate ucraine hanno colpito le posizioni russe sull'isola dei Serpenti, colpendo il posto di comando e distruggendo il sistema missilistico antiaereo Strela-10. Lo riferisce l'esercito ucraino secondo quanto riporta la Ukrainska Pravda, "Nel frattempo, le nostre truppe continuano a combattere sulla frontiera occupata - afferma una nota -.Il nemico ha cercato di avanzare verso la regione di Mykolayiv vicino ai villaggi di Tavriyske e Nova Zorya, ma non ha avuto successo, ha subito perdite significative e si è ritirato". L'isola dei Serpenti è un'isola nel Mar Nero situata a 35 km dalle coste dell'Ucraina e della Romania. Fa parte del distretto di Kilija nell'oblast' di Odessa, in Ucraina.

07:55

Giappone e Russia firmano un accordo sulla pesca malgrado le sanzioni

Giappone e Russia riescono a trovare un accordo per le quote di pesca di salmone e trote nell'oceano Pacifico nord-orientale, nonostante le sanzioni decise da Tokyo per la guerra in Ucraina. L'intesa giunge dopo intensi negoziati tra i Paesi vicini e assicura al Sol Levante una quota di 2'050 tonnellate entro la propria Zona economica esclusiva (Zee) per l'intero 2022, lo stesso livello dell'anno scorso, con un pagamento per la cooperazione a Mosca di circa 250 milioni di yen, l'equivalente di 1,4 milioni di euro, per i pesci originati nei fiumi russi.

Secondo la Convenzione delle Nazioni Unite che regola le attività ittiche, infatti, il pescato appartiene al Paese in cui le uova delle specie sono state depositate. Grazie alla firma i pescatori dell'Hokkaido potranno salpare le ancore con un ritardo di circa un mese nella prefettura più a nord dell'arcipelago. Rimangono ancora incerte, invece, le transazioni per la Zona economica esclusiva di Mosca, che riguardano la pesca di polipi, costardelle e lucci, con negoziati che sembrano lontani dalla conclusione.

In risposta alla invasione in Ucraina il governo di Tokyo ha imposto una serie di sanzioni contro Mosca, espellendo diversi diplomatici, e revocando a metà marzo lo status commerciale della "nazione più favorita" (Mfn) alla Russia. Una dinamica che secondo l'associazione dei pescatori nipponici impatterà sui prezzi dei pesci più pregiati, come i granchi reali e i ricci di mare, due varietà che provengono rispettivamente per il 90% e il 50% dalla Russia. Nel 2021 il Giappone ha importato da Mosca prodotti marini per un totale di 138 miliardi di yen (1,10 miliardi di euro), dietro a Cina e Cile, con l'80% delle forniture costituito da salmone.

07:43

Deposito di munizioni in fiamme nella Russia occidentale

Un deposito di munizioni è in fiamme vicino al villaggio di Staraya Nelidovka nella regione di Belgorod, nella Russia occidentale, vicino al confine con l'Ucraina: lo scrive il governatore della regione Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa Tass. "Ho appena contattato il capo dell'insediamento rurale di Golovinsky, Denis Zolotukhin. Secondo le informazioni preliminari, un deposito di munizioni è in fiamme vicino al villaggio di Staraya Nelidovka", ha scritto.

Il governatore della regione di Belgorod Gladkov ha affermato che non sono stati segnalati danni a edifici residenziali o vittime civili. Ha poi aggiunto sul suo canale Telegram che forti scoppi, simili a esplosioni, sono stati uditi nella città di Belgorod, nella Russia occidentale, non lontano dal confine con l'Ucraina a partire dalle 3.35 ora di Mosca. "Intorno alle 3.35 sono stato svegliato da un forte rumore, come un'esplosione. Mentre stavo scrivendo questo post, si sono sentite altre tre esplosioni", ha scritto Gladkov, secondo la Tass.

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