Un canale taiwanese annuncia per errore l’invasione del Paese. Erano messaggi destinati a un’esercitazione per i Vigili del fuoco
Un’emittente televisiva taiwanese si è scusata mercoledì per aver "causato il panico" tra il pubblico dopo aver erroneamente trasmesso una serie di avvertimenti che la Cina aveva lanciato attacchi sull’isola durante l’edizione del mattino del suo programma di notizie.
"Cts si scusa sinceramente per questo grave errore che ha causato il panico tra il pubblico e problemi alle unità interessate", ha detto la stazione televisiva cinese Cts in un comunicato.
I media cinesi con sede a Taipei hanno causato preoccupazione dopo aver emesso diversi avvisi, tra cui "New Taipei City è colpita da missili guidati dell’esercito comunista" e "Navi esplose, strutture e barche sono state danneggiate nel porto di Taipei".
Cts ha attribuito l’errore al personale che ha erroneamente trasmesso il contenuto delle esercitazioni preventive che la stazione era stata incaricata di produrre per i Vigili del fuoco di New Taipei City. Un’altra allerta diceva: "La guerra potrebbe scoppiare, New Taipei City apre un centro di comando e controllo di emergenza congiunto".
Paure accresciute, rabbia in rete
L’incidente ha colpito un nervo scoperto in un momento in cui a Taiwan i timori che la Cina possa un giorno mettere in atto le sue minacce di annettere l’isola democratica autogestita (che vede come parte del suo territorio da riprendere con la forza, se necessario) sono esacerbati dall’invasione della Russia in Ucraina.
Cts ha detto di aver emesso correzioni e scuse su diversi canali, aggiungendo che avrebbe "punito severamente" i responsabili dopo aver aperto un’indagine interna. "Non fatevi prendere dal panico", ha detto in un messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook, aggiungendo di aver "erroneamente trasmesso un messaggio di prevenzione della guerra e dei disastri".
Alcuni utenti di internet hanno reagito con rabbia e disprezzo. Ma per le strade di Taipei mercoledì mattina non c’erano segni di panico.
Intimidazione e spazio aereo regolarmente violato
Pechino ha intensificato la sua pressione su Taiwan da quando il presidente Tsai Ing-wen è salito al potere nel 2016 e considera l’isola un Paese sovrano.
L’intimidazione cinese è aumentata drammaticamente nell’ultimo anno, con aerei da guerra che violano la zona di difesa aerea di Taiwan quasi quotidianamente. Secondo un database compilato da Afp, nel 2021 Taiwan ha registrato 969 incursioni di questo tipo, ossia più del doppio delle circa 380 registrate nel 2020. Nei primi quattro mesi del 2022, sono già state registrate circa 300 incursioni.