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Ucraina, 7 miliardi al mese per affrontare le perdite economiche

Il presidente Zelensky in un video parla ai leader del Fmi e della Banca mondiale. Segui il live de laRegione

Prosegue l’attacco russo nell’est dell’Ucraina, dove l’esercito di Mosca avanza dall’area del Donbass verso Kramatorsk e il Cremlino ha annunciato la conquista della città assediata di Mariupol. Resta però ancora una strenua resistenza nell’area delle acciaierie Azovstal, mentre continuano senza sosta le operazioni di evacuazione dei civili. L’annuncio che Mariupol è ormai sotto il controllo russo è stato fatto dal ministro della Difesa russo Shoigu, e lo stesso leader del Cremlino Putin ha accolto la notizia parlando di un "successo".

Sono intanto più di 142’000 i civili evacuati. Un’operazione di salvataggio che, come riferito dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, prosegue anche in queste ore, anche se "la situazione della sicurezza è difficile" e "potrebbero esserci dei cambiamenti". Si attende invece l’arrivo dei "quattro autobus di evacuazione" riusciti a lasciare la città ieri lungo il corridoio umanitario: "Hanno passato la notte a Berdyansk e ora sono diretti a Vasylivka. Li stiamo aspettando presto a Zaporizhzhia".

In città resta ancora in piedi l’ultima linea di resistenza, con circa duemila i soldati ucraini asserragliati nell’acciaieria Azovstal, tanto che Shoigu ha calcolato che serviranno ancora "due o tre giorni" per completare le operazioni militari. Putin però ha annullato l’assalto dell’area, per salvaguardare la vita delle truppe, e ha ripetuto la promessa di risparmiare la vita agli assediati che si arrenderanno.

Nel resto del Paese prosegue l’offensiva russa. Secondo quanto riferisce il ministero della Difesa britannico, "le forze russe stanno ora avanzando dalle aree di base nel Donbass verso Kramatorsk", nell’est dell’Ucraina, "che continua a essere oggetto di persistenti attacchi con i razzi".

Il governatore della regione orientale di Luhansk, Serhiy Gaidai, ha affermato invece che le forze russe controllano l’80% del territorio dell’Oblast. L’area controllata dalla Russia è aumentata in particolare dopo la cattura il 18 aprile della città di Kreminna, e buona parte della regione è sotto il controllo de facto dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, che ha dichiarato in modo unilaterale l’indipendenza dall’Ucraina il 12 maggio 2014.

Le truppe russe hanno inoltre alzato una grande bandiera rossa sovietica, simbolo della vittoria sui nazisti nella seconda guerra mondiale, a Kherson e Kreminna, in vista della celebrazione del 9 maggio del Giorno della Vittoria.

Continuano nel frattempo a emergere prove e testimonianze delle violenze sulla popolazione civile: nove cadaveri sono stati trovati a Borodyanka, nella provincia di Kiev, alcuni con "segni di tortura", secondo quanto riferito dalla polizia della capitale.

Il Governo ucraino ha anche aggiornato le stime sulla presenza nel Paese di militari russi, che sarebbero attualmente circa 90’000, mentre altri 22’000 si trovano lungo il confine. In totale i militari russi uccisi dall’inizio dell’invasione sarebbero aumentati a circa 21mila, e l’esercito di Kiev avrebbe colpito e distrutto, fra l’altro, 172 aerei da caccia, oltre a 151 elicotteri e 166 droni, 829 carri armati e 393 pezzi di artiglieria.

Mosca però, in base a una denuncia della rete multinazionale di intelligence ‘Five Eyes’ (Australia, Usa, Regno Unito, Nuova Zelanda e Canada), potrebbe mettere in campo anche attacchi informatici, affidandosi a una rete di hacker per colpire gli Stati che appoggiano l’Ucraina. Il tutto mentre il presidente americano Biden ha assicurato ieri un’intensificazione nella fornitura di armi e munizioni agli ucraini, che affluiranno "ogni giorno". Una novità accolta con favore, ma anche con un pizzico di ironia, dal presidente ucraino Zelensky, secondo il quale "i nostri partner hanno iniziato a capire meglio le nostre esigenze. A capire di cosa abbiamo esattamente bisogno".

E anche la Lituania ha annunciato la consegna di mortai pesanti all’Ucraina per fronteggiare l’aggressione russa, mentre i ministri delle finanze del G7 hanno annunciato un impegno, con la comunità internazionale, per un ulteriore sostegno all’Ucraina da più di 24 miliardi di dollari per il 2022 e oltre, aggiungendo che sono pronti a fare ancora di più se necessario.

Non si ferma neppure l’attività diplomatica, nel tentativo di trovare una soluzione che porti a uno stop dei combattimenti. Mosca ha fatto sapere che i colloqui tra la Russia e l’Ucraina continuano in formato video quasi ogni giorno, e ha proposto che i cinque Paesi membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Usa, Gb, Francia, Cina e Russia) possano diventare la base degli Stati garanti sulla neutralità e la sicurezza dell’Ucraina.

Nel frattempo il premier spagnolo Sanchez e quello danese Frederiksen sono arrivati a Kiev, dove incontreranno Zelensky. E da Pechino il presidente Xi ha ribadito che la Cina si oppone a "sanzioni unilaterali", dicendo no ad una "costruzione della propria sicurezza" a spese di altri e "alla mentalità della Guerra fredda, che minerà solo il quadro di pace globale".

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22:07

La Banca Mondiale stima in 60 miliardi di dollari i danni agli edifici e alle infrastrutture ucraine a causa della guerra. Lo afferma il presidente della Banca Mondiale, David Malpass, sottolineando che il conto è destinato a salire.

La ricostruzione dell'Ucraina costerà almeno 600 miliardi di dollari, ha affermato dal canto suo il premier ucraino Denys Shmyhal nel corso di un incontro a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale.

21:18
KeystoneIl presidente ucraino
21:12

L'Ucraina ha bisogno di 7 miliardi di dollari al mese per affrontare le "devastanti perdite economiche" inflitte dalla Russia. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un collegamento video ai leader del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale

"L'esercito russo mira a distruggere tutto ciò che può servire da base economica per la vita degli ucraini. Ciò include stazioni ferroviarie, supermercati, petrolio e raffinerie", ha aggiunto.
 
 

18:29

La Russia vieta l'entrata a Mark Zuckerberg e Kamala Harris

La Russia ha vietato oggi a 29 personalità statunitensi di entrare nel Paese in risposta alle sanzioni contro Mosca relative all'Ucraina. Tra le persone coinvolte c'è pure il capo di Meta, Mark Zuckerberg, e la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris.

Inoltre, 61 personalità canadesi, per lo più responsabili del governo o militari, sono anche loro bersagliati da questa misura.

16:14
15:24

Gli Stati Uniti annunciano 500 milioni di aiuti finanziari

Il Dipartimento del Tesoro americano ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti finanziari all'Ucraina per 500 milioni di dollari.

15:18
L’ucraina, già numero 3 al mondo

‘O dalla parte del Cremlino o con il resto del mondo’

Svitolina scende in campo contro l’esclusione di russi e bielorussi da Wimbledon, invocando un’eccezione per chi si distanzia da Mosca

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14:38

Le truppe russe non riescono ad avanzare nel Lugansk

L'esercito russo non è riuscito ad avanzare nelle ultime 24 ore, tanto nella regione di Lugansk, quanto in direzione di Gulyai Pole, nella provincia di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud orientale. Lo afferma il consigliere del capo dell'ufficio del presidente ucraino Oleksiy Arestovych, citato da Ukrinform.

14:12
13:02

Kiev: offerto uno scambio di prigionieri per Mariupol

Kiev ha offerto a Mosca uno scambio di prigionieri russi e di inviare alti funzionari a Mariupol per negoziare lo sfollamento di quasi mille civili e cinquecento soldati feriti, ma "finora" la Russia ha respinto la proposta: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il quotidiano statunitense Washington Post.

"I militari ucraini hanno avuto e hanno ancora la possibilità di deporre le armi e lasciare la città attraverso i corridoi designati", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in conferenza stampa commentando la proposta di Zelensky. "Questa possibilità esisteva anche prima che il presidente Zelensky facesse la sua dichiarazione", ha detto.

12:50

Mosca: ‘I militari ucraini possono lasciare Mariupol attraverso i corridoi’

I militari ucraini possono deporre le armi e lasciare Mariupol attraverso i corridoi umanitari. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "I militari ucraini hanno avuto e hanno ancora la possibilità di deporre le armi e lasciare la città attraverso i corridoi designati", ha detto Peskov in conferenza stampa commentando la proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che le truppe russe catturate siano scambiate con la fornitura di un passaggio umanitario sicuro per i militari ucraini. "Questa possibilità esisteva anche prima che il presidente Zelensky facesse la sua dichiarazione", ha detto.

12:02

Su Kharkiv in corso furiosi bombardamenti russi

Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, è sotto intensi bombardamenti. Lo riferisce il sindaco Ihor Terekhov, secondo quanto riporta il Guardian. "Enormi esplosioni. La Federazione russa sta bombardando furiosamente la città", ha detto. Il sindaco ha spiegato che in città è presente ancora un milione di persone, mentre circa il 30% della popolazione, per lo più donne, bambini e anziani, è stato evacuato.

11:40

Banca centrale russa: 'Nessun rischio di default'

La Russia "non corre alcun rischio di default" perché "ha tutte le risorse finanziarie" per far fronte ai suo impegni. Lo ha detto la governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina, citata dall'agenzia Tass.

10:40

Kiev chiede un corridoio urgente da Azovstal per evacuare 1'500

"Chiediamo ai russi un corridoio umanitario urgente dallo stabilimento di Mariupol Azovstal. Lo chiede la vicepremier ucraina Iryna Vereshcuk su Telegram. "Ora ci sono circa 1'000 civili e 500 soldati feriti. Devono essere tutti tirati fuori dall'Azovstal oggi", aggiunge la vice prima ministra, che si appella ai leader mondiali e alla comunità internazionale a "concentrare i loro sforzi su Azovstal ora. Ora - conclude - questo è un punto chiave e un momento chiave per lo sforzo umanitario!".

10:20

C'era piano assassinare Zelensky, consegnato a Kadyrov

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha ricevuto un piano per assassinare il presidente ucraino il 3 febbraio durante un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto il segretario del Consiglio nazionale di Sicurezza e difesa ucraino Oleksiy Danilov, parlando a una radio ucraina, secondo quanto riporta l'agenzia Ukrinform. Secondo Danilov, il piano per eliminare il presidente ucraino era stato concordato in quella riunione e Kadyrov si era impegnato perché la propria unità cecena completasse la missione. L'intelligence di Kiev, ha aggiunto, sta verificando. Danilov ha anche puntualizzato di non sapere dove si trovi al momento Kadyrov. "Posso dire con certezza che non è mai stato qui. Tutte queste foto di scena secondo cui sarebbe stato in zona di guerra sono una totale sciocchezza", ha detto.

09:20
Duemila i soldati ucraini assediati nell’acciaieriaOltre 142‘000 civili sono stati evacuati da Mariupol: lo ha detto il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, nel corso di un incontro con il presidente Vladimir Putin. Lo riporta l’Interfax. Lo stesso Shoigu ha poi fatto il punto alla situazione sull’acciaieria Azovstal: ’Circa 2 mila i soldati ucraini che restano asserragliati dentro il centro siderurgico’. (Keystone)
09:16

Mosca: ‘Mariupol è sotto il controllo russo’

La città di Mariupol è sotto il controllo russo. Lo dice il ministro della Difesa della Russia Sergej Shoigu, citatto da Interfax.

Secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, il presidente Vladimir Putin ha annullato l'operazione per prendere d'assalto l'acciaieria con lo scopo di salvare le vite delle truppe.

Dal canto suo Shoigu afferma che serviranno ancora tre-quattro giorni per completare le operazioni nell'acciaieria. Il ministro della difesa avrebbe parlato in questi termini nel corso di un incontro con Putin, riporta Interfax.

Sempre secondo questa agenzia, Putin afferma che tutti coloro che si arrendono ai soldati russi a Mariupol hanno la garanzia che la loro vita sarà risparmiata.

Putin ha detto che "la liberazione di Mariupol è un successo", stando a quanto scrive l'agenzia di stampa France-Presse (Afp).

09:15

La bandiera rossa sovietica sventola nelle zone occupate

La bandiera rossa sovietica della vittoria della Seconda Guerra mondiale sta cominciando ad apparire in alcune zone occupate dell'Ucraina in vista della celebrazione del 9 maggio del Giorno della Vittoria. Lo riferisce la Cnn. Le truppe russe hanno alzato una grande bandiera rossa a Kherson e Kreminna, occupate dall'esercito di Mosca. Alcuni video pubblicati dai separatisti sostenuti dalla Russia hanno mostrato le truppe che fissano la bandiera della vittoria a un edificio del governo ucraino. La bandiera è stata anche issata in cima all'edificio del consiglio regionale nella città di Henichesk, nella provincia di Kherson (Ucraina meridionale). La bandiera rossa fu fatta sventolare sopra il Reichstag di Berlino il 9 maggio 1945, quando i nazisti si arresero ai sovietici. Il 9 maggio è diventato da allora una festa venerata in Russia e la bandiera un'importante icona.

08:41

Kiev, avanti evacuazione da Mariupol, sicurezza difficile

Continuano anche oggi le operazioni di evacuazione di civili da Mariupol. Lo annuncia la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram. A Mariupol "oggi continuiamo a evacuare donne, bambini e anziani", afferma Vereshchuk, precisando che l'imbarco sugli autobus inizierà alle 14 ora locale. "La situazione della sicurezza è difficile. Potrebbero esserci dei cambiamenti", ha aggiunto. Si attende invece l'arrivo dei "quattro autobus di evacuazione" riusciti a lasciare la città ieri lungo il corridoio umanitario: "Hanno passato la notte a Berdyansk e ora sono diretti a Vasylivka. Li stiamo aspettando presto a Zaporizhzhia"

08:40

Forze russe avanzano su Kramatorsk

"Le forze russe stanno ora avanzando dalle aree di base nel Donbass verso Kramatorsk", nell'est dell'Ucraina, "che continua a essere oggetto di persistenti attacchi con i razzi". Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento dell'intelligence diffuso su Twitter. "Le forze russe vogliono probabilmente dimostrare di aver compiuto successi significativi prima delle loro celebrazioni annuali del giorno della Vittoria il 9 maggio", prosegue l'intelligence, precisando che "questo potrebbe condizionare la velocità e la forza con cui tentano di condurre le operazioni nel periodo che precede questa data". In questo scenario proseguono da parte dei russi attività aeree per fornire un supporto ravvicinato dai cieli all'offensiva nell'Ucraina orientale, "per sopprimere e distruggere le capacità della difesa aerea ucraina".

08:04

Mosca terrà uno 'pseudo-referendum' a Kherson il 27 aprile

Mosca terrà uno 'pseudo-referendum' nella città di Kherson (sud) il 27 aprile: lo rende noto l'esercito ucraino, riporta il Kyiv Independent. Secondo il Comando operativo meridionale ucraino, si tratterà di una "messa in scena": la Russia non è interessata a dar voce ai cittadini poiché i falsi risultati del sondaggio popolare a favore dell'occupazione sono "già noti". Lunedì scorso il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Serhy Bratchuk, aveva detto che le forze russe stavano pianificano un'operazione sotto falsa bandiera a Kherson per giustificare il "salvataggio della città" attraverso un referendum.

07:48

Mosca pronta a cyberattacchi

Cinque Paesi alleati inclusi gli Stati Uniti hanno messo in guardia l'Occidente su possibili attacchi cibernetici da parte della Russia contro gli Stati che appoggiano l'Ucraina. Lo riporta il Guardian. Secondo i membri della rete multinazionale di intelligence 'Five Eyes' (Australia, Usa, Regno Unito, Nuova Zelanda e Canada) Mosca è pronta a mettere in campo i suoi hacker e potrebbe coinvolgere anche gruppi criminali specializzati in attacchi informatici per colpire governi, istituzioni e imprese. "L'intelligence indica che il Governo russo sta esplorando opzioni per potenziali attacchi informatici", ha affermato la rete sottolineando che una simile operazione sarebbe in risposta alle sanzioni imposte contro la Russia dall'Occidente e all'invio di armi all'Ucraina.

07:18
Per Mosca la guerra terminerà quando sparirà la minaccia NatoLa guerra della Russia in Ucraina terminerà quando la Nato smetterà di utilizzare il territorio ucraino per minacciare Mosca, ha detto l’alto funzionario del ministero degli Esteri russo Alexey Polishchuk all’agenzia di stampa Tass. “L’operazione militare speciale terminerà quando i suoi compiti saranno assolti. Tra questi ci sono la protezione della popolazione pacifica del Donbass, la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, nonché l’eliminazione delle minacce alla Russia provenienti dal territorio ucraino a causa della sua presa da parte di paesi Nato“, ha affermato Polischuk aggiungendo che l’operazione militare "si sta svolgendo come previsto” e che "tutti i suoi obiettivi saranno raggiunti”. (Keystone)
07:16

Mosca testa il nuovo missile intercontinentale Sarmat

La Russia ha detto oggi di aver testato con successo un nuovo missile balistico intercontinentale, il Sarmat, capace, secondo il ministero della Difesa, di "penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura". Il presidente Vladimir Putin ha affermato che il nuovo missile darà garanzie di sicurezza alla Russia "contro le attuali minacce" e "farà riflettere coloro che stanno minacciando la Russia".

Il lancio è stato effettuato dalla base di Plesetsk, 800 chilometri a nord di Mosca, e il missile ha sorvolato gran parte dello sterminato territorio russo per colpire il poligono di Kura, nella regione della Kamchatka, nell'Estremo Oriente.

Putin, nel congratularsi con le forze armate, ha affermato che "quest'arma non avrà pari al mondo per lungo tempo", secondo quanto riferisce l'agenzia Tass.

Mosca testa il missile intercontinentale Sarmat

Due funzionari della Difesa statunitense riferiscono che gli Usa erano stati informati del test. Segui il live de laRegione

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