Scaduto nel frattempo l’ultimatum di Mosca alla resistenza di Mariupol, dove la situazione si fa drammatica. Segui il live de laRegione
Si fa sempre più drammatica la situazione nella città assediata di Mariupol, dove le forze ucraine sono ormai allo stremo e i russi hanno rafforzato gli attacchi, mentre la mancanza di un accordo fra le due parti ha bloccato per oggi i corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili e proseguono i bombardamenti da parte dell’esercito russo sulle principali città del Paese, compresa la capitale Kiev.
Il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk ha annunciato lo stop ai percorsi sicuri per la partenza dei civili dall’Ucraina orientale, ma ha lanciato un appello per l’apertura di uno spazio che permetta "l’evacuazione dei civili, soprattutto donne e bambini, da Mariupol", ma anche dei soldati feriti. Nella città, dove per il presidente ucraino Zelensky si vive una "situazione disumana", i combattimenti sono concentrati soprattutto nella zona delle acciaierie Azovstal dove, secondo Mosca, "fino a 400 mercenari stranieri che combattono al fianco delle forze ucraine sono stati accerchiati".
Le forze armate russe avevano offerto ai difensori la possibilità di cessare le ostilità e deporre le armi entro le 6 di oggi, e in cambio avevano assicurato che sarebbe stata loro risparmiata la vita, ma l’ultimatum è scaduto senza alcun esito. Tanto che il ministero della Difesa di Mosca ha lanciato un nuovo messaggio agli assediati: "Se continuano a opporre resistenza, saranno tutti eliminati". Kiev ha sostenuto anche che le forze russe potrebbero essere impegnate in queste ore nei "preparativi" per uno sbarco navale. Ma "Mariupol tiene duro, le Forze Armate la difendono con forza perché, di fatto, adesso è uno scudo che difende l’Ucraina", ha dichiarato la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar.
Gli attacchi si susseguono senza sosta anche nel resto del Paese. A Kiev è stato distrutto un impianto per la fabbricazione di munizioni a Brovary, dove è a rischio la fornitura di luce ed acqua. Il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushin, ha affermato invece che finora il 71% della città ha subito danni per i bombardamenti russi. Kharkiv è stata bombardata 23 volte nelle ultime 24 ore ed i soldati russi si aggirano con i camion nelle zone colpite per svaligiare le case abbandonate dai civili in fuga, secondo una denuncia della comunità di Borova. A Borodyanka, vicino a Kiev, i corpi di 41 persone sono stati estratti da sotto le macerie, e nell’intera regione dopo la ritirata dei russi sono stati trovati più di mille cadaveri: "Si tratta di civili uccisi, la maggior parte con armi di piccolo taglio", ha detto il capo della polizia locale, Andriy Nebytov, aggiungendo che fra le vittime "ci sono bambini, anche piccoli, e adolescenti".
Da entrambe le parti, intanto, arrivano i bilanci aggiornati delle vittime e dei danni causati alle forze avversarie nel corso dei combattimenti. L’esercito di Kiev ha riferito di avere ucciso almeno 20’300 soldati russi dall’inizio dell’invasione. Dopo 53 giorni di conflitto si registrano anche 165 aerei da caccia abbattuti, oltre a 146 elicotteri e 148 droni. Inoltre, i militari ucraini affermano di aver distrutto fra l’altro 773 carri armati russi, 376 pezzi di artiglieria, 2’002 veicoli blindati per il trasporto del personale, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 127 sistemi di lanciamissili e otto navi. Fra le vittime degli scontri, come riporta la Cnn, c’è un altro generale russo: si tratta del maggiore generale Vladimir Frolov, vice comandante dell’ottava Armata. Le forze russe affermano da parte loro di avere eliminato un totale di 1’035 mercenari stranieri in ucraina dall’inizio della guerra.
Sul fronte degli armamenti, l’intelligence della Gran Bretagna ha evidenziato che Mosca continua a ridistribuire equipaggiamenti da combattimento e di supporto dalla Bielorussia verso l’Ucraina orientale. Intanto le prime armi dell’ultimo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari forniti dagli Stati Uniti a Kiev "sono iniziate ad arrivare" in Ucraina, secondo la Casa Bianca. E resta la paura sull’utilizzo di armi non convenzionali. Il sindaco di Trostianets ha affermato che le autorità hanno trovato i resti di armi chimiche, con "Sarin e altre sostanze velenose" nel villaggio di Bilka, che era stato occupato dai russi.
Sul fronte delle sanzioni, infine, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha detto al Bild am Sonntag che il sesto pacchetto di provvedimenti europei contro Mosca prenderà di mira il petrolio e le banche. Ed anche il premier italiano Mario Draghi, intervistato dal Corriere della Sera, dopo avere ricordato i suoi tentativi non riusciti di spingere Putin a vedere Zelensky per un cessate il fuoco, ha ribadito che le sanzioni "sono essenziali per indebolire l’aggressore, ma non riescono a fermare le truppe nel breve periodo. Per farlo, bisogna aiutare direttamente gli ucraini, ed è quello che stiamo facendo".
Nel giorno di Pasqua, è arrivato un nuovo appello del Papa a favore della pace, nel suo messaggio Urbi et Orbi: "Sia pace per la martoriata Ucraina, così duramente provata dalla violenza e dalla distruzione della guerra crudele e insensata in cui è stata trascinata. Su questa terribile notte di sofferenza e di morte sorga presto una nuova alba di speranza! Si scelga la pace. Si smetta di mostrare i muscoli mentre la gente soffre. La pace è possibile, la pace è doverosa, la pace è primaria responsabilità di tutti!".
Navi russe fuori dai porti italiani: scatta oggi il divieto, che varrà anche per le imbarcazioni che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio. Le navi che si trovano attualmente nei porti italiani dovranno lasciarli subito dopo il completamento delle proprie attività commerciali.
Mosca vieta l’ingresso in Russia del premier Johnson. Il prossimo sesto pacchetto di sanzioni Ue prenderà di mira banche e petrolio russi, secondo un’intervista della Von der Leyen al Bild.
Da questa mattina attacchi continui a Mykolaiv
Da questa mattina ci sono continui attacchi con razzi nella città Mykolaiv e nelle aree circostanti. Lo ha detto il governatore della regione ucraina alla Bbc. "Questa mattina i razzi hanno danneggiato le linee elettriche che alimentano una delle zone della nostra città", ha raccontato Vitaliy Kim, aggiungendo che nonostante gli attacchi, l'esercito russo non ha ancora spostato la linea del fronte.
"Le forze russe non possono avanzare in un giorno, nemmeno in una settimana, per raggiungere Mykolaiv. Quindi la gente avrà un po' di tempo per lasciare la città se diventa pericoloso. E se vedo che diventa pericoloso, dirò a tutti di andarsene", ha detto.
La regione è ora al suo quarto giorno senza acqua dopo un'esplosione su un tubo centrale dell'acqua lungo le linee di battaglia. La maggior parte della gente può ottenere acqua potabile dai pozzi, ma non c'è acqua corrente.
Il portavoce militare della regione dice che i russi stanno bombardando reti elettriche, case e parchi giochi con diversi tipi di missili.
Cinque bimbi uccisi da trappole con ordigni a Trostianets
Cinque bambini ucraini sono rimasti uccisi da mine e trappole lasciate dai soldati russi nella città di Trostianets, nella regione di Sumy, a Nord-Est del Paese. Lo riferisce il sindaco Yurii Bova in un commento a Channel 24, citato da un corrispondente di Ukrinform.
"Cinque bambini sono già stati uccisi da mine e diverse trappole. Sono stati segnalati anche dei feriti. Ci sono molti ordigni di questo tipo", ha detto Bova. Il capo dell'amministrazione militare regionale di Sumy Dmytro Zhyvytskyi ha dichiarato in precedenza che nella regione vengono trovate centinaia di mine al giorno.
‘Mariupol non è caduta, combatteremo fino alla fine’
La città di Mariupol non è "ancora caduta" perche' i soldati che la difendono "combatteranno fino alla fine". Lo ha detto il premier ucraino, Denys Smihal in un'intervista all'Abc.
A Mariupol combattono un centinaio di donne
A difendere Mariupol fino alla fine anche un centinaio di donne combattenti. Sono rimaste tra le file di chi non ha abbandonato la città, sotto l'assedio russo, testimonia la giornalista Tetyana Danylenko. Tra loro c'era anche il sergente maggiore Olena Kushnir, medico della Guardia nazionale, morta negli ultimi scontri. Olena era riuscita nei giorni scorsi a evacuare il figlioletto. Nei primi giorni di guerra aveva perso il marito. A marzo aveva fatto un video in cui testimoniava il martirio della città e chiedeva aiuto all'occidente: "Non compatitemi, sono un medico, una combattente, sono ucraina, faccio il mio dovere", diceva.
Zelensky: ‘Non cederemo il Donbass alla Russia’
"La battaglia per il Donbass per noi è molto importante". Lo ha detto il presidente ucraino Voldymyr Zelensky in un'intervista alla Cnn registrata qualche giorno fa sottolineando che Kiev "non cederà quella parte di territorio perché farlo potrebbe condizionare il corso della guerra".
"Non mi fido dell'esercito e della leadership russi", ha continuato. "Ecco perché non possiamo perdere questa battaglia" per l'est, ha sottolineato.
Raid sul centro di Kharkiv: almeno 5 morti e 13 feriti
L'esercito russo ha bombardato il centro di Kharkiv, provocando la morte di cinque persone. E si contano anche 13 feriti. Lo ha denunciato il Dipartimento della Salute della seconda città dell'Ucraina, nell'est del Paese, secondo quanto riportano i media locali. Il raid è avvenuto questo pomeriggio, quando i residenti hanno iniziato a segnalare forti esplosioni in centro.
Mosca agli ucraini nell'acciaieria di Mariupol: ‘Se resistete sarete eliminati’
"Se continuano a opporre resistenza, saranno tutti eliminati". È il messaggio del Ministero della Difesa russo alla resistenza ucraina asserragliata nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, dopo lo scadere dell'ultimatum per la resa. Lo riporta l'agenzia russa Interfax, citando il portavoce del ministero Igor Konashenkov. "Al gruppo di forze ucraine, accerchiato e bloccato nell'acciaieria, è stato offerto di deporre volontariamente le armi e di arrendersi per salvare le loro vite" ma Kiev ha proibito al reggimento Azov di negoziare la resa, ha aggiunto Konashenkov secondo l'Interfax, citando alcune conversazioni radio intercettate.
Rimuovono una bomba a grappolo, morti tre genieri a Kharkiv
Tre specialisti di esplosivi del Servizio statale di emergenza dell'Ucraina sono rimasti uccisi e quattro gravemente feriti durante la rimozione di munizioni a grappolo vicino a Kharkiv, nell'Est del Paese. Lo ha scritto su Telegram, citato da Ukrinform, il capo dell'amministrazione militare regionale Oleh Syniehubov.
Morto un altro generale russo, Vladimir Frolov
È morto durante i combattimenti in Ucraina un altro generale russo, il maggiore generale Vladimir Frolov, vice comandante dell'ottava Armata: lo riporta la Cnn. Secondo fonti internazionali si tratta di almeno il quindicesimo generale dell'esercito di Mosca caduto dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio.
Frolov è deceduto questa settimana, ha reso noto l'ufficio stampa del sindaco di San Pietroburgo, città dove si è tenuto ieri il funerale, nello storico cimitero di Serafimovskoe. "Oggi diciamo addio a un vero eroe", ha detto il sindaco, Alexander Beglov, che ha partecipato al funerale: "Vladimir Petrovich Frolov è morto di una morte eroica in battaglia contro i nazionalisti ucraini - ha aggiunto -. Ha sacrificato la sua vita affinché i bambini, le donne e gli anziani del Donbass non sentissero più le esplosioni delle bombe. In modo che smettessero di aspettare la morte e che, uscendo di casa, salutassero come se fosse l'ultima volta".
‘Basta mostrare i muscoli. Si scelga la pace’
Nel suo Messaggio Urbi et Orbi, Papa Francesco parla del conflitto in Ucraina: ‘Ho negli occhi lo sguardo dei bambini rimasti orfani e che fuggono’
Oltre 1'000 corpi di civili ritrovati nella regione di Kiev
Nella regione di Kiev, dopo la ritirata dei russi, si aggrava il drammatico bilancio dei civili uccisi, con oltre mille corpi ritrovati. Lo riporta l'agenzia Unian citando i dati del capo della polizia locale, Andriy Nebytov.
"Si tratta di civili uccisi, la maggior parte con armi di piccolo taglio", ha detto, parlando anche di almeno 200 dispersi: "Ci sono bambini, anche piccoli, e adolescenti, ho dovuto prendere parte all'esumazione".
Aiuto umanitario, la Svizzera torna in Ucraina
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Possibile sbarco delle forze russe a Mariupol
Le forze russe potrebbero essere impegnate in queste ore nei "preparativi" per uno sbarco nella città portuale ucraina di Mariupol. In un aggiornamento sulla situazione sul terreno, la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha infatti affermato oggi che il suo dicastero sta "verificando" informazioni giunte a Kiev su "preparativi nemici per un'operazione di sbarco navale" nella città assediata. Lo riporta Ukrinform.
Kiev, il sindaco riduce il coprifuoco
Il coprifuoco a Kiev durerà dalle 22 alle 5 a partire da questa sera: lo ha annunciato il sindaco della capitale, Vitaliy Klitschko, riferisce il Kyiv Independent. Finora il coprifuoco durava dalle 21 alle 6.
Oggi sospesi i corridoi umanitari
Le autorità ucraine hanno annunciato la sospensione dei corridoi umanitari per l'evacuazione dei civili dall'Ucraina orientale, per mancanza di un accordo con l'esercito russo sul cessate il fuoco.
"Questa mattina non siamo riusciti a negoziare un cessate il fuoco sulle vie di evacuazione con gli occupanti. Ecco perché, sfortunatamente, oggi non apriremo corridoi umanitari", ha detto su Telegram il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk.
Putin collaborerà all'inchiesta sui crimini guerra
Vladimir Putin "collaborerà all'inchiesta internazionale" sui crimini di guerra commessi secondo la comunità internazionale dalle forze russe in Ucraina: lo ha detto lo stesso presidente russo al cancelliere austriaco, Karl Nehammer, durante il loro incontro a Mosca lo scorso 11 aprile. Intervistato dalla Nbc, Nehammer ha inoltre riferito che Putin "non si fida del mondo occidentale. Quindi, questo sarà il problema in futuro", ha aggiunto. L'intervista, di cui è stata pubblicata un'anticipazione, verrà trasmessa oggi.
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