‘Ora l’obiettivo dei russi è il bunker di Zelensky’

Mosca vieta l’ingresso di Boris Johnson in Russia

Londra invia forze speciali a Kiev per addestrare l’esercito ucraino. Segui il live de laRegione

Altissima tensione diplomatica fra Mosca e l’Occidente a causa del conflitto in Ucraina.

Mentre si moltiplicano gli appelli del presidente ucraino Zelensky per ottenere aiuti militari, le sanzioni adottate dalla Gran Bretagna nei confronti della Russia hanno spinto il Cremlino a vietare l’ingresso nel Paese al premier britannico Boris Johnson e a molti altri alti funzionari. Una mossa che arriva anche "in risposta alla campagna informativa e politica di Londra volta a isolare la Russia a livello internazionale, creare condizioni per limitare il nostro Paese e strangolare l’economia interna".

La Gran Bretagna, secondo quanto riferisce il Times, avrebbe inviato inoltre forze speciali a Kiev nelle ultime due settimane per addestrare i militari ucraini nell’impiego di alcuni tipi di armi forniti da Londra, in particolare i razzi anti-carro Nlaw.

Nel suo ultimo video-discorso ripreso dai media internazionali, Zelensky ha nuovamente chiesto più armi per Kiev e più sanzioni contro Mosca. "Se qualcuno dice: ‘un anno o anni’, io rispondo: ’puoi rendere la guerra molto più breve’. Più e prima avremo tutte le armi che abbiamo richiesto, più forte sarà la nostra posizione e prima arriverà la pace - ha detto - Prima il mondo democratico riconoscerà che l’embargo petrolifero contro la Russia e il blocco completo del suo settore bancario sono passi necessari verso la pace, prima la guerra finirà".

La Germania da parte sua ha confermato l’intenzione di portare a 2 miliardi il budget per gli aiuti militari internazionali, la maggior parte dei quali sarà destinata proprio all’Ucraina. Zelensky ha anche tracciato un bilancio del conflitto, parlando di 2’500-3’000 militari ucraini uccisi dall’inizio del conflitto, mentre per le forze armate di Kiev i militari russi che hanno perso la vita sono "almeno 20’100".

Dopo 52 giorni di combattimenti si registrano anche 163 aerei da caccia abbattuti, oltre a 145 elicotteri e 138 droni, 762 carri armati, 371 pezzi di artiglieria, 1’982 veicoli blindati e 125 sistemi di lanciamissili.

Il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Liudmyla Denisova, ha riferito invece che è salito a 200 il numero di bambini rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione russa, e altri 360 sono stati feriti. Secondo la polizia, 900 civili trovati morti nella regione che circonda Kiev sarebbero stati uccisi con colpi di pistola e poi abbandonati nelle strade o sepolti sommariamente.

Nella regione di Zaporizhzhia, inoltre, le autorità locali denunciano che dall’inizio dell’invasione le forze russe hanno rapito più di 30 tra sindaci e deputati locali.

L’offensiva russa ha preso di mira le principali città ucraine, a partire dalla capitale Kiev dove le sirene hanno risuonato nella notte e in mattinata è stata bombardata una fabbrica di carri armati in periferia.

Gli esperti ucraini ritengono che l’obiettivo principale sia il "centro di controllo" un bunker sotto l’Ufficio di Zelensky nel centro della città. L’amministrazione cittadina ha invitato quindi i residenti a non rientrare a casa e tenersi al sicuro. Sotto attacco sono anche Lyschansk e Severodonetsk dove è stato colpito un gasdotto. Missili hanno colpito e danneggiato l’aeroporto di Oleksandria.

Le forze armate ucraine hanno poi riferito di avere respinto 10 attacchi nemici nei territori di Donetsk e Lugansk nelle ultime 24 ore.

Nel mirino dell’esercito russo - che secondo il New York Times sta schierando elicotteri d’attacco lungo il confine orientale e inviando altre truppe e pezzi di artiglieria per prepararsi al previsto assalto nell’est - c’è ancora soprattutto la città martire di Mariupol, dove aspri combattimenti sono proseguiti anche questa mattina. "Stiamo facendo di tutto per salvare la nostra gente a Mariupol", ha spiegato Zelensky in un video al Paese ripreso dall’Ukrainska Pravda.

La popolazione civile, alla quale dal 18 aprile l’esercito russo vieterà gli spostamenti nei diversi quartieri cittadini, potrà lasciare oggi la città, nell’ambito di un piano di evacuazione che comprende anche altre cinque città nell’Est del Paese e un totale di nove corridoi umanitari. Ma la pioggia ha bloccato i bus e i residenti sono stati invitati a utilizzare mezzi privati.

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17:09

Zelensky avvisa: ‘Stop ai negoziati se a Mariupol saranno distrutte le forze di Kiev’

 

La distruzione delle forze ucraine che difendono la città di Mariupol "metterà fine ai negoziati con la Russia". Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky, citato dal Kyiv Independent. "La distruzione del nostro esercito, dei nostri ragazzi, porrà fine a tutti i negoziati", ha detto. In precedenza Zelensky aveva affermato che erano in corso trattative sulla sorte di Mariupol, ma che i russi chiedono la resa. Il presidente ha detto che l'Ucraina non si fida ad accettare la richiesta russa, temendo un massacro dei propri soldati se dovessero consegnare le armi.

16:47

Lugansk, attaccata una raffineria e alcune aree residenziali

 

I russi hanno attaccato la raffineria di Lysychansk, nel Lugansk, causando un forte incendio sui 5 mila metri quadri dell'impianto. Nell'attacco sono state prese si mira anche alcune zone residenziali. Lo ha detto - secondo l'Ukraiska Pravda - il capo dell'amministrazione statale regionale Serhiy Haidai. "Questo non è il primo bombardamento di questo impianto: lo prendono di mira sistematicamente", ha aggiunto.

15:14

Kiev, Almeno un morto dopo raid il russo su una fabbrica militare

 

Almeno un morto e diversi feriti. È il primo bilancio dei raid russi di stamane contro una fabbrica di armi in un distretto di Kiev, riferito dal sindaco Vitali Klitschko.

«Non è un segreto - ha detto - che un generale russo abbia recentemente affermato di essere pronto per attacchi missilistici contro la capitale dell'Ucraina. E, come vediamo, stanno effettuando questi bombardamenti".

Una grossa nuvola di fumo si è alzata dal distretto di Darnyrsky nel sud-est della capitale dopo quelli che Mosca ha definito "attacchi a lungo raggio di alta precisione" contro l'impianto che produce armamenti.

15:09

Gli Stati Uniti temono che Kiev resti a corto di munizioni

 

C'è preoccupazione al Pentagono che le oltre 40'000 munizioni, inviate dagli Stati Uniti a Kiev nel nuovo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari, possano non essere sufficienti a fronteggiare gli intensi combattimenti contro la Russia previsti nei prossimi giorni. Lo riferiscono fonti dell'amministrazione alla Cnn.

Per questo il segretario alla Difesa americana, Lloyd Austin, e il capo dello stato maggiore congiunto, il generale Mark Milley, stanno effettuando telefonate quotidiane con i loro omologhi dei Paesi vicini all'Ucraina facendo pressioni per inviare armi e rifornimenti militari il prima possibile.

14:55
Il presidente della Confederazione

‘Non solo sulla buona strada, ma tra i migliori al mondo’

Così il presidente della Confederazione Ignazio Cassis sull’attuazione delle sanzioni contro la Russia da parte delle autorità svizzere

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14:53
‘Ora l’obiettivo dei russi è il bunker di Zelensky’Il “centro di controllo” di Kiev, un bunker sotto l’Ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, potrebbe essere l’obiettivo principale delle forze russe per vendicarsi dell’affondamento dell’incrociatore Moskva. È l’ipotesi degli esperti militari ucraini che prevedono un aumento dei bombardamenti nella zona centrale della capitale ucraina, riporta l’Agenzia Unian. L’esperto militare Oleg Zhdanov afferma che potrebbe trattarsi di un “attacco inquietante al quartiere governativo di Kiev”. Ma, spiega, “il centro decisionale, è ben protetto. È stato costruito in epoca sovietica in previsione di un possibile attacco nucleare. Anche se la tecnologia degli armamenti ha fatto da tempo un passo avanti, la struttura è ben protetta”. Secondo Zhdanov non è da escludere nemmeno un attacco nucleare, ma se i russi dovessero usare armi di tale genere la guerra si sposterebbe su un piano completamente diverso. (Keystone)
12:45

Missili sull'aeroporto di Oleksandria

 

Il capo dell'amministrazione militare di Kirovohrad, nel centro dell'Ucraina, Andrii Raikovych, ha segnalato vittime in seguito all'attacco missilistico russo sull'aeroporto di Oleksandria la scorsa notte.

Lo riferisce il corrispondente di Ukrinform. "In tarda serata, missili russi hanno colpito la città di Oleksandria. Le infrastrutture dell'aeroporto sono state danneggiate. Alcune persone sono state uccise e ferite", ha detto.

11:11

Elicotteri d'attacco russi al confine est ucraino

 

La Russia sta schierando elicotteri d'attacco lungo il confine orientale con l'Ucraina e sta inviando altre truppe e pezzi di artiglieria nel territorio nemico per prepararsi al previsto assalto nell'est del Paese: lo scrive il New York Times, che cita anonimi funzionari ucraini e statunitensi.

Secondo analisti militari, riferisce ancora il giornale, potrebbero passare "settimane" prima che Mosca completi il consolidamento delle sue forze, ma quando tutto sarà pronto l'offensiva sarà "lunga e molto, molto sanguinosa".

10:33

Cinque morti a Mykolaiv, bombardamenti in corso

 

"Armi di precisione a lungo raggio hanno distrutto le officine di riparazione di hardware militare a Mykolaiv". Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dalla Tass.

10:30

Colpita una fabbrica di carri armati in periferia di Kiev

 

Le forze russe hanno bombardato questa mattina una fabbrica di carri armati ucraina alla periferia di Kiev: lo riporta un inviato della Afp. Il ministero della Difesa russo ha poi confermato l'attacco.

Sul posto sono presenti numerosi militari e poliziotti, che impediscono l'accesso al complesso, dal quale si alzano colonne di fumo.

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha scritto su Facebook di non avere informazioni su eventuali vittime.

In precedenza il sindaco aveva riportato su Telegram che delle esplosioni avevano hanno scosso la capitale ucraina Kiev, nel distretto di Darnytskyi, alla periferia della città.

Il ministero della Difesa russo ha poi confermato che le sue forze hanno colpito questa mattina una fabbrica di attrezzature militari a Kiev: ieri Mosca aveva avvertito che avrebbe aumentato il numero e la portata degli attacchi missilistici contro obiettivi nella capitale.

Missili "di lungo raggio ad alta precisione lanciati dall'aria hanno distrutto gli edifici adibiti alla produzione di una fabbrica di armamenti a Kiev", ha affermato il ministero su Telegram.

10:06

Oggi nove corridoi umanitari

 

Nove corridoi umanitari sono stati concordati per oggi in Ucraina: lo ha annunciato la vice premier Iryna Vereshchuk, secondo quanto riporta il Guardian. I piani di evacuazione includono la città assediata di Mariupol, che si potrà lasciare con auto private, oltre a cinque città nell'est del Paese.

09:29

Raid aereo russo su Leopoli

 

Le forze russe hanno effettuato questa mattina un raid aereo su Leopoli (ovest): lo ha riferito su Telegram il governatore, Maksym Kozytskyi, secondo quanto riporta la Bbc. Kozytskyi ha detto che l'attacco è avvenuto tra le 5.46 e le 7.02 ora locale (le 4.46 e le 6.02 in Svizzera) senza fornire informazioni sugli obiettivi colpiti o su eventuali vittime. La città è stata scossa da numerose esplosioni.

09:28

Esplosioni nella periferia della capitale

 

Esplosioni hanno scosso questa mattina la capitale ucraina Kiev: lo riporta sul Telegram il sindaco Vitali Klitschko. Le esplosioni hanno colpito il distretto di Darnytskyi, alla periferia della città, ha aggiunto Klitschko precisando che non si conosce ancora il numero delle vittime e che le squadre dei soccorsi sono sul posto. Lo riporta la Bbc.

09:27

Polizia, giustiziati i 900 civili trovati nella regione di Kiev

 

Sarebbero stati quasi tutti giustiziati a colpi di pistola i 900 civili trovati nella regione che circonda Kiev. Lo riferisce l'Associated Press che cita la polizia locale, riportata dal Guardian. "La presenza di ferite d'arma da fuoco indica che molti sono stati semplicemente giustiziati", hanno detto gli ufficiali di polizia.

Andriy Nebytov, il capo della polizia regionale di Kiev, ha spiegato che i corpi sono stati abbandonati nelle strade o hanno ricevuto sepolture sommarie. Secondo la polizia il 95% è morto per ferite d'arma da fuoco.

09:26

Vittime nel Sud-Est e nel Centro, esplode un gasdotto

 

Una persona è stata uccisa, tre feriti, e un gasdotto è scoppiato a causa del bombardamento russo durante la notte a Severodonetsk e Lyschansk, nel Sud-Est dlel'Ucraina. Lo riferisce il governatore della regione di Lugansk, Sergiy Gaidai, su Telegram citato dal Kyiv Independent. Dmytro Lunin, il governatore della regione di Poltava (centro), ha aggiunto che una persona è stata uccisa durante gli attacchi delle truppe russe.

09:24

Zelensky, facciamo di tutto per salvare civili a Mariupol

 

"Stiamo facendo di tutto per salvare la nostra gente a Mariupol". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video al Paese ripreso dall'Ukrainska Pravda.

Il presidente ha spiegato che ieri c'è stata un'importante riunione con i vertici militari, dell'intelligence e politici sulla situazione di Mariupol. "L'argomento principale è Mariupol ha affermato Zelensky, i dettagli non possono essere resi pubblici, ma stiamo facendo di tutto".

All'incontro hanno partecipato il comandante in capo delle forze armate Valery Zaluzhny, il capo di stato maggiore generale Serhiy Shaptala, il capo della direzione principale dell'intelligence Kyrylo Budanov, il comandante della guardia nazionale Yuriy Lebid, il ministro dell'Interno Denis Monastyrsky, il capo dei servizi di sicurezza Ivany Bakanov, il capo ufficio della presidenza Andriy Yermak e il capo della delegazione ucraina ai colloqui con la Russia, David Arahamiya.

Ieri il comandante della 36esima brigata della Marina, il maggiore Serhiy Volyna, ha invitato le autorità a sbloccare la situazione a Mariupol il prima possibile, militarmente o politicamente.

Svyatoslav Palamar, vice comandante del reggimento Azov, ha affermato che lo sblocco di Mariupol è possibile e che i combattenti sono in attesa di un'adeguata azione decisiva da parte della leadership militare e politica del Paese.

09:17
Respinti 10 attacchi nel Donbass in 24 oreLe forze armate ucraine hanno respinto 10 attacchi nemici nei territori di Donetsk e Lugansk nelle ultime 24 ore, distruggendo tre carri armati, un veicolo blindato per il trasporto delle truppe, due auto e tre sistemi di artiglieria. Lo ha reso noto oggi l’Esercito di Kiev, secondo quanto riporta il Guardian. (Keystone)
09:14
 “A Mariupol i corridoi umanitari sono quasi inesistenti, perché i militari russi non informano le persone chiuse nei rifugi. L’unico modo per uscire è andare in Crimea o Russia, dove alla frontiera alcuni ci dicono di essere stati umiliati e costretti a stare nudi di fronte ai soldati. Nella città manca cibo e continuano il saccheggio dei negozi mentre molti sono stati costretti a bere acqua di neve. I primi a morire sono i bimbi più piccoli, per la fame”. È quanto riferiscono alcuni rifugiati di Mariupol - giunti a Dnipro da una settimana - all’inviato dell’ANSA in un centro di accoglienza a Dnipro

‘A Mariupol bimbi morti di fame. Si beve la neve’

Alcuni rifugiati raccontano di umiliazioni subite dai russi alla frontiera con Crimea o Russia, uniche via d’uscita possibili. Segui il live de laRegione

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