Situazione più distesa attorno a Kiev. Ma nelle altre regioni dell’Ucraina il quadro è più delicato. Segui i live de laRegione
Le forze russe si stanno "ritirando rapidamente" dalle aree attorno a Kiev e alla città di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina. Lo ha dichiarato il consigliere del presidente ucraino, Mykhaylo Podolyak. "Con la rapida ritirata dei russi da Kiev e dalla regione di Chernihiv, è assolutamente chiaro che la Russia sta dando la priorità a una tattica diversa: ripiegare verso est e sud, mantenere il controllo di vasti territori occupati e entrarvi in maniera potente", ha aggiunto su Telegram.
Intanto, i russi hanno iniziato a mobilitare unità in Transnistria per condurre azioni in Ucraina. Lo ha annunciato lo Stato maggiore di Kiev, riporta Ukrainska Pravda.
"È stato intensificato il lavoro per mobilitare unità di truppe russe con sede nel territorio della regione transnistriana della Repubblica di Moldova al fine di condurre provocazioni e svolgere azioni dimostrative al confine con l’Ucraina", ha affermato lo Stato maggiore, sottolineando che i movimenti di truppe sono finalizzati a "dare una dimostrazione di disponibilità per un’offensiva e possibili ostilità contro l’Ucraina".
Nel frattempo oggi, alla centrale nucleare di Chernobyl è stata issata di nuovo la bandiera dell’Ucraina al suono dell’inno nazionale. Alla cerimonia dell’alzabandiera ha partecipato il personale operativo, che ha continuato a garantire la sicurezza nucleare degli impianti della centrale di Chernobyl durante l’occupazione da parte delle truppe russe. Il 31 marzo le truppe russe hanno marciato su due colonne lasciando la centrale verso il confine ucraino con la Bielorussia.
Almeno venti corpi trovati in strada a Bucha
Almeno venti corpi di uomini in abiti civili sono stati trovati in una strada di Bucha, città a nord-ovest di Kiev appena liberata dall'occupazione russa. Uno dei cadaveri aveva le mani legate, a quanto testimoniato da giornalisti sul posto.
Colpita una diga nella regione Kharkiv, esondato un fiume
I centri di Studenko e Sviatohirsk, nella regione di Kharkiv, sono stati raggiunti dalle acque del fiume Seversky Donets, esondato in seguito all'esplosione della diga di Oskol, colpita in un attacco. Lo riportano i media ucraini.
Colpito un gasdotto a Lugansk, 60 mila senza fornitura
Un gasdotto a Severodonetsk, a Lugansk, è stato messo fuori uso dai russi, lasciando migliaia di utenti dell'intera regione senza gas. Lo rende noto il capo dell'amministrazione statale locale Serhiy Haidai su Telegram.
Secondo quanto riportano i media ucraini sono almeno 60 mila gli utenti senza fornitura. Per ora le squadre di intervento non possono raggiungere il gasdotto per le riparazioni a causa degli scontri ma "sono comunque riuscite a chiudere le valvole" di sicurezza.
Coprifuoco rafforzato nei distretti di Kiev liberati
Nei distretti di Brovar, Vyshgorod e Bucha della regione di Kiev, che sono stati liberati dai russi, sarà introdotto un coprifuoco intensificato per due giorni. Lo ha annunciato - riporta l'Ukrainska Pravda - Oleksandr Pavliuk, capo dell'amministrazione militare regionale di Kiev su Telegram.
"Negli insediamenti di questi distretti, che erano sotto l'occupazione russa e sono stati liberati dalle forze di difesa ucraine, le restrizioni scattano dalle 21 stasera alle 6 del 5 aprile: è severamente vietato sostare nelle strade e in altri luoghi pubblici, spostarsi con i mezzi e a piedi. I residenti possono uscire solo durante l'allarme per recarsi nei rifugi".
Le restrizioni sono imposte per rimuovere le conseguenze dell'aggressione russa: ripulire e sminare i territori, è stato spiegato. Nel resto di Kiev, il coprifuoco durerà tutti i giorni dalle 21 alle 6.
Moldavia, nessuna conferma della mobilitazione in Transnistria
La Moldavia ha affermato di non avere informazioni sulla mobilitazione delle truppe russe in Transnistria (regione controllata da Mosca ma mai riconosciuta dalla comunità internazionale). Lo riporta l'Ukrainska Pravda citando una nota del ministero degli Esteri moldavo.
"Le istituzioni statali responsabili della Moldavia stanno monitorando da vicino la situazione della sicurezza nella regione. Al momento, non ci sono informazioni che confermino la mobilitazione delle truppe in Transnistria", si legge nella nota.
Le autorità continueranno a monitorare e scambiare informazioni con i partner per garantire la sicurezza dei cittadini, ha aggiunto il ministero.
‘Putin è un criminale di guerra. Subito un mandato d’arresto’
Carla Del Ponte torna alla carica sollecitando l’intervento della Corte penale internazionale nei confronti del presidente russo
Putin informa il presidente kazako su 'progressi colloqui'
Il presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev ha avuto oggi un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. Lo dice la Tass riportando una nota dell'ufficio stampa di Tokayev.
"Vladimir Putin ha informato Kassym-Jomart Tokayev sui progressi dei colloqui russo-ucraini. Le parti hanno espresso la loro comprensione comune dell'importanza eccezionale degli accordi riguardanti lo status neutrale, non allineato e non nucleare dell'Ucraina", ha comunicato l'ufficio stampa.
Manifestazione per la pace su Piazza federale
Circa duemila i partecipanti al corteo nella capitale. Chiedono che la Svizzera si impegni attivamente per l’immediato cessate il fuoco in Ucraina
Turchia pronta a fornire navi per i civili di Mariupol
La Turchia è pronta a fornire navi per l'evacuazione di civili e feriti da Mariupol, assediata dall'inizio di marzo. Lo ha affermato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, come riferisce l'agenzia turca Anadolu. "Possiamo fornire navi, principalmente per l'evacuazione di civili e feriti, turchi e altri cittadini di Mariupol. In questo contesto continua il nostro coordinamento con le autorità della Federazione Russa e dell'Ucraina", ha affermato il ministro che ha anche sottolineato la necessità di un cessate il fuoco immediato e il funzionamento sicuro dei corridoi di evacuazione.
Iss, via le sanzioni per riprendere la collaborazione
Per Dmitry Rogozin, direttore di Roscosmos, è la condizione base per tornare a lavorare assieme sulla Stazione spaziale internazionale
Russi in ritirata da Kiev, puntano a est e sud
Le forze russe si stanno "ritirando rapidamente" dalle aree attorno a Kiev e alla città di Chernihiv, nel nord dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il consigliere del presidente ucraino, Mykhaylo Podolyak. "Con la rapida ritirata dei russi da Kiev e dalla regione di Chernihiv, è assolutamente chiaro che la Russia sta dando la priorità a una tattica diversa: ripiegare verso est e sud, mantenere il controllo di vasti territori occupati e entrarvi in maniera potente", ha aggiunto su Telegram.
Intanto, i russi hanno iniziato a mobilitare unità in Transnistria per condurre azioni in Ucraina. Lo ha annunciato lo Stato maggiore di Kiev, riporta Ukrainska Pravda.
"È stato intensificato il lavoro per mobilitare unità di truppe russe con sede nel territorio della regione transnistriana della Repubblica di Moldova al fine di condurre provocazioni e svolgere azioni dimostrative al confine con l'Ucraina", ha affermato lo Stato maggiore, sottolineando che i movimenti di truppe sono finalizzati a "dare una dimostrazione di disponibilità per un'offensiva e possibili ostilità contro l'Ucraina".
Oggi nella centrale nucleare di Chernobyl è stata issata di nuovo la bandiera dell’Ucraina al suono dell’inno nazionale. Lo rende noto la stessa centrale su Facebook. Alla cerimonia dell’alzabandiera ha partecipato il personale operativo, che ha continuato a garantire la sicurezza nucleare degli impianti della centrale di Chernobyl durante l’occupazione da parte delle truppe russe. Il 31 marzo le truppe russe hanno marciato su due colonne lasciando la centrale verso il confine ucraino con la Bielorussia. (Keystone)
I russi mobilitano truppe in Transnistria
I russi hanno iniziato a mobilitare unità in Transnistria per condurre azioni in Ucraina. Lo ha annunciato lo Stato maggiore di Kiev, riporta Ukrainska Pravda. "È stato intensificato il lavoro per mobilitare unità di truppe russe con sede nel territorio della regione transnistriana della Repubblica di Moldova al fine di condurre provocazioni e svolgere azioni dimostrative al confine con l'Ucraina", ha affermato lo Stato maggiore, sottolineando che i movimenti di truppe sono finalizzati a "dare una dimostrazione di disponibilità per un'offensiva e possibili ostilità contro l'Ucraina".
Dal 24 febbraio 17'800 russi uccisi e 1'000 fatti prigionieri
Sono 17'800 i militari russi uccisi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, secondo un conteggio delle forze armate di Kiev riportato da Ukrainska Prava. I prigionieri sono un migliaio. Secondo la stessa fonte sono stati distrutti 143 aerei, 134 elicotteri e 631 carri armati.
I russi distruggono le piste aeree a Poltava e Dnipro
Le forze armate russe hanno distrutto le piste d'atterraggio a Poltava e Dnipro in Ucraina con attacchi di precisione. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della difesa russo Igor Konashenkov, come riporta la Tass.
"Le piste d'atterraggio militari a Poltava e Dnepr sono state disattivate da attacchi missilistici di alta precisione aria-terra", ha osservato.
Secondo Konashenkov, la difesa aerea russa ha anche abbattuto due elicotteri ucraini Mi-24 vicino alla città di Sumy, così come 24 droni ucraini.
Intanto, secondo i media ucraini, i russi hanno catturato il sindaco di Tavriya, Nikolai Rizak, nella regione di Kherson.
"Il sindaco di Tavriya è stato fatto prigioniero dai russi. Da ieri sera non ci sono informazioni su dove si trovi. È stato arrestato dai militari russi", si legge nella nota del consiglio comunale, citata dai media.
"Ci auguriamo che tutto vada bene per lui e che possa continuare a svolgere le sue funzioni di sindaco il prima possibile, perché è responsabile della vita della comunità di 18'000 persone", aggiunge il consiglio comunale.
Il convoglio della Croce Rossa è ripartito per Mariupol
La Croce Rossa internazionale ritenta oggi di evacuare i civili da Mariupol, dove si stima che 160'000 persone siano intrappolate. "La nostra squadra è in movimento questa mattina da Zaporizhzhia a Mariupol. Non sono in grado di dare ulteriori informazioni in questa fase", ha detto un portavoce della Croce Rossa, citato dalla Bbc.
Ieri la Croce Rossa ha dovuto abbandonare i suoi piani di inviare 54 autobus e molte auto in città dopo che non è riuscita a ottenere garanzie di sicurezza per il convoglio, ritirandosi nella città di Zaporizhzhia.
‘L’accoglienza dei rifugiati (22’000 finora) funziona’
Ad affermarlo è Karin Keller-Sutter. Secondo cui ‘dovremo cercare altri alloggi per le persone ospitate da privati’
Oggi tre treni per evacuare da Lugansk e Donetsk
Tre treni di evacuazione partiranno oggi dalle regioni di Lugansk e Donetsk. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell'amministrazione statale regionale di Lugansk Serhiy Haidai, come riferisce Ukrinform. I treni partiranno da Novozolotarivka nel Lugansk e da Kramatorsk nel Donetsk, diretti a Leopoli.
Bombardamenti russi nelle regioni di Poltava e Lugansk
Nuovi bombardamenti da parte delle forze armate russe sono avvenuti nella notte nelle regioni di Poltava e di Lugansk. Nel primo caso, come riferisce il sindaco di Poltava, Alexander Mamay, sono state colpite da missili infrastrutture e zone residenziali sia a Kremenchuck sia nella stessa Poltava. Nella zona di Lugansk i bombardamenti hanno interessato cinque edifici di Lysychansk e due a Toshkivka, come ha riferito l'Amministrazione statale regionale. I soccorsi sono sul posto. In entrambi i casi al momento non si sa se ci sono vittime o feriti.
Mosca minaccia: ‘Niente grano all’Europa e agli Usa’
‘Venderemo cibo e prodotti agricoli solo ai Paesi amici’, ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev