Estero

Stop ad auto e moto nipponiche costose in Russia

È il turno del Giappone di mettere sotto pressione gli oligarchi vicini a Putin: giro di vite sui beni esportati

Il primo ministro Fumio Kishida
(Keystone)
30 marzo 2022
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Il Giappone amplia la lista delle sanzioni applicate all’export in Russia per intensificare la pressione sugli oligarchi considerati vicini al presidente Putin.

L’elenco riguarda 19 prodotti, e include automobili del valore di oltre 6 milioni di yen, l’equivalente di circa 45’000 franchi, motociclette che superano i 600mila yen, allargando il divieto alla sfera musicale, con pianoforti del valore di oltre 200mila yen, il settore dei gioielli con le perle naturali, gli orologi e anche quello della ristorazione, tra cui i whisky giapponesi di alta fascia.

Tokyo aveva già imposto un divieto per circa 300 prodotti, compresi gli articoli che potevano essere utilizzati come accessori militari, oltre all’esportazione di semiconduttori. Il ministro del Commercio nipponico, Koichi Hagiuda, ha confermato che verrà mantenuta una stretta sorveglianza sull’evoluzione del conflitto in Ucraina, e ulteriori decisioni verranno prese in cooperazione con la comunità internazionale.

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