La maggioranza degli americani approva la gestione della crisi con la Russia
Joe Biden risale nei sondaggi dopo il suo discorso sullo stato dell’Unione, incentrato sulla guerra in Ucraina, oltre che sulle priorità della sua agenda: dalla pandemia alla ripresa economica. Il consenso complessivo per il presidente è schizzato al 47%, con un balzo di otto punti rispetto a un mese fa. Lo indica la rilevazione di Npr/Pbs NewsHour/Marist.
La maggioranza degli americani approva la gestione della crisi con la Russia (52%), dove Biden ha guadagnato ben 18 punti, e del virus (55%), con un incremento dell’8%. Una percentuale di crescita, quest’ultima, registrata anche sul fronte dell’economia, dove però il consenso si ferma al 45%.
Biden incassa quindi i dividendi della sua linea sulla crisi ucraina: unità degli alleati, massima pressione economica comune su Mosca con le sanzioni, aiuti militari e umanitari a Kiev, rassicurazioni e rafforzamento per il fianco orientale della Nato, dove già volano i bombardieri B52 Usa. Non ha caso ha inviato nell’Europa dell’est anche la sua vice Kamala Harris, che sarà a Varsavia e Bucarest dal 9 all’11 marzo, dopo il segretario di stato Antony Blinken, che oggi è in Polonia prima di fare tappa nei Paesi baltici. Il capo della diplomazia americana ha promesso 2,7 miliardi di dollari per sostenere i rifugiati ucraini e i Paesi che li accolgono. Ma in un editoriale del board, il Washington Post accende la polemica chiedendosi "perché Biden non sta accogliendo i rifugiati dall’Ucraina?".
Blinken comunque sta agendo a tutto campo facendo pressione anche su Pechino. Oggi ha ricordato che "il mondo sta guardando per vedere quali nazioni difendono i principi fondamentali della libertà, dell’autodeterminazione e della sovranità".
Nel frattempo i senatori americani hanno incontrato virtualmente questo pomeriggio il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.