Putin: ‘Le sanzioni sono come una dichiarazione di guerra’

Nel frattempo le autorità di Mariupol invitano i residenti, che sono in attesa di evacuare, a rientrare nei rifugi. Segui il live de laRegione

Prosegue la marcia russa sull’Ucraina alla vigilia di un fine settimana che vedrà un terzo round di negoziati con Mosca e manifestazioni per la pace in molte città.

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17:35

Diversi media internazionali sospendono i servizi dei loro corrispondenti dalla Russia

Diversi media internazionali, tra cui la Radiotelevisione svizzera, l'agenzia italiana Ansa, la Rai e le spagnole Rtve (radio-televisione) e Efe (agenzia di stampa) hanno sospeso i servizi dei loro corrispondenti dalla Russia: lo si apprende da svariati comunicati ufficiali diffusi in giornata.

La decisione è dovuta alle ultime misure assunte da Mosca per limitare la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità della Federazione Russa.

17:06

I negoziati riprenderanno entro due giorni

I negoziati tra Russia e Ucraina riprenderanno entro i prossimi due giorni. Lo ha detto il consigliere capo dell'Ufficio del presidente dell'Ucraina Mykhailo Podolyak, al sito ucraino 'Strana'.

"Stiamo valutando, tra le altre cose, come stanno iniziando a funzionare i corridoi umanitari per apportare modifiche, se necessario, come parte del processo negoziale", ha aggiunto chiarendo che non sono previste modifiche nella composizione della delegazione ucraina.

16:55

Putin: 'Imporre una no-fly zone sarebbe una dichiarazione di guerra'

Il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato oggi che la decisione di imporre una no-fly zone sull'Ucraina da parte di qualsiasi paese sarebbe equivalente a una dichiarazione di guerra. "Ogni mossa in quella direzione sarebbe da noi considerata una partecipazione al conflitto armato", ha detto il capo del Cremlino durante un incontro con Aeroflot.

16:42

Manifestazioni per la pace anche a Berna e San Gallo

Circa 1500 persone hanno manifestato oggi a San Gallo per la pace e contro la guerra in Ucraina. Con striscioni e molte bandiere giallo e blu, hanno sfilato in modo pacifico dal monumento a Vadian, nella piazza del mercato, attraverso il centro.

"Stop Putin", "Libertà", "Pace per l'Ucraina" o "Rifugiati benvenuti" erano alcune delle scritte riportate sugli striscioni. Tra i partecipanti alla dimostrazione vi erano anche giovani famiglie con bambini. L'appello a manifestare era stato lanciato da diversi partiti, organizzazioni e privati.

Con il motto "Fermate la guerra di Putin ora, domani sarà troppo tardi!", circa 1000 persone si sono inoltre riunite oggi pomeriggio a Berna in Piazza Federale, davanti al palazzo del parlamento.

La manifestazione nella città federale è stata organizzata dall'"Associazione Ucraina". I manifestanti hanno teso una lunga bandiera ucraina attraverso la piazza.

In un discorso, l'ambasciatore ucraino in Svizzera ha espresso la sua gratitudine per l'ampio sostegno. "L'Ucraina non è sola". Tutti devono lavorare insieme per riportare la pace, ha detto. "Non vogliamo questa guerra".

Sul piccolo palco hanno preso la parola anche gli ambasciatori di Polonia e Georgia. L'ambasciatrice della Polonia ha assicurato il suo sostegno alla comunità ucraina in Svizzera. Anche la Polonia è stata già dipende dall'aiuto di altri stati, tra cui la Svizzera, ha detto. "Il momento della solidarietà è adesso". L'ambasciatore georgiano ha aggiunto: "Siamo tutti ucraini".

Altri oratori hanno chiesto donazioni e aiuti umanitari.

15:52

Autorità Mariupol ai residenti: 'Tornate nei rifugi'

Le autorità locali di Mariupol hanno invitato i residenti che erano in attesa di evacuare la città di rientrare nei rifugi, mentre continuano le trattative con la Russia per avviare l'evacuazione lungo i corridoi umanitari. Lo riferisce la Cnn citando un comunicato.

"Chiediamo a tutti residenti di Mariupol di andare nei rifugi. Seguiranno ulteriori informazioni sulle operazioni di evacuazione. Sono al momento in corso trattative con la Federazione Russa per stabilire il regime di tregua e garantire corridoi umanitari sicuri", si legge nel comunicato citato dalla Cnn, in cui si spiega inoltre che "la polizia aggiornerà i residenti con l'ausilio di altoparlanti".

15:50
15:44

Putin: 'Le sanzioni alla Russia sono come una dichiarazione guerra'

Le sanzioni che vengono imposte alla Russia sono come una dichiarazione di guerra: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin.

"Molto di ciò che sta accadendo ora e di ciò a cui stiamo assistendo e di ciò che accadrà - ha detto Putin, citato dall'agenzia Interfax - è senza dubbio un modo per combattere contro la Russia. E queste sanzioni che ci vengono imposte sono come una dichiarazione di guerra".

Le conseguenze di un eventuale conflitto fra la Russia e la Nato, se questo dovesse accadere, sono "chiare a tutti", ha sottolineato il presidente russo, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa Tass.

Putin ha quindi affermato che se la dirigenza ucraina attuale continua a fare quello che fa e non comprende le loro preoccupazioni sulla possibilità che armi nucleari possano essere piazzate sul suo territorio, "sta mettendo in questione il futuro dell'Ucraina in quanto essere uno Stato".

Il leader del Cremlino ha anche dichiarato di non avere alcuna intenzione di dichiarare la legge marziale in Russia. Il capo del Cremlino ha spiegato che "la legge marziale dovrebbe essere introdotta solo quando c'è un'aggressione esterna. Non la stiamo subendo e spero che non lo faremo".

Il presidente russo ha quindi sostenuto che "il lavoro dei corridoi umanitari, in particolare di quello di Mariupol, viene impedito dai nazionalisti ucraini".

15:40

Blinken: 'Difenderemo ogni centimentro del territorio Nato'

"Difenderemo ogni centimetro del territorio della Nato". Lo ha detto il segretario di stato americano Antony Blinken in conferenza stampa a Rzeszow, in Polonia.

Il segretario di stato ha annunciato che l'amministrazione Biden punta a far stanziare 2,7 miliardi di dollari per sostenere i rifugiati ucraini e i paesi che li accolgono.

15:33
Migliaia di persone a Zurigo per manifestare contro la guerra in UcrainaMigliaia di persone si sono riunite questa mattina a Zurigo per manifestare contro la guerra in Ucraina. Con il motto “Pace ora” chiedono un immediato cessate il fuoco, negoziati diplomatici e il ritiro delle truppe russe. Altre manifestazioni sono previste nel pomeriggio a Berna e a Ginevra.
15:20

Partito socialista chiede un'indagine sugli oligarchi russi tramite una task force

Una task force dovrebbe indagare sulle strutture patrimoniali degli oligarchi russi sanzionati e di altri vicini al Cremlino. Lo chiede il Partito socialista, secondo cui solo così può essere evitato un ulteriore finanziamento della guerra in Ucraina dalla Svizzera.

Nella lettera aperta al Consiglio federale, il PS chiede anche che i permessi di soggiorno concessi ai russi benestanti siano riesaminati immediatamente. Si riferisce in particolare ai permessi speciali concessi per notevoli interessi fiscali a persone facoltose che non esercitano un'attività lucrativa in Svizzera.

Naturalmente, i russi dovrebbero essere trattati come gli altri stranieri secondo le leggi attuali, scrivono i copresidenti del Ps Mattea Meyer e Cédric Wermuth. "Tuttavia, non è accettabile che eventuali profittatori dei presunti crimini di guerra in Ucraina possano comprare il loro soggiorno in Svizzera con denaro sporco di sangue".

 

15:06

Russia e Bielorussia sospese dal Consiglio Baltico

I membri del Consiglio degli Stati del Mar Baltico (Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia e Svezia) hanno sospeso la Russia e la Bielorussia dalle attività dell'organizzazione. Lo riferisce la Commissione europea.

La sospensione di Mosca e Minsk rimarrà in vigore "fino a quando non sarà possibile riprendere la cooperazione basata sul rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale", evidenzia Bruxelles.

La Norvegia, che detiene attualmente la presidenza del Consiglio nato nel 1992 e fondato sul rispetto della Carta delle Nazioni Unite, dell'Atto finale di Helsinki, della Carta di Parigi e di altri documenti dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), "garantirà il corretto adeguamento del funzionamento dell'organizzazione nelle mutate circostanze".

14:48

Ucraina: 007 Kiev uccidono durante un tentativo di arresto un loro negoziatore, era una spia

I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno ucciso, durante un tentativo di arresto, un componente della squadra negoziale ucraina. L'uomo era accusato di tradimento. L'informazione arriva da fonti del media di Kiev Ukrainska Pravda. La stessa fonte rivela che c'erano "forti prove" che stava divulgando informazioni alla Russia.

La notizia, che non ha avuto ancora una conferma ufficiale, è stata diffusa anche dall'agenzia di stato ucraina Unian che rivela il nome del negoziatore accusato di essere una spia: si tratta di Denis Kireyev, un banchiere di grande esperienza. Secondo queste fonti, i servizi ucraini (Sbu) avevano prove del tradimento di Kireyev, comprese sue intercettazioni telefoniche.

14:34

Ucraina: in porti e coste del paese bloccate 140 navi mercantili

Circa 140 navi di diversi paesi (fra cui petroliere, cargo e navi da trasporto di grano) sono bloccate nei porti e nelle coste dell'Ucraina dall'inizio del conflitto con inevitabili problemi nel commercio di prodotti alimentari di cui il paese è forte esportatore. È quanto scrive Bloomberg che ha analizzato i dati provenienti dai registri e i sistemi di tracciamento rotte.

Le navi non possono lasciare i porti per mancanza di piloti, hanno spiegato all'agenzia vari armatori e compagnie di navigazione, mentre parte del Mar Nero è infestato dalle mine come dimostra l'affondamento del cargo panamense, di proprietà estone, Helt.

Nei giorni scorsi il Mar Nero settentrionale e il Mar d'Azov sono state classificati come "zone di guerra" dalle compagnie di assicurazioni marittime inducendo de facto il blocco o la forte limitazione degli spostamenti.

14:26

Lavrov: 'Ai corridoi umanitari non si è presentato nessuno'

Ai corridoi umanitari aperti stamani in Ucraina a Mariupol e Volnovakha "non si è presentato nessuno": lo ha affermato nella sua conferenza stampa il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Interfax.

"Ci aspettiamo che l'accordo sui corridoi umanitari venga applicato e i che ai civili venga consentito di lasciare l'Ucraina", ha detto ancora Larov, secondo quanto riferiscono le agenzie russe.

I militari russi "hanno fatto tutto il possibile per rendere possibili corridoi umanitari in Ucraina", ha aggiunto. "Vi sono notizie secondo cui le autorità di Mariupol non stanno consentendo ai civili di usare i corridoi umanitari", ha concluso il ministro russo.

13:05
La Russia non starebbe rispettando il cessate il fuoco
12:59

Mariupol, 'troppe violazioni, non possiamo evacuare'

L'evacuazione dei civili dalla città ucraina di Mariupol è stata rinviata a causa di multiple violazioni della tregua annunciata dalla Russia. Lo riferiscono le autorità municipali.

L'evacuazione che sarebbe dovuta cominciare questa mattina "è stata rinviata per motivi di sicurezza" perché le forze russe "continuano a bombardare Mariupol e dintorni", scrive su Telegram la municipalità.

"I russi continuano a bombardarci e a usare l'artiglieria. È pazzesco", ha detto alla Bbc il vicesindaco Serhiy Orlov. "Non c'è cessate il fuoco a Mariupol e non c'è cessate il fuoco lungo tutto il percorso. I nostri civili - ha affermato - sono pronti a fuggire ma non possono scappare sotto i bombardamenti".

12:02

A Mariupol 'i russi non osservano la tregua su tutto percorso'

Le autorità municipali di Mariupol affermano che i russi non stanno osservando la tregua annunciata da Mosca lungo tutto il percorso concordato. Lo riferisce il 'Guardian' citando media internazionali.

"Stiamo negoziando con la parte russa la conferma della tregua lungo l'intero percorso di evacuazione" - scrivono le autorità in un comunicato -, ovvero lungo Mariupol, Nikolske, Rozivka, Polohy, Orikhiv, Zaporizhzhia.

In un messaggio pubblicato su Telegram, riferisce la Bbc, le autorità affermano che si combatte ancora nella regione di Zaporizhzhia, che è dove il corridoio umanitario si conclude.

Il vicesindaco di Mariupol, Serhiy Orlov, secondo quanto riporta la Bbc, ha dichiarato che "pensiamo che tra le 7'000 e le 9'000 persone possono scappare in autobus e in auto privata, se il cessate il fuoco regge". "Non ci sono treni in funzione perché le infrastrutture ferroviarie sono state distrutte dalle truppe russe", ha aggiunto sottolineando di non avere "ancora alcuna garanzia da parte russa che il cessate il fuoco continuerà domani. Stiamo lavorando su questo ora".

11:05

Vicepremier ucraina: 'Mosca non usi la tregua per far avanzare truppe'

L'Ucraina avverte la Russia di non abusare del cessate il fuoco. "Mosca non deve approfittare di un corridoio umanitario concordato per far avanzare le sue truppe", ha messo in guardia la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk. Lo riporta la Bbc.

Il governo ucraino, ha detto, sta "verificando" le informazioni secondo cui le truppe russe starebbero usando il cessate il fuoco per avvicinarsi alle posizioni ucraine nelle aree lungo le rotte di evacuazione.

"Noi usiamo questo canale per evacuare i civili - donne e bambini - e per consegnare merci umanitarie a coloro che sono rimasti", ha detto Vareshchuck. "Il mondo intero sta guardando."

La vicepremier ha confermato che il Comitato internazionale della Croce Rossa ha mediato i colloqui sul cessate il fuoco e dirigerà le colonne di evacuazione lungo le rotte concordate fuori dalle città.

10:45
Thomas Süssli: ‘Per il momento non ci sono indizi di un conflitto nucleare’
10:43

Il capo esercito svizzero invita alla calma, ma 'è saggio avere scorte d'emergenza'

Nel quadro del conflitto in Ucraina il capo dell'esercito Thomas Süssli lancia un appello alla calma alla popolazione svizzera. Tuttavia non è sicuramente una cattiva idea tenersi pronti, ad esempio allestendo scorte d'emergenza, ha affermato in un'intervista a Blick Tv.

È raccomandato di avere da mangiare e da bere per cinque giorni; a testa sono adeguati nove litri d'acqua.

Molti credevano che non ci sarebbe mai più stata una guerra in Europa. "Ora ci siamo svegliati", ha detto Süssli, secondo cui per il momento non ci sono indizi di un conflitto nucleare. Le minacce del presidente russo Vladimir Putin dovrebbero rappresentare solo un segnale politico.

Alla domanda se l'esercito svizzero sarebbe pronto per lo scenario peggiore, Süssli ha sostenuto che le forze armate hanno tutte le capacità nell'ampiezza, ma forse non più a sufficienza nella profondità. Ora l'esercito si sta di nuovo impegnando a potenziarle.

Per la protezione della popolazione la Svizzera dispone di 360'000 rifugi con nove milioni di posti, quindi più che sufficienti per ospitare tutti. Attualmente questi locali vengono utilizzati diversamente, ad esempio da associazioni, e "bisogna chiedersi se si può fare in modo che funzionino di nuovo in caso di necessità", ha detto Süssli.

09:55
Russia dichiara tregua per aprire i corridoi umanitari“Oggi, 5 marzo, si annuncia una tregua a partire dalle 10 del mattino ora di Mosca e corridoi umanitari sono aperti per l’uscita di civili da Mariupol e Volnovakha”, ha affermato il ministero russo della difesa, secondo quanto scrive l’agenzia di stampa russa Tass.
09:50

Morsa russa su Mariupol. C'è preoccupazione anche per le centrali nucleari

Prosegue la marcia russa sull'Ucraina alla vigilia di un fine settimana che vedrà un terzo round di negoziati con Mosca e manifestazioni per la pace in molte città.

A preoccupare in queste ore è soprattutto l'avanzare verso una seconda centrale nucleare dopo quella di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, dove gli addetti lavorano da ieri sotto la minaccia delle armi. Fortunatamente nessun reattore è stato colpito.

Nella notte in cui si temeva la presa di Odessa, i russi hanno stretto la morsa intorno a Mariupol lanciando, secondo il sindaco, una serie di attacchi "spietati". A Mykolaiv, nel sud del paese, c'è invece una situazione di stallo tra le truppe ucraine e russe in giro per la città, afferma l'amministrazione locale.

Kiev afferma di avere distrutto almeno 39 aerei e 40 elicotteri russi dall'inizio dell'invasione; il Pentagono fa sapere che Mosca ha già lanciato 500 missili e ha già dispiegato in Ucraina il 92% delle forze ma anche che Kiev è in grado di resistere.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste affinché la Nato crei una no-fly zone accusando l'Occidente che vi si oppone di essere responsabile delle morti, tra cui si contano ormai anche molti bambini. E smentisce una sua fuga in Polonia, come insinuato da Mosca, facendosi riprendere nei suoi uffici di Kiev.

Il suo consigliere Mikhaylo Podoliak fa sapere che i negoziati con Mosca "non saranno facili ma ci saranno". Intanto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, dice a Sky News Arabia che "l'operazione" - come Mosca definisce l'invasione - non punta a dividere l'Ucraina ma a trasformarla in un'area "smilitarizzata e libera dall'ideologia neonazista".

Fiumi di profughi si dirigono verso le frontiere e una nuova riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu convocato per lunedì dovrà decidere come garantire i corridoi umanitari.

A Mosca, intanto, Putin oscura reti sociali e media e molti di questi lasciano la Russia. Diverse federazioni sportive mettono al bando gli atleti russi e bielorussi, tra queste la ginnastica e la boxe. L'Occidente applica le sanzioni sui beni degli oligarchi.

Al quartier generale Nato di Bruxelles i ministri degli esteri dell'Alleanza restano fermi sulla decisione di non entrare nel conflitto ma evocano pericoli anche per Bosnia, Moldavia e Georgia.

Nuove armi arrivano in Ucraina dagli Stati Uniti e i B52 americani volano al confine orientale della Nato, in un'esercitazione con le aeronautiche tedesche e della Romania. I bombardieri americani, partiti dal Regno Unito, hanno volato nello spazio aereo della Romania, non lontano dall'Ucraina.

Anche la vicepresidente Kamala Harris - dopo il segretario di stato Usa Antony Blinken - vola in Europa, dove visiterà Varsavia e Bucarest dal 9 all'11 marzo, "per dimostrare la forza e l'unità della Nato e il sostegno degli Usa agli alleati del fianco orientale di fronte all'aggressione russa", nonché per "evidenziare lo sforzo collettivo per supportare il popolo ucraino", rende noto la Casa Bianca. Blinken, oggi a Bruxelles, visiterà sino al 9 marzo Polonia, Moldavia e paesi baltici.

Intanto in videomessaggio trasmesso ieri sera sugli schermi nelle piazze di città europee dove si sono svolte manifestazioni contro l'invasione russa, tra cui Francoforte, Praga, Lione, Tbilisi, Vienna, Bratislava e Vilnius, Zelensky ha detto: "non tacete, scendete in piazza e sostenete l'Ucraina", perché "se l'Ucraina non sopravviverà, l'intera Europa non sopravviverà".