Manifestazione a Bellinzona contro la guerra in Ucraina

Manifestazione a Bellinzona contro la guerra in Ucraina

Raduni anche in altre città: a Berna più di mille persone si sono riunite in piazza invocando la pace e l’intervento della Confederazione

Quella trascorsa è stata la terza notte di guerra in Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un nuovo appello alla popolazione affinché non deponga le armi e difenda la capitale.

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17:50

Attacco hacker a siti russi, compreso Cremlino

Alcuni siti web governativi russi, compreso quello del Cremlino e del Ministero della difesa, sono irraggiungibili dopo essere stati oggetti di un attacco hacker. La notizia è riportata da numerosi media internazionali, compresa l'emittente televisiva statunitense Cnn che riporta anche la rivendicazione di Anonymous.

"Abbiamo mandato offline i siti governativi - si legge - e girato le informazioni ai cittadini russi in modo che possano essere liberi dalla macchina della censura di (Vladimir) Putin", il capo dello Stato. Anonymous ha anche aggiunto che sta lavorando per "garantire al meglio la connessione on line del popolo ucraino".

Anonymous è un movimento decentralizzato di hacktivismo che agisce in modo coordinato per perseguire un obiettivo concordato. Ampiamente noto per vari attacchi informatici contro varie società, istituzioni governative e la Chiesa di Scientology.

16:56

Russia annuncia un'offensiva a tutto campo sull'Ucraina

La Russia ha ordinato al suo esercito di allargare l'offensiva in Ucraina "da tutte le direzioni", annuncia il portavoce del ministero della Difesa di Mosca.

Intanto un funzionario del Pentagono ha affermato che la Russia ha inviato decine di migliaia di truppe in Ucraina nelle ultime 24 ore, sottolineando che Vladimir Putin ha chiamato anche i riservisti.

16:34

Kiev, rischi attacco chimico sotto falsa bandiera a Donetsk

L'intelligence ucraina ha ricevuto informazioni su possibili attacchi chimici russi sotto falsa bandiera nelle zone in mano ai separatisti di Donetsk del Donbass, la cui responsabilità verrebbe poi attribuita a Kiev. Lo riferiscono media ucraini, secondo cui alla popolazione locale filo-russa e ai militari di Mosca sarebbero state distribuite maschere antigas per proteggersi da possibili esplosioni di serbatoi industriali con prodotti chimici.

16:33

Ucraina: appello ai cittadini, 'smontate cartelli stradali'

L'agenzia statale ucraina per la gestione delle strade (Ukravtodor) ha invitato i cittadini ad abbattere i cartelli e i segnali stradali. "Smontiamo la segnaletica stradale su tutte le strade del Paese - si legge sulla pagina Facebook - Il nemico non conosce le zone e non sa orientarsi. Aiutiamoli ad andare all'inferno".

16:28

Slovacchia: emergenza profughi, 10mila in 24 ore

La Slovacchia ha dichiarato di essere in una "situazione straordinaria", regime in vigore a partire da mezzogiorno, a causa dell'afflusso di profughi dall'Ucraina. La decisione è stata presa oggi dal governo del premier Eduard Heger in una riunione straordinaria.

Secondo il ministero dell'Interno slovacco, nelle ultime 24 ore sono arrivate in Slovacchia oltre 10mila persone dall'Ucraina. "Prima dell'attacco russo erano circa 1'500 gli arrivi quotidiani. Ora c'è un'attesa da otto a dieci ore ai valichi di frontiera", ha comunicato il ministero.

Ad arrivare in Slovacchia sono principalmente donne e bambini, poiché gli uomini dai 18 ai 60 anni sono soggetti alla mobilitazione generale, e dunque all'obbligo di restare in Ucraina per combattere.

Il ministro della Difesa slovacco, Jaroslav Nad, ha inoltre confermato che Bratislava donerà all'Ucraina rifornimenti militari per un valore di 2,6 milioni di euro e aiuti per un valore di 8,4 milioni di euro.

15:24
Manifestazione a Bellinzona contro la guerra in UcrainaIl raduno si è tenuto davanti alla stazione Ffs ed è stato convocato da varie sigle sindacali e associazioni di sinistra per dire “No alla guerra senza se e senza ma”. (Foto: Ti-Press)
14:57

Cassis assicura sostegno a presidente ucraino Volodymyr Zelensky

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha parlato oggi al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La Svizzera condanna l'intervento militare russo con estrema fermezza, ha indicato Cassis in merito ai contenuti del colloquio.

"Ho espresso la nostra solidarietà all'Ucraina e al popolo ucraino in queste ore buie", ha scritto il ticinese su Twitter a proposito della conversazione.

"Sto ricevendo chiamate di sostegno", ha indicato Zelensky sulla stessa rete sociale. In precedenza aveva infatti parlato sia con Cassis sia con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. Il presidente ucraino li ha ringraziati per le loro decisioni relative ad aiuti concreti, senza altre precisazioni.

Interrogato da Keystone-ATS, il Dipartimento federale degli affari esteri, diretto dallo stesso Cassis, non ha fornito altre informazioni sul contenuto o la durata del colloquio telefonico.

14:20

Il Cremlino accusa l'Ucraina di aver fatto fallire una possibile tregua rifiutando i negoziati

Mosca ha annunciato che nel pomeriggio riprenderà l'avanzata delle forze russe in Ucraina, secondo il piano operativo, a causa dell'assenza di negoziati che imputa a Kiev. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass.

La Russia è in grado di prendere misure adeguate per mitigare i danni delle sanzioni, ha inoltre annunciato il Cremlino citato dalla Tass. Mosca, quindi, adotterà misure che si adattano al meglio agli interessi nazionali in risposta alle sanzioni.

Secondo Kiev, dopo essere stata respinta, la Russia starebbe cambiando tattica. Dopo aver tentato con le colonne di armamenti pesanti sta ora puntando ai sabotaggi e agli assalti dei paracadutisti. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, citato da The Kiev Independent.

Nel frattempo, la milizia dell'autoproclamata repubblica di Donetsk registra molti colpi su strutture residenziali con molte persone che sono rimaste senza acqua. Lo rende noto l'agenzia russa Tass.

14:10
Civili in fuga
13:58

Fino a duemila profughi attesi in Svizzera

A seconda della durata e dell'intensità del conflitto, la guerra in Ucraina potrebbe generare la fuga verso la Svizzera di alcune centinaia di persone fino a un massimo di duemila, stando a stime della Segreteria di Stato della migrazione (Sem).

A breve e medio termine, si prevede che i profughi ucraini vadano principalmente in paesi dell'Unione europea (Ue) come Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania, con i quali Kiev ha una frontiera comune, ha indicato la Sem all'agenzia di stampa Keystone-Ats.

La diaspora ucraina in Svizzera, circa 7000 persone, è relativamente piccola nel confronto europeo. Tuttavia, a causa della mancanza di chiarezza e della situazione in rapido mutamento, non è possibile fare valutazioni definitive. La situazione è sotto costante controllo, precisa la Sem.

La Confederazione è pronta

La Svizzera vuole essere solidale, continua la Sem. Il sistema d'asilo è progettato per far fronte alle fluttuazioni. Un piano di emergenza è disponibile in caso di grandi movimenti migratori.

Giovedì, tenendo conto degli eventi bellici, la Sem aveva deciso di sospendere il trattamento delle domande d'asilo di cittadini ucraini. Non è ancora possibile dire se la pratica in materia di asilo e di espulsione sarà adattata. Alla fine del 2021, in Svizzera erano pendenti 116 richieste di ucraini.

Una riunione straordinaria dei ministri degli interni e della giustizia dell'Ue sulla situazione in Ucraina si terrà domani a Bruxelles. La consigliera federale Karin Keller-Sutter sarà presente.

13:54

Kiev: coprifuoco dalle 17, chi sarà in strada verrà trattato come nemico

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha annunciato il coprifuoco in città dalle 17 alle 8 "per una più efficace difesa della capitale e per la sicurezza dei suoi abitanti". In un messaggio su Telegram, il primo cittadino aggiunge che il provvedimento resterà in vigore fino alla mattina del 28 febbraio.

"Tutti i civili che saranno trovati in strada - conclude - saranno considerati membri del gruppo di sabotaggio del nemico".

Intanto diversi checkpoint sono stati allestiti intorno alla città di Leopoli, nell'Ucraina occidentale. Lo riferisce la Cnn, citando una nota del sindaco della città.

"Sono stati allestiti posti di blocco a Leopoli e nella regione. Saranno posizionati su tutti gli ingressi e le uscite della comunità territoriale di Leopoli per controllare tutte le persone che entrano nel territorio", precisa la nota di Andriy Sadovyi.

"I posti di blocco sono stati allestiti in collaborazione con la polizia e le forze di difesa territoriale per garantire la sicurezza di Leopoli", aggiunge la dichiarazione. Alcuni sono ancora in fase di costruzione sulle strade principali che portano alla città.

Le sirene sono suonate più volte in città, mentre le autorità locali hanno continuato a esortare i residenti a mettersi al riparo e andare nei vicini rifugi antiaerei. Leopoli è la città in cui alcuni diplomatici si sono trasferiti da Kiev, la capitale, all'inizio di questo mese.

12:46
In piazza a Berna per la pace in Ucraina
12:45

Confederazione invitata ad agire

Oltre mille persone sono scese in piazza a Berna per denunciare l'aggressione russa dell'Ucraina. Promotrice della manifestazione è un'ampia alleanza di movimenti pacifisti e partiti di sinistra.

La dimostrazione, autorizzata, che si svolge al motto di "Pace per l'Ucraina e tutta l'Europa", è iniziata a mezzogiorno non lontano dalla stazione.

Sono stati lanciati vari appelli per una de-escalation e una soluzione politica del conflitto nel quadro di accordi multilaterali. In una dichiarazione congiunta, il Partito socialista, i Verdi, le loro sezioni giovanili e diverse organizzazioni per la pace hanno invitato la Svizzera ad agire.

Berna è chiamata a imporre dure sanzioni contro il presidente Vladimir Putin e le élite russe e sostenere le sanzioni dell'Unione europea. Inoltre, il Consiglio federale dovrebbe prendere ora delle decisioni affinché almeno 10mila persone che cercano protezione dalla regione di crisi possano essere accolte in Svizzera il più rapidamente possibile.

Manifestazioni contro la guerra in Ucraina sono previste anche a Bellinzona, Ginevra, Basilea e Lucerna. Dimostrazioni spontanee avevano già avuto luogo in diverse città svizzere giovedì scorso, con la partecipazione complessiva di oltre mille persone.

12:34

Primo effetto delle sanzioni: bloccata nave russa nella Manica

Una nave commerciale che trasportava veicoli a San Pietroburgo, sospettata di appartenere a una compagnia russa presa di mira dalle sanzioni imposte dall'Ue contro Mosca, è stata dirottata a Boulogne-sur-Mer (Passo di Calais). Lo ha detto all'agenzia di stampa Afp la prefettura marittima.

La barca di 127 metri, intercettata dalla dogana al largo di Honfleur durante la notte tra venerdì e sabato, è "fortemente sospettata di essere legata agli interessi russi presi di mira dalle sanzioni", ha precisato Véronique Magnin, responsabile regionale delle comunicazioni della prefettura marittima.

La Bbc - citando funzionari francesi - riferisce che la nave russa bloccata nella Manica si chiama Baltic Leader e trasportava auto. È stata scortata al porto di Boulogne-Sur-Mer, nel nord della Francia", su "richiesta del governo francese perché sospettata di appartenere a una compagnia presa di mira dalle sanzioni" Ue contro Mosca. L'equipaggio a bordo del Baltic Leader ha "collaborato con le autorità francesi".

10:47
Nasce un bebè nella metro di KievHanno fatto il giro del mondo in poche ore le immagini della metropolitana di Kiev diventata rifugio per i residenti della capitale ucraina dall’inizio dell’operazione militare russa. Ieri sera, proprio in quei cunicoli diventati riparo dalla guerra, una donna di 23 anni ha dato alla luce una bambina. La vicenda è stata raccontata da un gruppo aperto su Telegram, riferisce la Bbc. La piccola Mia non è stata l’unica ad essere venuta al mondo in circostanze estreme. Durante la notte un bimbo è nato in un seminterrato.
10:09

Un edificio residenziale è stato colpito da un missile nella notte

Il palazzo è stato colpito tra il 18esimo e il 21esimo piano, lo riferiscono i servizi d'emergenza. Secondo il Guardian il numero delle vittime è sconosciuto, mentre ci sarebbero dei feriti.

In precedenza era stata data un nuova allerta raid aerei, con la richiesta alla cittadinanza di correre nei rifugi. Si tratta dell'ennesimo allarme dopo una notte di forti combattimenti e il continuo ruggire delle esplosioni, che si sono udite sempre più vicine al centro della città. Anche verso l'alba si sono sentiti dei colpi, forse di mortaio, provenire da est, nella zona dell'aeroporto di Zhulyany.

Intanto, il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato per oggi alle 17 il Consiglio di difesa del Paese: lo ha reso noto l'Eliseo.

09:57

La terza notte di guerra in Ucraina ha visto le forze di Kiev resistere agli attacchi russi

Il presidente Volodymyr Zelensky, personalmente alla guida della resistenza, ha respinto l'ipotesi di una fuga negli Stati Uniti chiedendo invece "munizioni" per respingere il nemico.

All'Onu, intanto, la Russia ha posto il veto sulla bozza di risoluzione che chiedeva il ritiro delle truppe: 11 i voti a favore e tre astensioni tra cui quella della Cina, che ha attivato il piano di evacuazione dei suoi connazionali ed esortato al dialogo tra Mosca e Kiev. E mentre si fa strada l'ipotesi di una esclusione della Russia dal sistema Swift, S&P taglia i rating di entrambi i contendenti. Oltre 100 mila gli ucraini in fuga dalla guerra, in migliaia espatriati verso Polonia, Ungheria, Slovacchia, Moldavia e Romania.

Decine di esplosioni, raid aerei e colpi di mitragliatrici hanno seminato il panico anche la notte scorsa nella capitale ucraina e in altre località, mentre Interfax ha riferito di attacchi ucraini nel Donbass con vittime civili, denunciati anche dall'inviato russo all'Onu che ha accusato Kiev di usare i residenti come scudi umani. Di fatto le forze di Mosca sono apparse sotto tiro nelle ultime ore, nonostante le posizioni guadagnate nei giorni precedenti e l'accerchiamento di importanti roccaforti, l'invio di una squadra speciale cecena e l'intervento di sabotatori in divisa ucraina.

"Stiamo fermando l'orda", annuncia all'alba il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov, assicurando che la situazione a Kiev è "sotto il controllo delle forze armate ucraine".

Il presidente Zelensky, che ieri sera aveva annunciato gli attacchi russi affermando che nella notte si sarebbe "deciso il destino dell'Ucraina", si è mostrato alla tv di Stato personalmente alla guida della resistenza. E ha respinto una offerta di aiuto da parte degli Stati Uniti per lasciare la città, dove è braccato dai sabotatori russi, affermando: "La battaglia è qui, non voglio un passaggio", e chiedendo "munizioni". Nella notte il presidente ucraino ha anche fatto sapere di avere parlato al telefono con l'omologo francese Emmanuel Macron che avrebbe assicurato il suo appoggio a sanzioni più aspre contro la Russia e Putin, tra cui l'esclusione dal sistema Swift.

Le forze russe hanno tentato nella notte, secondo quanto riferito dai media ucraini, di entrare a Kiev in ogni modo, anche con aerei e droni. Scontri sono stati segnalati lungo una delle principali arterie della capitale, nel quartiere di Shulyavka, vicino allo Zoo di Kiev e vicino alla stazione della metropolitana Beresteiska, non lontana da una struttura militare ucraina. Alla fine le forze armate ucraine hanno dichiarato di aver respinto gli attacchi. Diversi aerei russi, carichi di paracadutisti pronti a lanciarsi sulla capitale ucraina, sono stati abbattuti e la difesa aerea di Kiev ha fatto sapere di avere avuto la meglio anche nel secondo tentativo di attacco russo a una importante centrale elettrica, al porto di Mykolaiv e alla base navale di Ochakov, vicino al Mar Nero.

Non ci sono nuovi bilanci di vittime, ma testimoni diretti raccontano di bambini terrorizzati dai raid e dalle sirene, come quelli di un orfanotrofio di Leopoli gestito dai salesiani. Una donna ha partorito ieri sera nella metro di Kiev diventato rifugio antiaereo.

09:50
Prosegue l’attacco russo in Ucraina