Per la procuratrice Samantha Trepel gli imputati ignorarono le regole apprese nell’addestramento e gli appelli dei passanti
"Continuarono a guardare mentre Floyd soffriva una morte lenta e straziante", "scelsero di non fare nulla e guardarono un uomo morire", aveva sostenuto l’accusa durante il processo. I tre agenti erano accusati di aver mostrato "una deliberata indifferenza verso le gravi necessità mediche di Floyd" e, i primi due, di non essere intervenuti per fermare l’uso di una "forza irragionevole" da parte di Chauvin (nel frattempo già condannato). La procuratrice Samantha Trepel ha denunciato che gli imputati ignorarono le regole apprese nell’addestramento e gli appelli dei passanti.