Lo ha annunciato l’Eliseo, la Casa Bianca conferma. L’Ucraina non ritiene imminente un attacco russo
Il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Joe Biden hanno "accettato in linea di massima" di incontrarsi a un vertice, proposto dal loro omologo francese Emmanuel Macron e che "si potrà tenere solo se la Russia non invaderà l’Ucraina".
Lo ha annunciato l’Eliseo. Il vertice sarebbe poi esteso a "tutte le parti in causa" e si concentrerebbe su "sicurezza e stabilità strategica in Europa", ha precisato la presidenza francese, aggiungendo che la preparazione dell’incontro Usa-Russia inizierà questo giovedì.
Biden "ha accettato in via di principio un incontro con il presidente Putin" a patto che nel frattempo "non sia avvenuta un’invasione" dell’Ucraina, ha confermato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki dopo l’annuncio dell’Eliseo.
"Come il presidente ha ripetutamente messo in chiaro, siamo impegnati a perseguire la diplomazia sino al momento in cui comincia l’invasione. Il segretario di Stato Blinken e il ministro degli Esteri Lavrov hanno in programma di incontrarsi questa settimana, a condizione che la Russia non proceda con un’azione militare", ha aggiunto Psaki, sottolineando che "noi siamo sempre pronti per la diplomazia".
"Siamo anche sempre pronti ad imporre conseguenze rapide e severe nel caso in cui la Russia scelga la guerra. E al momento, la Russia sembra continuare i preparativi per un assalto in larga scala contro l’Ucraina molto presto", ha detto ancora l’addetta stampa. Biden intanto ha tra l’altro cancellato il viaggio che nelle prossime ore avrebbe dovuto portarlo nella sua Wilmington – per una questione familiare – e resterà invece nella capitale.
Anche il New York Times – dopo Washington Post e Cbs – ha confermato che l’intelligence Usa ha appreso dell’ordine dato alle truppe russe di procedere con l’invasione dell’Ucraina e ha osservato i primi passi per eseguirlo, ma precisa che il Cremlino ha sviluppato vari scenari di guerra e che la finestra per la diplomazia non è chiusa perché Putin "potrebbe ancora sospendere il suo piano".
In ogni caso, scrive il giornale, secondo l’intelligence Usa dal 40 al 50% degli oltre 150mila soldati russi che circondano l’Ucraina sono in formazione di combattimento e potrebbero lanciare una invasione in grande scala nel giro di giorni. Alcune delle forze, sempre secondo le stesse fonti, sono riservisti che potrebbero creare una forza di occupazione dopo il blitz.
L’Ucraina non ritiene però che ci sia un pericolo imminente di un’invasione russa, almeno secondo quanto affermato dal ministro della Difesa Oleksiy Reznikov, citato dall’agenzia Unian.
La Russia, ha sottolineato Reznikov parlando all’emittente TSN.Tyzhden, non ha ancora organizzato formazioni d’attacco tra le sue forze schierate vicino ai confini dell’Ucraina e quindi è inappropriato dire che un’invasione potrebbe iniziare "domani o dopodomani". Anche se ciò, ha aggiunto il ministro, "non significa che non ci sia alcuna minaccia" e che un attacco non possa avvenire più tardi. Non è la prima volta, nelle ultime settimane, che le autorità di Kiev smentiscono le previsioni degli Usa su un attacco imminente.
Nello scambio di colpi di artiglieria con l’esercito ucraino denunciato dalla repubblica autoproclamata di Donetsk, nel Donbass, sarebbe rimasto ucciso anche un civile, oltre a un miliziano.
Lo asserisce la milizia secessionista filorussa, citata dall’agenzia russa Tass. Il civile sarebbe, si afferma, un minatore che stava recandosi al lavoro ed è stato colpito mentre aspettava alla fermata dell’autobus.