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Casellati bocciata al Quirinale

La candidata di Salvini ha ottenuto meno di 400 voti: il quorum è 505. La Lega a caccia dei franchi tiratori

Elisabetta Casellati durante lo spoglio (Keystone)
28 gennaio 2022
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Per l’elezione del presidente della Repubblica è ancora fumata nera al termine del quinto scrutinio: la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati ha ottenuto meno di 400 voti. Il quorum necessario per essere eletti è pari a 505 voti. Casellati si ferma a quota 382 voti. Gli astenuti sono stati pari a 406.

Sergio Mattarella ottiene 46 voti, 38 vanno a Di Matteo, 8 a Berlusconi, 7 a Tajani e altretanti a Cartabia. Casini incassa 6 voti mentre Draghi ne ottiene 3, Belloni 2. Le schede bianche sono state 11, le nulle 9. In tutto i votanti 530, i presenti 936.

In corso nuovo vertice del centrodestra. Riunione in corso anche tra Letta, Conte e Speranza.

Le dichiarazioni

“Fratelli d’Italia, anche alla quinta votazione, si conferma come partito granitico e leale. Anche la Lega tiene. Non così per altri. C’è chi in questa elezione, dall’inizio ha apertamente lavorato per impedire la storica elezione di un presidente di centrodestra. Le decine di milioni di italiani che credono in noi non meritano di essere trattati così. Occorre prenderne atto, e ne parlerò con Matteo Salvini, per sapere cosa ne pensa”. Così il leader di FdI, Giorgia Meloni.

Scintille tra Ignazio La Russa e Giovanni Toti in Transatlantico sui franchi tiratori, dopo la fine dello spoglio.

Muro contro muro

Ed è muro contro muro tra gli alleati della maggioranza di governo sulla candidatura, da parte del centrodestra, di Casellati. Pd, M5s, Leu e Iv si sono astenuti e hanno deciso di disertare l’incontro chiesto stamattina da Matteo Salvini.

“Consideriamo la unilaterale candidatura della seconda carica dello Stato, peraltro annunciata a un’ora dalla quinta votazione, un grave errore – così Pd, M5s e Leu al termine del vertice dei 3 leader –. Per il rispetto che si deve alle istituzioni, oggi esprimeremo un voto di astensione nella formula “presente non votante”. “Noi non partecipiamo a questo atto di forza – ha detto Conte –, a queste conte sulle cariche istituzionali. Noi non partecipiamo a una conta, è una forzatura istituzionale, sono 3 giorni che lavoriamo a un metodo che è anche difficile definire”.

Una donna

“Oggi abbiamo fatto la massima proposta possibile tolto il presidente Mattarella”, ha detto il leader della Lega in conferenza stampa a Montecitorio. “Non c’è una figura istituzionale superiore tolto Mattarella, che la Repubblica può esprimere, in più la presidente Casellati è una donna. Perché deve essere divisiva? E si è messa generosamente a disposizione”. “Ho appena esercitato il mio diritto-dovere di votare per scegliere un presidente all’altezza. Sono deluso, da cittadino italiano, dalla fuga della sinistra che diserta il voto. E anche le riunioni della maggioranza. Proporrò di riincontrarci prima del secondo voto del pomeriggio. Se si fugge e non si vota, la situazione non si risolve”. “Mi auguro che il presidente del Consiglio possa continuare a fare bene il premier – ha aggiunto Salvini –. L’ho detto e non l’ho nascosto. Non pongo veti a nessuno. Da italiano, sarei più tranquillo se andasse avanti perché questa maggioranza, che fatica a fare riunioni, dovrebbe trovare un presidente del Consiglio. Non oso immaginare cosa dovremmo fare, ma non è un veto, è un ragionamento”. E ha concluso: “Spero che continui a stare lì”.

Seconda votazione alle 17

Intanto da oggi doppia chiama a Montecitorio per eleggere il presidente della Repubblica. La seconda si terrà alle 17. Lo hanno deciso i capigruppo. Domani le votazioni si terranno alle 9.30 e alle 16.30. In ogni caso, tra una votazione e l’altra deve restare una pausa di un’ora e mezza per la sanificazione dell’Emiciclo.

“Mi sto chiedendo sinceramente se ho fatto bene a fidarmi, siamo stati portati in giro per tre giorni”, aveva detto stamattina Enrico Letta commentando le ipotesi avanzate dal centrodestra. “Abbiamo sempre lavorato per l’unità. L’impressione è che abbiano tentato di dividerci, con idee fantasiose con l’obiettivo di dividere e non di trovare una soluzione per il Paese”. “Chiederemo a Fico di aumentare le votazioni e arrivare almeno a due votazioni al giorno”.

“Non escludo l’ipotesi che possa esservi anche un Mattarella bis – così stamani il leader di Italia Viva, Matteo Renzi su Radio Leopolda –, sarebbe una forzatura nei confronti di Mattarella e oltremodo scorretto, ma o la vicenda si risolve nelle prossime ore o questa ipotesi è in campo con tutta la sua forza”.

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