russia-ucraina

Erdogan vedrà Putin, il Sultano si sogna mediatore

Atteso un incontro anche con Zelensky. ‘Sono fedele alla Nato, un’invasione di Mosca sarebbe insensata’

Erdogan e Putin (Keystone)
27 gennaio 2022
|

Non c’è ancora una data ufficiale, ma Vladimir Putin ha accettato l’invito a recarsi in Turchia per discutere della crisi ucraina lanciatogli da Recep Tayyip Erdogan. Il presidente turco cerca insistentemente un ruolo da mediatore nello scontro tra Mosca e Kiev e ultimamente pare volersi mostrare più vicino all’Occidente, rischiando di compromettere lo stretto rapporto costruito faticosamente con l’omologo russo.

Carta diplomatica

Dopo avere provato, senza riuscirci, a organizzare un incontro ad Ankara tra il leader del Cremlino e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Erdogan ha annunciato che si recherà a Kiev. L’incontro con Zelensky è atteso per il 3 febbraio, mentre Mosca ha fatto sapere che la data del viaggio di Putin ad Ankara sarà decisa solo dopo il suo ritorno dalle Olimpiadi invernali di Pechino, che si inaugurano il 4 febbraio. Erdogan continua a dire che Ankara non vuole vedere le tensioni trasformarsi in un conflitto e che resta aperto il dialogo con entrambi i Paesi, ma nello stesso tempo ha ribadito che non riconoscerà mai l’annessione russa della Crimea, definendo “alcune delle richieste” di Mosca “inaccettabili”.

Mosse sagge

Un’invasione dell’Ucraina “non sarebbe una mossa saggia per la Russia”, ha avvertito Erdogan, promettendo fedeltà “senza esitazione” all’Alleanza Atlantica. Affermazioni che si inseriscono in un contesto di relazioni complesse con la Russia di Putin, con cui la Turchia ha già attraversato una crisi profonda tra il 2015 e il 2016 a causa di posizioni opposte riguardo al conflitto siriano dopo l’abbattimento di un caccia russo da parte di Ankara. Putin rispose piegando l’economia di Ankara con divieti sull’importazione di prodotti agricoli turchi e mettendo limiti ai viaggi dei turisti russi, abituati a riempire le spiagge nel sud della Turchia.

La crisi si risolse con fatica, ma generando un rapporto ancora più profondo, con Ankara che si è spinta fino ad acquistare il sistema missilistico di Mosca S-400, facendo infuriare gli Usa e creando malumori nella Nato. Ma le distanze tra Turchia e Russia sulla Siria permangono ancora oggi, Ankara e Mosca appoggiano fronti opposti in Libia e la vendita di droni turchi all’Ucraina ha fatto recentemente irritare il Cremlino. Tentando la mediazione tra Mosca e Kiev, Erdogan percorre un terreno insidioso. Ma alle sfide difficili il Sultano è abituato e vuole utilizzare questa opportunità per mostrare che Ankara può avere un ruolo forte a livello internazionale.

Un’attivismo diplomatico testimoniato anche dalla visita a inizio febbraio in Turchia del capo di Stato israeliano Isaac Herzog, che secondo Erdogan “potrebbe aprire una nuova stagione nelle relazioni” tra i due Paesi.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE