Estero

Germania verso la quarta dose, non escluso il lockdown duro

Record di casi in Regno Unito, strette in tutt’Europa. Oms: ‘In arrivo la tempesta’

La scritta “Niente panico” per le strade di Tel Aviv (Keystone)
22 dicembre 2021
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Sale l’allerta in Europa e nel mondo per l’impennata dei contagi, spinti dalla variante Omicron. E mentre la Gran Bretagna registra un record di casi - oltre 106 mila e mai così tanti in un giorno da inizio pandemia - la Germania si prepara ad alzare ulteriormente la guardia: il ministro della Salute parla della probabile necessità di una quarta dose, annunciando di aver già ordinato 80 milioni di dosi Biontech, adeguate alla nuova mutazione. E non esclude la possibilità di dover ricorrere ad “un lockdown duro“, anche se per ora non sono previste altre strette. "Non ci sono linee rosse”, ha detto Karl Lauterbach mentre l’Oms lancia un nuovo allarme: “Una nuova tempesta sta arrivando” con Omicron che, entro poche settimane, "dominerà in più Paesi della regione, spingendo sistemi sanitari già sotto pressione sull’orlo del baratro”.

Una situazione di emergenza che si respira anche in Francia, dove si teme un’ impennata dei contagi nei prossimi giorni, fino “a 100 mila al giorno” entro la fine dell’anno. E che continua a far scattare strette in tutto il vecchio continente, con nuove restrizioni in Austria, in Belgio e in Spagna. Più dura la risposta in Cina dove ormai la politica ‘tolleranza zero’ ha spinto Pechino a mettere in lockdown la città dell’Esercito di Terracotta, Xi’an, e procedere a test a tappeto per tutti i suoi 13 milioni di abitanti, dopo la scoperta di una cinquantina di nuovi contagi.

Il caso Israele

In Israele, intanto, tutto è pronto per iniziare le vaccinazioni, con la quarta dose agli over 60 e agli operatori sanitari: la somministrazione, annunciata martedì sera, potrebbe partire già domenica, appena il ministro della Salute darà il via libera definitivo. Alcuni esperti dell’Oms invitano a “vaccinarsi, vaccinarsi, vaccinarsi", anche se la linea ufficiale dell’organizzazione resta quella di considerare i richiami un lusso, invitando a cederli ai Paesi più in difficoltà. Come ribadito dal direttore generale, Tedros Ghebreyesus: "dalla pandemia non si uscirà a colpi di booster”.


Un reparto Covid a Lipsia (Keystone)

Londra in difficoltà

A fare i conti, in prima linea, con la nuova variante resta la Gran Bretagna, che ha registrato 106.122 contagi in 24 ore - compreso il marito della Principessa Anna ora in isolamento. Si tratta del record giornaliero dall’inizio della pandemia (140 i morti), con un aumento di quasi il 60% in una settimana, anche se si registra un calo del 2,7% dei decessi. Misure più dure stanno scattando in diversi Paesi: la Spagna ha reintrodotto l’uso obbligatorio delle mascherine all’aperto, l’Austria farà scattare il coprifuoco per i locali alle 22 dal 27 dicembre, il Belgio chiude cinema e teatri, ma anche le porte degli stadi.

La Germania chiude

In Germania, intanto, è stato il presidente del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, a spiegare che il calo dei contagi non può essere motivo di distensione: “L’incidenza settimanale resta troppo alta, molti ospedali sono ancora al limite, e i numeri presto saliranno di nuovo, come si vede in altri Paesi“. Anche nella Repubblica federale si prevede infatti che la variante Omicron - approdata fra l’altro anche al Bundestag, con il contagio di un deputato - possa diventare dominante nel giro di poche settimane. “Dobbiamo prepararci adesso”, ha spiegato il ministro della salute Lauterbach, che ha spinto sulla campagna del booster da portare avanti anche durate le feste di Natale, (nel Paese fermo a quota 70,5% sul fronte dei vaccinati completi). "Non sappiamo però quanto duri l’efficacia del richiamo contro la Omicron - ha aggiunto rispondendo a una domanda -. E ritengo che sarà probabilmente necessaria una quarta dose”. Quindi l’annuncio: "Abbiamo già acquistato 80 milioni di dosi aggiornate contro Omicron dalla Biontech, che dovrebbero essere a disposizione fra aprile e maggio”.

Berlino ha deciso già una riduzione dei contatti a partire dal 28 dicembre anche per i vaccinati, che potranno incontrarsi in gruppi di massimo 10 persone. Anche gli stadi torneranno a chiudersi al pubblico, ma secondo molti virologi le misure arrivano tardi. E lo stesso Koch Institut ha invitato a una riduzione di contatti più drastica da subito, con la chiusura di locali e ristoranti, provocando il primo scontro col governo Scholz.

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