Estero

Germania, Spd approva programma governo con Verdi e Fdp

Il passo necessario per la formazione del nuovo esecutivo è stato compiuto con il 98,8% dei voti

(Keystone)
4 dicembre 2021
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I socialdemocratici tedeschi hanno promosso l’accordo di governo, aprendo la strada al cancellierato di Olaf Scholz. Domani tocca ai liberali, lunedì ci sarà l’esito della consultazione interna dei Verdi, e mercoledì 8 dicembre è atteso l’insediamento del nuovo cancelliere, che chiuderà definitivamente l’era di Angela Merkel.

A Berlino, alla Willy Brandt Haus, erano tutti di ottimo umore e il leader ha spronato i compagni a “osare la via del progresso” per la quale si è impegnata la coalizione stretta con gli ecologisti di Robert Habeck, designato vicecancelliere, e Annalena Bearbock, futura ministra degli esteri, e il Partito liberale democratico (Fdp) di Christian Lindner, destinato alle finanze.

“Vogliamo collaborare cordialmente per essere rieletti", ha detto fra l’altro Scholz, chiarendo già l’obiettivo di restare alla guida del Paese per più di quattro anni. Raccolto l’esito della votazione fra gli applausi - un 98,8% dei delegati si è espresso a favore del programma - ha chiuso aggiungendo solo una manciata di parole: "E ora al lavoro!”

Il cancelliere che prende il testimone da Merkel ha evocato alcune delle grandi sfide che si trova davanti il Paese: “Il primo grande compito è fermare la quarta ondata del virus. E per questo bisogna fare un grande sforzo", ha sottolineato, ricordando che decine di milioni di persone (nel documento dell’ultima conferenza Stato-Regioni si parla addirittura di 30 milioni) dovranno vaccinarsi, "e in questo dicembre”.

Nella Germania travolta dalla pandemia, dove le strutture sanitarie di alcuni Länder sono già al collasso e si trasferiscono i pazienti con gli elicotteri dell’esercito, anche l’ultimo podcast del sabato di Merkel contiene l’ennesimo appello a vaccinarsi. “Prendete sul serio questo virus insidioso", ha detto la cancelliera. "Ogni vaccino aiuta", ha rimarcato rievocando le terapie intensive "strapiene”, i malati gravi che devono essere trasferiti in volo e il numero attualmente “così spaventoso” di malati.

Uno scenario in cui proprio il governo non ancora insediato viene già additato da molti come il vero responsabile del disastro, per aver rallentato le decisioni sulle misure approvate due giorni fa, quando si è lanciato il confinamento federale per i non immunizzati.

Scholz ha poi affrontato il capitolo dell’emergenza climatica e qui ha dedicato un passaggio alla grande “responsabilità" della Germania: "Quello che faremo non lo faremo solo per noi stessi, ma anche perché gli altri ci seguano”. E alcuni dei progetti lanciati dal cosiddetto "semaforo" (per i colori rosso, giallo e verde dei partiti del futuro governo) daranno esiti soltanto alla fine del decennio, ha aggiunto, “ma è molto importante che vengano avviati” per non accumulare ritardo. In programma, oltre all’aumento del salario minimo a 12 euro (12,58 franchi) l’ora, c’è l’uscita dal carbone da compiere all’80% entro il 2030.

In questa giornata decisiva (ma dall’esito scontato) hanno preso la parola anche i due presidenti del partito. L’uscente Norbert Walter-Borjans, che ha promesso che “il partito non farà da megafono al governo“. Mentre Saskia Esken, in procinto di ricandidarsi, ha auspicato "un decennio della socialdemocrazia". "Col semaforo scriviamo la storia. Il progresso non arriva da solo, bisogna osare". Di buon umore anche il giovane noto per il talento politico come per lo spirito dissidente, Kevin Kuehnert, in pista di lancio come prossimo segretario generale: "È una coalizione, non una fusione”, ha detto mettendo ancora una volta le mani avanti. Ma poi ha invitato esplicitamente i compagni a godersi l’effetto di "questa bella giornata”.

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