Estero

Svezia, la seconda volta di Magdalena Andersson

La 54enne ex ministra delle Finanze si era dimessa da premier dopo appena sette ore di governo. Oggi il Parlameno l’ha rieletta.

Andersson
(Keystone)
29 novembre 2021
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Roma – Il suo primo governo era durato appena 7 ore, nemmeno una settimana fa. Ora Magdalena Andersson, celebrata come la prima premier donna della Svezia, ci riprova: il parlamento l’ha eletta capo del governo per la seconda volta. La socialdemocratica, 54 anni, già ministra delle Finanze, è stata rieletta con 101 voti a favore, 173 contrari e 75 astenuti, ma in base al sistema svedese un candidato premier non ha bisogno della maggioranza favorevole, basta che non ce ne sia una contraria di almeno 175 deputati.

La riconferma di Andersson si annuncia comunque tutta in salita, a partire dai numeri: anche il 24 novembre scorso, era stata eletta premier per un soffio con 117 voti favorevoli, 57 astenuti e 174 contrari. Ma, alla fine di un pomeriggio tormentato, la neo premier era stata costretta alle dimissioni dopo la bocciatura della manovra finanziaria da lei proposta.

La sua esile maggioranza di Socialdemocratici e Verdi non aveva infatti abbastanza voti per varare la propria legge di bilancio e l’aula del Riksdag, il parlamento di Stoccolma, aveva così approvato il budget presentato da Moderati, Cristiano-democratici e Democratici di Svezia, partito di estrema destra. La cosa aveva fatto insorgere i Verdi tanto che il leader, Per Bolund - vicepremier nell’esecutivo durato mezza giornata -, aveva annunciato subito dopo che il suo partito non poteva tollerare una legge di bilancio “redatta insieme all’estrema destra” e che si sarebbe sfilato.

Governo monocolore

E così, al secondo tentativo di avviare un governo che dovrebbe porre fine alla transizione politica iniziata con le dimissioni dell’ex premier Stefan Lofven all’inizio del mese e a meno di un anno dalle legislative del settembre 2022, Magdalena Andersson guiderà ora un esecutivo monocolore con i soli socialdemocratici. I Verdi si sono astenuti.

Dopo la presentazione domani al re Carlo XVI Gustavo, che segna l’avvio ufficiale dell’esecutivo, il governo della prima donna premier della Svezia dovrà ora traghettare il Paese alle elezioni, tutt’altro che scontate. Secondo i sondaggi, a nove mesi dal voto il partito socialdemocratico resta la prima formazione del Paese ma con solo il 25% dei voti, vicino ai suoi minimi storici. E dovrà confrontarsi con il partito conservatore dei Moderati, guidato da Ulf Kristersson. Avvicinatosi al partito di estrema destra dei Democratici di Svezia, sarebbe pronto a governare con il loro appoggio in parlamento, uno scenario inedito nel Paese scandinavo.

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