Estero

Italia verso il ‘super Green Pass’ già in zona bianca

Il governo Draghi varerà oggi la nuova stretta nei confronti dei non vaccinati. Si parla di obbligo vaccinale per forze dell’ordine e personale scolastico

(Keystone)
24 novembre 2021
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Anche l’Italia, dopo l’Austria, è orientata all’adozione del cosiddetto ‘modello 2G’ (dal tedesco “geimpft”, vaccinato, e “genesen”, guarito) per pianificare le nuove restrizioni anti-Covid. La stretta del governo Draghi prevede infatti che l’accesso a bar, ristoranti, palestre, e in generale alle attività ricreative e culturali sia riservato solo a persone vaccinate o guarite dal Covid, escludendo dunque la possibilità di ricorrere al test: un “super Green Pass”, insomma, come è stato definito dalla stampa italiana. Viene dunque messo in atto il principio che eventuali, nuovi divieti debbano essere imposti solo ai no-vax e non a chi ha scelto di vaccinarsi: per recarsi al lavoro, invece, basterà il Green Pass “standard”, ovvero anche con un test-Covid negativo.

Sul tavolo di Palazzo Chigi anche la controversa questione dell’obbligo vaccinale, del quale è con tutta probabilità da escludere, al momento, l’estensione a tutta la popolazione, anche per le differenti opinioni sul tema nella composita maggioranza che sostiene il governo Draghi e per dubbi di costituzionalità. La proposta in campo è quella di imporre l’obbligo di vaccinazione ai membri delle forze dell’ordine e al personale scolastico, con il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta che vorrebbe estenderlo anche ai dipendenti della pubblica amministrazione che lavorano in sportelli a contatto con il pubblico. Quanto alla terza dose, verrà valutato di effettuarla dopo 5 mesi anziché 6 dall’ultima dose, di estenderla eventualmente a tutta la popolazione e di renderla obbligatoria per i lavoratori in campo sanitario e nelle residenze per anziani. È in corso la “cabina di regia politica” per definire gli ultimi dettagli, poi alle 13 si riunirà il Comitato tecnico scientifico del governo italiano per esprimere un parere sulle nuove misure. All’ordine del giorno del Comitato c’è, fra l’altro, la richiesta dell’esecutivo di valutare la riduzione da 12 a 9 mesi della durata del Green Pass, e di quella dei tamponi antigenici rapidi a solo 24 ore.

Il provvedimento, su cui c’è la pressoché totale unanimità dei governatori delle Regioni, dovrebbe scattare lunedì prossimo, 29 novembre, o il successivo, il 6 dicembre, comunque prima della festività dell’Immacolata Concezione che cade l’8 dicembre: l’obiettivo è quello di evitare chiusure natalizie che avrebbero un impatto devastante sull’economia. Il tema principale della discussione è il quando applicare il “super Green Pass”: alcune Regioni, insieme all’ala “rigorista” del governo capeggiata dal ministro della Salute Roberto Speranza, premono affinché le restrizioni ai no-vax siano in vigore già nella cosiddetta “zona bianca”, ovvero la fascia che non prevede restrizioni, mentre i governatori della Lombardia Fontana, del Veneto Zaia e del Friuli Venezia-Giulia Fedriga, tutti e tre appartenenti alla Lega, chiedono che esse scattino, invece, solo al peggiorare della situazione con conseguente cambio di “colore”, al crescere dell’incidenza dei casi e dell’occupazione ospedaliera nei reparti ordinari e in cure intense. Dalla cabina di regia in corso a Palazzo Chigi, secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa italiane Adnkronos e Ansa, emerge l’orientamento per la prima soluzione. Stando a fonti presenti alla cabina di regia tra il premier Mario Draghi e i capi delegazione delle forze di maggioranza, nel corso della riunione sarebbe prevalsa la decisione di una stretta sui “no-vax” già in zona bianca, “aprendo” le attività ricreative solo a coloro in possesso del cosiddetto “super” Green Pass, ovvero per chi è vaccinato o guarito. La stretta dunque non dovrebbe arrivare solo dove salgono i contagi e le situazioni negli ospedali sono più critiche – ovvero dall’area gialla a salire – ma dappertutto e senza distinzioni di sorta. Non cambieranno le regole in zona rossa, quindi le limitazioni agli spostamenti e le chiusure scatteranno per tutti, anche se vaccinati.

Saranno inoltre intensificati i controlli sul “normale” Green Pass. Alla stretta per i non vaccinati o guariti, corrisponderà quindi un più generale irrigidimento dei controlli.

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