Estero

Al via in Francia il processo per odio razziale a Eric Zemmour

Il polemista, possibile candidato alle elezioni presidenziali del 2022, aveva definito i migranti minorenni isolati come ‘ladri, assassini e stupratori’

(Keystone)
17 novembre 2021
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Il processo al polemista francese di estrema destra nonché possibile candidato alle elezioni presidenziali del 2022, Eric Zemmour, si è aperto oggi a Parigi. Zemmour è oggetto di un nuovo procedimento giudiziario per le sue controverse dichiarazioni sui migranti minorenni isolati.

Il processo si è però aperto in sua assenza, “per evitare che l’aula giudiziaria si trasformi in uno studio televisivo all news”, ha detto ieri il suo avvocato, Olivier Pardo.

Dinanzi al tribunale, una ventina di giovani militanti dell’associazione che sostiene la sua candidatura all’Eliseo, “Génération Z”, hanno dispiegato una bandiera francese, scrive la France Presse.

“Il tribunale sarà particolarmente vigile sulla serenità del dibattito”, ha avvertito la presidente del tribunale all’apertura del processo.

Noto per le sue dichiarazioni incendiarie, Zemmour è a processo per “complicità in provocazione all’odio razziale” e “ingiuria razziale”.

Oggetto del processo sono questa volta le controverse parole da lui pronunciate il 29 settembre 2022 sull’emittente CNews. Durante un talk show, il polemista bollò i migranti minorenni isolati come “ladri, assassini e stupratori”. “Non sono nient’altro che questo - aggiunse Zemmour - bisogna mandarli via e non devono neanche venire”.

Il polemista fu già condannato lo scorso autunno a pagare una multa di 10’000 euro per ingiuria e incitamento all’odio dopo una diatriba contro l’Islam e l’immigrazione.

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