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‘La legge ungherese anti-migranti viola il diritto europeo’

La Corte di giustizia Ue si è pronunciata sul ricorso di Bruxelles contro le misure del governo Orbán per colpire l’immigrazione irregolare e le Ong

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán (Keystone)
16 novembre 2021
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Con la cosiddetta legge ‘Stop Soros’ che considera reato penale l’aiuto ai migranti e ai richiedenti asilo “l’Ungheria ha violato il diritto dell’Unione”. Lo ha deciso la Corte di giustizia Ue pronunciandosi sul ricorso di Bruxelles contro il pacchetto di misure adottate nel 2018 dal governo di Viktor Orbán per colpire l’immigrazione irregolare e le Ong impegnate nelle attività di supporto ai migranti. Secondo la Corte, “la configurazione come reato” di queste attività “è in contrasto con l’esercizio dei diritti garantiti dal legislatore dell’Unione in materia di sostegno ai richiedenti protezione internazionale”.

“La posizione dell’Ungheria sull’immigrazione resta invariata”. Lo afferma in una nota Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese Viktor Orbán: “L’Ungheria prende atto della sentenza – si legge – ma si riserva il diritto di agire contro le attività delle organizzazioni non governative finanziate dall’estero, comprese quelle finanziate da George Soros, che cercano” di influenzare, interferire o “addirittura promuovere la migrazione”.

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