Estero

L’attentato a Liverpool è terrorismo. Compiuto un quarto arresto

Ieri l’esplosione di un ordigno in un taxi ha causato la morte dell’attentatore e il ferimento del tassista

(Keystone)
15 novembre 2021
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È stato dichiarato formalmente come un atto “di terrorismo” l’attentato compiuto ieri a Liverpool, dove l’esplosione di un ordigno in un taxi ha causato la morte di un uomo e il ferimento del tassista. Lo ha annunciato la polizia locale.

Al momento per l’episodio sono state arrestati 4 uomini fra 20 e 29 anni di età. Il tassista è stato invece indicato come “un eroe”.

L’annuncio è stato fatto in un briefing da Russ Jackson, capo dell’antiterrorismo nel Nord-ovest dell’Inghilterra, dopo che ieri gli investigatori avevano inizialmente evitato d’indicare la pista terroristica all’origine dell’accaduto.

Jackson ha parlato dell’esplosione di un ordigno “rudimentale” e ha precisato che il movente di chi lo ha confezionato “deve essere ancora compreso”. Non ha tuttavia escluso che l’obiettivo potesse essere una delle commemorazioni del Remembrance Day, ricorrenza nella quale il Regno Unito e i Paesi del Commonwealth ricordano i caduti di guerra, che si stava svolgendo proprio ieri mattina non lontano dal Liverpool Women’s Hospital: il grande ospedale dinanzi al quale la deflagrazione si è prodotta, seguita da un incendio della vettura.

“Siamo consapevoli del fatto che vi fossero in corso eventi del Remembrance Day a poca distanza, non possiamo al momento trarre conclusioni, ma è una linea d’indagine che stiamo seguendo”, si è limitato a dire al riguardo. Stando alla ricostruzione emersa sui media, l’unica vittima risulta essere il sospetto attentatore. Mentre il ferito, non in gravi condizioni, è il tassista David Perry, che – accortosi di qualche strana manovra del suo passeggero – avrebbe fermato il veicolo, scendendo e bloccando le portiere per lasciarvi chiuso dentro l’individuo giusto in tempo prima dell’esplosione. Per questo Perry è stato elogiato come un eroe sia dai tabloid, sia dalla sindaca di Liverpool, Joanne Anderson.

Anche il premier Boris Johnson e la ministra dell’Interno, Priti Patel, hanno condannato intanto l’episodio definendolo “orribile” e facendo sapere di essere costantemente aggiornati sugli sviluppi investigativi. Sviluppi fra cui spicca il quarto arresto delle ultime ore, oltre ai tre di ieri, nei confronti di presunti complici o fiancheggiatori del sospetto attentatore deceduto. Gli agenti hanno fra l’altro perquisito ieri sera – nell’ambito di un’operazione condotta da reparti speciali – un’abitazione della città inglese in cui si ritiene potesse essere stato preparato e conservato l’esplosivo.

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