Estero

Giornalista ucciso a Kabul, la rivendicazione dell’Isis

L’attentato è avvenuto in una zona popolata della comunità hazara. Il bilancio è di un morto e quattro feriti

Kabul (Keystone)
14 novembre 2021
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L’Isis ha rivendicato un attentato dinamitardo contro un minibus nella capitale afghana Kabul che ieri ha ucciso un giornalista e ne ha feriti altri quattro. L’attentato è avvenuto in un zona popolata dalla comunità hazara, a maggioranza sciita, da anni bersaglio delle violenze del gruppo jihadista. La rivendicazione, su Telegram, è stata fatta dal suo ramo locale, l’Isis-Khorasan.

Nell’esplosione è morto Hamid Seighani, un noto giornalista che lavorava per la rete televisiva Ariana News. L’Isis-K ha rivendicato di aver ucciso e ferito “20 apostati sciiti”, tra cui un giornalista, dicendo di aver piazzato bombe sugli autobus.

Da quando i talebani sono tornati al potere il 15 agosto, decine di bombe sono state fatte esplodere nella provincia orientale di Nangarhar, ma Kabul è in gran parte sfuggita a tale violenza. Tuttavia, il 2 novembre un comando aveva fatto irruzione nell’ospedale militare nazionale della città, uccidendo almeno 19 persone e ferendone più di 50.

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