regno unito

Ok alla pillola anti-Covid

Il molnupiravir verrà somministrato ai contagiati con almeno un fattore di rischio (obesità, diabete...)

Ricovero per coronavirus in un ospedale inglese
(Keystone)
4 novembre 2021
|

“Oggi è un giorno storico per il nostro Paese” nella lotta alla pandemia, “perché il Regno Unito diventa il primo Paese al mondo ad aver approvato un antivirale contro il Covid-19 che può essere assunto a casa”. Così Sajid Javid, ministro della Sanità del governo di Boris Johnson, nel primo commento a caldo alla formalizzazione del via libera dell’agenzia britannica del farmaco (Mhra) – dato oggi in anticipo su tutti – all’uso della ‘pillola anti-Covid’ molnupiravir realizzata dal colosso farmaceutico americano Merck. Si tratta di una medicina destinata a “cambiare le cose per i pazienti più vulnerabili e immunodepressi, ai quali questo trattamento rivoluzionario potrà essere prescritto presto”, ha dichiarato Javid.

Il governo della Gran Bretagna, dove dall’inizio della pandemia si sono contati circa 140’000 morti e dove i contagi alimentati dalla variante Delta hanno ripreso a viaggiare nelle ultime settimane a circa 40’000 al giorno, seppure con un impatto molto meno grave su decessi e ricoveri rispetto alle ondate pre-vaccini della pandemia, si è finora assicurato 250’000 confezioni di molnupiravir, contro le 50’000 di un Paese europeo di più o meno pari grandezza come la Francia.

Uno strumento ritenuto fondamentale a Londra per contribuire – assieme alle vaccinazioni, in particolare alle terze dosi booster già in via di somministrazione sull’isola a tutti gli over 50, ai vulnerabili e al personale sanitario o dei servizi sociali – per provare a contenere l’effetto del rimbalzo stagionale dei contagi sulle ospedalizzazioni senza ripristinare il grosso delle restrizioni: revocate in Inghilterra (mascherina obbligatoria inclusa) fin dal 19 luglio con un vasto consenso popolare e di opinione pubblica.