Stati Uniti

Schiaffo a Biden, la Virginia ai repubblicani. New York ai dem

Gleen Youngkin è stato eletto governatore dello Stato del Sud. Sindaci democratici a New York, Boston e Pittsburgh, conferma del dem Duggan a Detroit

Gleen Youngkin (Keystone)
3 novembre 2021
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Il repubblicano Glenn Youngkin vince le elezioni in Virginia: batte il democratico Terry McAuliffe e diventa il governatore dello Stato.

Per Joe Biden e il suo partito si tratta di una sconfitta pesante: il presidente Usa aveva vinto nel 2020 in Virginia di dieci punti contro Donald Trump e la corsa a governatore era vista come un referendum sulla sua amministrazione e un test in vista delle elezioni di metà mandato del 2022.

A complicare il quadro per il presidente è anche il New Jersey dove, con lo scrutinio ancora in corso, il democratico Phil Murphy è indietro rispetto al rivale repubblicano Jack Ciattarelli. Il voto nei due Stati, e soprattutto in Virginia, è considerato un referendum sul primo anno della presidenza Biden e sull’operato dei democratici, oltre a essere un termometro delle elezioni di metà mandato del 2022.

Tre democratici sindaci a New York, Boston e Pittsburgh

Per i democratici si è trattato di una giornata elettorale in chiaroscuro, con esponenti del partito di Joe Biden futuri sindaci a New York, Boston e Pittsburgh. Il Super Tuesday regala al democratico Eric Adams il titolo di sindaco di New York. L’ex agente batte Curtis Sliwa e si appresta a diventare il secondo sindaco afroamericano della Grande Mela. Eric Adams giurerà in gennaio, sarà il secondo sindaco afroamericano nella storia di New York, dopo David Dinkins. Vegano di 61 anni, Adams è cresciuto nel Queens. A 15 anni è stato arrestato insieme al fratello ed è stato aggredito dalla polizia: l’episodio lo ha convinto a diventare un agente per riformare il dipartimento. Dopo 20 anni nel New York Police Department, Adams è andato in pensione nel 2006 e si è candidato per un posto nel Senato dello Stato di New York, incarico che ha mantenuto fino al 2013. Poi è stato eletto presidente di Brooklyn. “Metteremo New York su una nuova direzione”, ha detto esultando alla vittoria alle urne, che hanno visto anche il trionfo di Alvin Bragg eletto procuratore di Manhattan. Il 48enne, primo afroamericano a ricoprire tale incarico, erediterà l’indagine su Donald Trump e i suoi affari di famiglia.

A Boston gli elettori fanno la storia e scelgono Michelle Wu come primo sindaco donna e prima asiatica-americana a guidare la città. L’elezione di Wu mostra l’evoluzione sociale di Boston, dove i bianchi sono ormai una minoranza.

Anche a Pittsburgh le urne regalano una svolta con l’elezione del primo sindaco afroamericano, Ed Gainey. Dopo aver deciso di candidarsi in seguito alle proteste per la morte di George Floyd, Gainey ha battuto alle urne il repubblicano Tory Moreno.

La morte del ‘gigante buono’ Floyd non ha invece spinto gli elettori di Minneapolis - teatro della morte dell’afroamericano - a smantellare il Dipartimento di polizia e sostituirlo con una nuova divisione per la sicurezza pubblica concentrata più sul benessere, anche mentale, e sui servizi sociali.

Il democratico Duggan confermato sindaco a Detroit

Il democratico Mike Duggan conquista il terzo mandato da sindaco di Detroit, la capitale dell’auto mondiale. Duggan è stato eletto otto anni fa, quando la città era in bancarotta: sotto la sua guida è rinata, anche se la criminalità resta. Duggan è il primo sindaco bianco in un decennio, in una Detroit in cui quasi l’80% della popolazione è afroamericano

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