Estero

I ribelli avanzano, l’Etiopia dichiara lo stato d’emergenza

Il Fronte di liberazione popolare del Tigrè rivendica il controllo di due città strategiche. Il governo ordina agli abitanti: difendete la capitale

Pochi giorni fa a Mekele, capitale della regione del Tigrè
(Keystone)
2 novembre 2021
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Addis Abeba/Washington – L’Etiopia ha dichiarato lo stato di emergenza dopo che le forze della regione settentrionale del Tigrè hanno detto che stavano guadagnando territorio e considerando di marciare sulla capitale Addis Abeba. Le autorità hanno ordinato agli abitanti della capitale Addis Abeba di registrare le loro armi da fuoco e di prepararsi a proteggere i loro quartieri, mentre i combattimenti tra il governo federale e le forze ribelli imperversano nel nord della città.

Il Fronte di liberazione popolare del Tigrè (Tplf) ha rivendicato di recente il controllo di due città strategiche a 400 chilometri da Addis Abeba e non ha escluso di marciare in direzione della capitale. Il governo ha smentito le dichiarazioni di conquista del Tplf, che se confermate rappresenterebbero la principale avanzata nella guerra civile scoppiata tra le due parti quasi un anno fa.

Una vasta area del Nord Etiopia è sottoposta all’interruzione delle telecomunicazioni e l’accesso per i giornalisti è limitato, rendendo difficile la verifica indipendente delle informazioni. Ma ad Addis Abeba i funzionari hanno annunciato nuove misure per i cinque milioni di persone che la abitano, tra le quali la registrazione di tutte le armi da fuoco entro due giorni. E hanno invitato la popolazione a prepararsi a difendere la capitale etiope.

Gli Usa avvertono i ribelli

Gli Stati Uniti hanno messo in guardia i ribelli del Tigrè dall’avanzare su Addis Abeba dopo le conquiste a nord della capitale etiope, sollecitando invece colloqui per una tregua.

“Lasciatemi essere chiaro: ci opponiamo a qualsiasi mossa del Tplf ad Addis o a qualsiasi mossa del Tplf per assediare Addis”, ha detto Jeffrey Feltman, l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Corno d’Africa. Ha esortato invece sia il Tplf che il governo del primo ministro Abiy Ahmed a sedersi per colloqui e perseguire un cessate il fuoco negoziato. Feltman ha parlato pochi istanti dopo che il presidente Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero rimosso le principali preferenze commerciali nei confronti dell’Etiopia a causa delle preoccupazioni in tema di diritti umani.

Feltman ha inoltre respinto le accuse secondo cui gli Stati Uniti sostengono il Tplf.

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