Estero

‘Bolsonaro sia giudicato per crimini contro l’umanità’

La richiesta proviene da una commissione del Senato brasiliano. ‘Sulla pandemia ha agito da serial killer’.

La giustizia chiama
(Keystone)
27 ottobre 2021
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Roma – Nuove pesanti accuse per il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro: una commissione del Senato brasiliano ha approvato un rapporto di oltre 1’200 pagine che ne chiede l’incriminazione per ben nove reati tra cui, in particolare, “crimini contro l’umanità”, per la sua gestione della pandemia, giudicata catastrofica.

Il Covid 19 ha finora causato in Brasile la morte di oltre 600mila persone. La responsabilità, ha detto il relatore della Commissione, il senatore Renan Calheiros, “è principalmente di questo presidente, questo serial killer con impulso omicida”.

Lunga lista di accuse

Il rapporto, approvato con sette voti a favore su 11, chiede tuttavia anche l’incriminazione di altre 77 persone, tra cui diversi ministri ed ex ministri, e anche tre dei figli di Bolsonaro. E i termini usati per qualificare le loro azioni sono senza ambiguità di sorta. Oltre alle accuse al governo di aver “deliberatamente esposto“ i brasiliani alla “contaminazione di massa“, si parla anche di "prevaricazione”, “ciarlataneria” e "istigazione a delinquere”. Tutto questo ha provocato una "infezione di massa”, nel disastroso tentativo di raggiungere l’immunità di gregge, ha affermato la commissione, definita da Bolsonaro una "mascherata”.

Il rapporto esorta inoltre la Corte suprema brasiliana a sospendere l’accesso del presidente ai suoi account YouTube, Twitter, Facebook e Instagram, per aver falsamente affermato che i vaccini Covid-19 sono collegati all’Aids. Facebook e Youtube hanno frattanto già rimosso un video in cui Bolsonaro affermava che “secondo alcuni resoconti, nelle persone vaccinate contro il Covid l’Aids si sviluppa più velocemente”.

Richiesta non vincolante

La richiesta della commissione del Senato non ha efficacia diretta, in quanto non è vincolante. Il rapporto dovrà pertanto essere sottoposto alla procura competente - diretta da un alleato del presidente, Augusto Aras - dove rischia di arenarsi. Tuttavia, l’accusa di “crimini contro l’umanità” potrebbe finire davanti alla Corte penale internazionale dell’Aia, una eventualità dagli sviluppi imprevedibili. Non è inoltre escluso che qualche privato possa usare il rapporto della commissione per motivare una richiesta di impeachment nei confronti di Bolsonaro alla Camera dei deputati, dove sono più di 120 le richieste dello stesso tipo.

Ma in ogni caso, la vicenda assesta un duro colpo all’immagine e al prestigio del presidente, il cui gradimento è già in caduta libera, mentre il Paese si avvia verso le elezioni presidenziali del prossimo anno, con i sondaggi che già danno Bolsonaro in svantaggio nei confronti dell’ex presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva.

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