Il controllo dei due posti di confine è stato ripreso dalla polizia kosovara e dai doganieri locali
Le truppe della Kfor, la Forza Nato in Kosovo, si sono ritirate nelle ultime ore dai valichi di frontiera con la Serbia a Jarinje e Brnjak, dopo la loro permanenza di due settimane, come previsto dall’accordo che il 30 settembre aveva posto fine alla crisi sull’utilizzo delle targhe automobilistiche serbe e kosovare.
Il controllo dei due posti di confine è stato ripreso dalla polizia kosovara e dai doganieri locali. Per 13 giorni, a partire dal 20 settembre, si era vissuta una situazione di alta tensione in tutto il nord del Kosovo con la contrapposizione fra manifestanti serbi, che avevano bloccato i due valichi di frontiera, e reparti della polizia speciale kosovara, armati e appoggiati da mezzi blindati.
L’accordo dei bollini adesivi
Con la mediazione Ue, il 30 settembre era stato raggiunto a Bruxelles un accordo in base al quale sulle targhe serbe in circolazione in Kosovo e su quelle kosovare in entrata in Serbia vengono apposti dei bollini adesivi con i rispettivi simboli nazionali (quelli del Kosovo per le auto serbe, quelli della Serbia per le targhe kosovare).
Una soluzione temporanea in attesa che un gruppo di lavoro misto e con rappresentanti Ue metta a punto una normativa definitiva sull’utilizzo delle targhe. Si prevede che ciò potrà avvenire entro sei mesi.
Il 2 ottobre erano stati tolti i blocchi dei manifestanti ai valichi di Jarinje e Brnjak, posti per due settimane sotto il controllo dei militari Kfor, e la polizia speciale kosovara si era ritirata dal nord del Kosovo.