germania

Governo, i liberali trattano con la Cdu

L’Fdp alza il prezzo e fa capire a Scholz che un cancellierato con l’Spd non è l’unica strada

Christian Lindner, leader dell'Fdp (Keystone)
29 settembre 2021
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La prima novità dell’era che dovrebbe portare una svolta in Germania è un selfie postato nella notte su Instagram: Volker, Annalena, Christian e Robert, i 4 leader dei Verdi e dei liberali, mescolati fra loro come un mazzo di carte. L’immagine è l’unico messaggio (armonico) che trapela dalle prime esplorazioni per il futuro governo. Ma dopo qualche ora le preferenze (diverse) dei due partiti decisivi vengono fuori: l’Fdp annuncia di volersi confrontare domenica prima con l’Unione, in via bilaterale, e solo dopo con l’Spd.

Gli ecologisti faranno il contrario: “Ci vedremo prima con i socialdemocratici”. Anche se la porta ai conservatori non è affatto chiusa, li incontreranno la settimana prossima. Resta ferma comunque l’intenzione dei due partiti più piccoli, e particolarmente premiati dal voto dei giovani perché entrambi innovatori, di volersi annusare innanzitutto fra di loro: il nuovo appuntamento è infatti per venerdì, quando Verdi e Fdp esploreranno le vie di una collaborazione di nuovo da soli. Un richiamo all’ordine in una partita che al suo esordio sembra un po’ anarchica e che potrebbe anche sfuggire di mano ai vincitori è arrivato dal capogruppo parlamentare dei socialdemocratici Rolf Muetzenich, rieletto oggi nel suo incarico a stragrande maggioranza: ha preso il 97% dei voti di 206 parlamentari, ottenendo un mandato di due anni. “Al Paese non serve una foto ma un governo in grado di affrontare in modo fattivo le sfide che ci sono”, la stoccata allo sprint di questa generazione di politici più giovani che sta per ora escludendo il vincitore delle urne, Olaf Scholz.

La fretta dei socialisti

I socialdemocratici premono per aprire al più presto il tavolo della coalizione cosiddetta ‘semaforo’, aggiungendo fra l’altro di non avere alcun piano B. “Il nostro scopo è quello di forgiare un governo dei vincitori", ha insistito anche il segretario generale Lars Klingbeil. A Scholz intanto, seppur tardivamente, sono finalmente arrivate le congratulazioni di Armin Laschet, il rivale in estrema difficoltà che sta disperatamente tentando di vendere il risultato emerso domenica dalle urne come un punto di partenza uguale per la sua Cdu - che ha perso nove punti (al 24,1%) - e per l’Spd, che invece ne ha guadagnati oltre 5 (25,7%). Si è saputo anche che pure Angela Merkel ha rivolto gli auguri al suo vicecancelliere, già lunedì, "per il successo elettorale”. A farlo sapere è stata proprio la cancelleria dopo una risposta un po’ impacciata del portavoce Steffen Seibert in conferenza stampa, indicativa del clima interno.


Olaf Scholz ha vinto le elezioni a capo dell’Spd (Keystone)

L’Unione cerca, come evidente, di restare in partita: e ad aiutare il debolissimo Laschet, pronto a enormi concessioni - in gioco c’è la sua carriera politica - sono i liberali, che oggi hanno appunto annunciato di voler sentire prima cosa abbiano da proporre gli alleati naturali, i conservatori. Sono in pochi però a ritenere che il governatore della Vestfalia possa davvero arrivare a costruire un governo dai colori Giamaica: il malcontento interno è troppo e cresce anche una certa irritazione per l’atteggiamento assunto da domenica sera in poi.

A quanto ha riferito alla stampa il segretario generale dell’Fdp Volker Wissing, uno dei protagonisti del selfie che ha aperto la giornata politica di oggi, i prossimi contatti fra Verdi e liberali saranno sempre accompagnati da un’immagine, mentre non si diffonderanno i contenuti dello scambio, che dovrà rimanere strettamente riservato. Tornando allo scatto, è davvero inedito: Annalena Baerbock al centro fra i liberali Volker Wissing e Christian Lindner, mentre chiude la cornice Robert Habeck, sulla destra. Si sono incontrati in serata, ieri, e hanno parlato fino a tarda notte, “alla ricerca di punti comuni e ponti, oltre quel che ci divide. E ne abbiamo anche trovati! Tempi interessanti”, hanno scritto ciascuno sul proprio profilo sotto il selfie. (ANSA).

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