Estero

L’udienza a Zaki dura solo due minuti, rinvio al 7 dicembre

Il rinvio è stato chiesto dallo stesso Zaki per permettere alla legale di studiare gli atti e averne una copia, avendoli finora letti solo in uffici giudiziari

(Keystone)
28 settembre 2021
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È stato aggiornato al 7 dicembre, quando si terrà una nuova udienza, il processo nei confronti di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna in carcere in Egitto da quasi 20 mesi con l’accusa di “diffusione di informazioni false”.

La seconda udienza del processo si è svolta presso il tribunale di Mansura ed è durata solo due minuti durante i quali, come hanno riferito fonti del collegio di difesa, la sua legale Hoda Nasrallah ha chiesto un rinvio per poter studiare gli atti. La legale ha chiesto inoltre una copia autenticata del fascicolo dato che finora vi ha avuto accesso solo in consultazione presso uffici giudiziari, senza dunque poterlo studiare adeguatamente. Il giudice monocratico si è ritirato per decidere sulla richiesta, hanno precisato le fonti sintetizzando quanto detto da Nasrallah a ridosso del banco del giudice.

Patrick, giunto nella gabbia degli imputati in manette che gli sono poi state tolte, non ha preso la parola durante l’udienza. Per giustificare la richiesta di rinvio, Hoda ha sostenuto che è stato lo stesso Zaki a chiederlo in quanto “non è soddisfatto” della difesa dato che lei ha potuto leggere gli atti in Procura solo “in fretta”, ha riferito un avvocato presente in aula che ha preferito restare anonimo. Alle 13.45 il giudice doveva ancora rientrare in aula.

Il ministro egiziano: la questione è trattata dalla giustizia egiziana

“È una questione che viene trattata in questo momento in tribunale dalle autorità giudiziarie e come ministro non posso rilasciare commenti. Le nostre istituzioni sono indipendenti. Spero che vada a finire bene”. Lo ha detto Tarek El Molla, ministro del Petrolio e delle risorse minerarie dell’Egitto a proposito del caso di Patrick George Zaki, intervistato dal TgR Emilia-Romagna a margine di Omc-Offshore Mediterranean Conference and Exhibition, il salone dell’energia al via oggi a Ravenna. Sul palco di Omc, nei saluti iniziali, è stato il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, a portare il caso Zaki all’attenzione della platea. “Come campus dell’Università di Bologna speriamo che Patrick Zaki possa tornare presto ai suoi studi. Sviluppo economico e tutela dei diritti umani sono per noi inscindibili”, ha detto il sindaco che nella foto di rito dell’evento ha rifiutato il posto accanto al ministro egiziano.

Amnesty Italia: un rinvio lungo che sa di punizione

“Un rinvio abnormemente lungo che sa di punizione“. Così all’Ansa Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia, sul nuovo rinvio del processo. “Il giudice – spiega Noury – poteva sì accogliere come ha fatto la richiesta della difesa di un rinvio, ma poteva disporre un rinvio tra una, due settimane. Tra l’altro questa data della prossima udienza, il 7 dicembre, è amaramente simbolica perché segnerà il ventiduesimo mese di detenzione arbitraria e illegale di Patrick e quindi una sofferenza continua”. “Abbiamo del tempo davanti – prosegue – per fare qualcosa di importante, di efficace nelle relazioni tra Italia ed Egitto. La richiesta che facciamo è che la diplomazia italiana utilizzi questo tempo nel migliore dei modi”.

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