Estero

Covid, il Cile non rinnova lo stato emergenza

Dal 1° il governo non potrà più introdurre restrizioni come lockdown e il coprifuoco nazionale notturno ora in vigore da mezzanotte alle 5 del mattino

Il presidente cileno Sebastian Pinera
27 settembre 2021
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Il governo del Cile ha annunciato che non estenderà lo stato di emergenza per la pandemia di coronavirus in vigore nel Paese da marzo 2020, che quindi si esaurirà il prossimo 30 settembre. Con questa decisione, dal 1° ottobre il governo non potrà stabilire restrizioni al movimento come i lockdown territoriali e il coprifuoco nazionale notturno attualmente in vigore da mezzanotte alle 5 del mattino, che terminerà alla fine del mese. «Per aumentare i livelli di libertà e mobilità dei cittadini, per rafforzare la ripresa dell’occupazione e dell’economia e per garantire il buon funzionamento della nostra società, abbiamo deciso di non rinnovare lo Stato di eccezione, che terminerà il prossimo giovedì 30 settembre», ha annunciato il presidente Sebastian Pinera, citato dal portale del quotidiano La Tercera. «La pandemia di coronavirus non è finita e, di conseguenza, dobbiamo continuare a prenderci cura della nostra salute e delle nostre vite», ha sottolineato.

A seguito dell’annuncio, il ministero della Salute ha illustrato alcune novità per il piano di riaperture territoriali per fasi “Passo dopo passo” attivo nel Paese. La sottosegretaria Paula Daza ha spiegato che dal piano saranno eliminate le restrizioni al movimento come le quarantene territoriali, mentre resterà il sistema di riaperture per gradi in merito alla libertà di assembramento, capacità di accoglienza di clienti e cittadini nelle strutture e altre attività, a seconda della situazione sanitaria di ogni area. Con queste nuove modifiche, il piano avrà le seguenti cinque fasi: Restrizione (che sostituisce la fase di Quarantena), Transizione, Preparazione, Apertura iniziale e Apertura avanzata. Per quanto riguarda il pass sanitario che si ottiene a vaccinazione completa, diventerà un obbligo per i viaggi interregionali effettuati nel trasporto pubblico, oltre ai viaggi in treno, autobus o aereo. In generale, resterà obbligatorio l’uso della mascherina e il distanziamento.

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