Estero

Allarme Onu: ‘760 milioni di persone senza elettricità’

L’ha dichiarato oggi il segretario generale Antonio Guterres, aggiungendo che 2,6 miliardi circa non hanno accesso a fonti pulite per cucinare

Ancora un lusso
(Keystone)
24 settembre 2021
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“Quasi 760 milioni di persone non hanno ancora accesso all’elettricità, circa 2,6 miliardi non hanno accesso a fonti pulite per cucinare, e il modo in cui produciamo e utilizziamo l’energia è la causa principale della crisi climatica visto che le emissioni da energia rappresentano circa il 75% di quelle totali di gas serra”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, al Dialogo ad alto livello sull’energia a margine della 76esima Assemblea Generale. “Abbiamo un duplice imperativo: porre fine alla povertà energetica e limitare il cambiamento climatico – ha proseguito – la risposta che soddisfa entrambi è energia accessibile, rinnovabile e sostenibile per tutti”.

Un terzo dell’energia globale proviene da fonti rinnovabili

Guterres ha poi spiegato che “abbiamo gli strumenti di cui abbiamo bisogno visto che la quota di energie rinnovabili nella produzione globale di elettricità è salita al 29% lo scorso anno e non farà che aumentare, il solare fotovoltaico è ora la fonte di energia più economica nella maggior parte dei paesi, e le rinnovabili danno tre volte più posti di lavoro rispetto al settore dei combustibili fossili”. Tuttavia, il segretario generale Onu ha avvertito che “il percorso non è abbastanza veloce: solo in 11 paesi subsahariani un quarto delle strutture sanitarie non ha accesso all’elettricità, e a livello globale ben 9 persone su 10 respirano aria inquinata, provocando circa 8 milioni di morti premature ogni anno”. Per Guterres “senza una rapida e profonda decarbonizzazione dei nostri sistemi energetici nei prossimi 10 anni, non raggiungeremo l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi. Ma questo fosco futuro non è inevitabile, dobbiamo ridurre le emissioni del 45% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030, e raggiungere le emissioni nette pari a zero entro il 2050”.

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