Estero

Covid, Francia: decimo sabato di cortei anti-green pass

In un clima che lascia pensare a un ulteriore calo di partecipazione, sono attese a Parigi 17’000 persone

(Keystone)
18 settembre 2021
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Per il decimo sabato consecutivo sfilano a Parigi e in decine di altre città della Francia gli oppositori al “pass sanitaire”, il certificato Covid-19 francese, mentre l’allentamento della pandemia nel Paese, secondo il presidente Emmanuel Macron, lascia prevedere un ammorbidimento di alcune regole. Nell’ultima settimana la Francia ha raggiunto i 50 milioni di persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino.

In un clima che lascia pensare a un ulteriore calo di partecipazione ai cortei - sabato scorso i presenti furono 121’000 in tutta la Francia contro 237’000 del primo sabato ad agosto - sono attese a Parigi 17’000 persone. La polizia teme comunque i soliti tafferugli che si verificano quando frange del corteo si staccano dalla manifestazione e danno poi vita a scontri con le forse dell’ordine. Sabato scorso, attorno al centralissimo Palais Royal, sono state fermate 104 persone.

L’obbligo vaccinale per il personale sanitario, una delle misure più contestate, è entrato in vigore mercoledì scorso per 2,7 milioni di dipendenti. Quanto al green pass, è stato reso obbligatorio dal 21 luglio per i luoghi che accolgono oltre 50 persone e successivamente esteso a tutti gli ospedali, bar, ristoranti, grandi centri commerciali e, dal 30 agosto, a 1,8 milioni di dipendenti a contatto con il pubblico. Il 30 settembre dovrebbe essere applicato anche alla fascia di età fra i 12 e i 17 anni.

Scendono in piazza in tutta la Francia anche i cacciatori, determinati a difendere “i valori della cultura rurale” e più in particolare la caccia tradizionale ad alcuni tipi di uccelli che di recente il Consiglio di Stato ha dichiarato illegale.

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