Estero

Bielorussia: condannati gli oppositori Kolesnikova e Znak

Per i due membri del Presidium del Consiglio di coordinamento dell'opposizione bielorussa la sentenza è di 11 e 10 anni di prigione

Maria Kolesnikova in primo piano e, dietro, Maksim Znak durante il processo (Keystone)
6 settembre 2021
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Gli oppositori bielorussi Maria Kolesnikova e Maksim Znak sono stati condannati rispettivamente a 11 e 10 anni di prigione. Lo riporta l'emittente Dozhd. Il tribunale regionale di Minsk ha trovato colpevoli i due membri del Presidium del Consiglio di coordinamento dell'opposizione bielorussa.

Kolesnikova e Znak sono stati accusati di aver incitato ad azioni che minacciano la sicurezza nazionale della Bielorussia, cospirazione per impadronirsi del potere con mezzi incostituzionali e creazione e direzione di una formazione estremista.

Kolesnikova e Znak sono stati arrestati nel settembre dello scorso anno e da allora sono in prigione. Prima dell'arresto, le autorità bielorusse hanno cercato di portare Kolesnikova fuori dal Paese ma al confine lei ha strappato il suo passaporto.

Nel 2020 Kolesnikova ha diretto il quartier generale del candidato presidenziale della Bielorussia Viktor Babariko mentre Maksim Znak ha lavorato al quartier generale come avvocato.

UE, rilasciare gli oppositori

"L'Ue ribadisce le sue richieste per il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri politici in Bielorussia (che ora sono più di 650), inclusi Maria Kolesnikova e Maksim Znak, i giornalisti e tutte le persone che sono dietro le sbarre per aver esercitato i propri diritti". Lo scrive in una nota il portavoce del Servizio di azione esterna dell'Ue dopo la condanna dei due oppositori, stigmatizzata anche dal governo tedesco che tramite un portavoce durante la conferenza stampa a Berlino l'ha definita "ingiustificabile".

Il governo britannico chiede 'la fine della repressione'

Il governo britannico di Boris Johnson si è unito oggi, per bocca del ministro degli Esteri, Dominic Raab, allo sdegno delle cancellerie occidentali per la condanna inflitta a Minsk ai due oppositori del presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko.

Raab - il cui governo ha imposto ripetutamente sanzioni nei confronti del "regime" negli ultimi mesi, d'intesa con gli alleati - ha invocato "la fine della repressione" in Bielorussia e la scarcerazione di tutti i prigionieri "politici".

"La condanna di Maria Kolesnikova e di Maksim Znak - ha affermato il capo del Foreign Office in una dichiarazione - mostra come le autorità bielorusse stiano perseguitando i difensori della democrazia e della libertà. Il regime di Lukashenko deve mettere fine a questa repressione e liberare tutti i detenuti politici".


 
 

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