Estero

Dalla Svizzera un appello per proteggere i giudici afgani

L’associazione dei magistrati si rivolge al Consiglio federale. ‘Non abbandoniamoli nelle mani dei talebani’. Preoccupa in particolare la situazione delle donne.

Fuga dall’Afghanistan
(Keystone)
27 agosto 2021
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“Valori condivisi”: è in nome di questi che l'Associazione svizzera dei magistrati (SVR-ASM) lancia un appello al Consiglio federale. Obiettivo: fare in modo che “i giudici afgani non vengano abbandonati senza alcuna protezione nelle mani dei talebani”.

L’associazione segue con grande inquietudine gli attuali sviluppi in Afghanistan. Numerosi giudici afgani –hanno contribuito negli ultimi due decenni alla costituzione di uno Stato di diritto democratico, difendendo, in condizioni estremamente difficili, valori condivisi dai giudici svizzeri, scrive la SVR-ASM in una nota diramata oggi.

‘Particolarmente difficile’ per le giudici donne

Molti giudici afgani sono ora in pericolo di morte, afferma l’associazione. “In particolare, corrono il rischio di essere l’oggetto di azioni vendicative i membri della magistratura che in passato hanno condannato dei talebani per delle infrazioni penali”. Le 250 donne che ricoprono la carica di giudice, ovvero circa l’11% della magistratura afgana, si trovano in una situazione “particolarmente difficile”.

L’appello urgente lanciato dalla Svizzera non è l’unico. Anche l'Associazione internazionale dei giudici, l'Associazione internazionale delle donne giudici, il Relatore speciale dell’ONU sull’indipendenza dei giudici e degli avvocati e molteplici altre organizzazioni hanno preso posizione e chiesto alla comunità internazionale di non restare con le mani in mano.

La SVR-ASM si appella al Consiglio federale, affinché ”prenda immediatamente e in collaborazione con gli altri Paesi tutte le misure necessarie per proteggere i giudici afgani e le loro famiglie”.

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