Imperversano gli incendi nell’isola greca di Evia. Allerta canicola in Italia: da martedì attese temperature fino a 45 gradi.
Atene/Istanbul/Palermo – Nell'Italia meridionale, gli incendi minacciano sempre più l'agricoltura e le riserve naturali. In Turchia, grandi incendi continuano a essere fuori controllo. E in Grecia è in fiamme gran parte dell'isola di Eubea (o Evia), dove migliaia di persone – abitanti e turisti – sono state evacuate. Anche la penisola del Peloponneso è gravemente colpita.
Ovunque, i soccorritori e i cittadini hanno continuato a combattere fino allo sfinimento durante il fine settimana. Il risentimento per gli aiuti insufficienti si è diffuso tra la popolazione, ma gli appelli sono stati ascoltati a livello internazionale. Sabato mattina sono partiti dall'aeroporto di Locarno i tre elicotteri Super Puma che la Svizzera ha deciso di inviare ad Atene. Già lunedì dovrebbero effettuate le prime operazioni di spegnimento, indica il Dipartimento federale degli affari esteri. Quaranta sono i militari partiti a bordo degli elicotteri.
A Evia il dispiegamento di velivoli antincendio è iniziato domenica, dopo che i roghi a nord di Atene si erano temporaneamente placati e gli aerei non erano più così urgentemente necessari nella regione densamente popolata. Il lavoro delle forze di soccorso è estremamente difficile: «Ci sono grandi difficoltà per gli aerei antincendio perché le temperature sono estremamente alte e la visibilità è molto scarsa», ha detto il capo della protezione civile greca Nikos Chardalias. Sull’isola si sta lottando contro due enormi fronti di fuoco.
Preoccupazione anche nell'Italia meridionale. «Ancora una volta, le aree naturali protette sono nella morsa di incendi devastanti», ha detto Giampiero Sammuri, presidente dell’associazione Federparchi. Il Parco nazionale dell'Aspromonte in Calabria e il Parco delle Madonie, a est della capitale siciliana Palermo, sono colpiti. Federparchi ha chiesto di migliorare il sistema di sorveglianza e di protezione antincendio.
La Turchia sta combattendo i peggiori incendi boschivi in più di un decennio per il dodicesimo giorno di fila. Almeno sei incendi non erano ancora sotto controllo domenica, secondo le cifre ufficiali. Le forze di emergenza si sono concentrate principalmente sulla provincia turca sud-occidentale di Mugla. Secondo l'agenzia di stampa Anadolu, un altro incendio è scoppiato vicino all'aeroporto internazionale di Dalaman domenica pomeriggio.
I venti hanno ostacolato gli sforzi di spegnimento del fuoco a Mugla. A causa del terreno montagnoso e in pendenza, è difficile per i veicoli raggiungere la zona ricca di foreste dalla campagna. Aerei ed elicotteri antincendio hanno lanciato ripetutamente acqua. Il sostegno è arrivato da Spagna, Russia, Polonia e Ucraina, tra gli altri.
In Italia arriva la settimana del grande caldo e la Protezione Civile lancia l'allarme: nei prossimi giorni il rischio incendi aumenterà in tutto il paese, complici temperature che potrebbero superare i 45 gradi, e dunque è necessaria la massima attenzione da parte delle istituzioni e la collaborazione dei cittadini. A chiedere il massimo impegno per evitare una nuova emergenza è il capo del Dipartimento Fabrizio Curcio, alla luce delle previsioni meteo: fino a Ferragosto l'Italia sarà investita da un'ondata di caldo africano, con temperature che arriveranno a 45 gradi al Sud, a 36-37 gradi nelle città della pianura Padana e fino a 28-30 gradi a 1'500 metri. "Un evento estremo con pochi precedenti" dicono gli esperti, provocato da un campo di alta pressione sub-tropicale che investirà il Mediterraneo e che avrà il suo epicentro nelle giornate tra martedì e giovedì.
Le prime avvisaglie di quel che potrebbe accadere si stavano già registrando ieri, con i Canadair e gli elicotteri della flotta aerea dello Stato che in volo dalla mattina per contribuire allo spegnimento di 28 incendi: fiamme in Sicilia, dalle Madonie ai Nebrodi fino al palermitano, un intero bosco bruciato a Sogliano al Rubicone, in provincia di Cesena, decine di roghi sull'Aspromonte sui quali stanno operando diversi velivoli.
E proprio quella della Calabria, dove si sono già registrate due vittime nei giorni scorsi, è la situazione che al momento preoccupa di più tanto che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm che dispone la mobilitazione nazionale del sistema di protezione Civile: nelle prossime ore, coordinati dal Dipartimento, arriveranno in zona volontari e mezzi delle colonne mobili provenienti dalle altre regioni.