Estero

Il fuoco si allarga nel Mediterraneo, paura in Grecia

Dopo gli incendi in Sardegna e in Turchia, continuano gli allarmi in più Paesi

La situazione in Grecia sta precipitando (Keystone)
1 agosto 2021
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Le fiamme divampano e mietono vittime in Grecia e soprattutto Turchia, dove i turisti sono stati evacuati dalle barche della Guardia costiera e diportisti civili, che a Bodrum hanno messo in salvo decine di bagnanti minacciati da roghi e fumo. Oggi almeno 540 persone sono state evacuate dalla celebre località balneare fiore all'occhiello dell'offerta turistica turca. Tra loro un centinaio di russi, rilocati in altre strutture alberghiere, riferiscono i media di Mosca.

Situazione drammatica

Le immagini pubblicate sui social sono terrificanti: in uno citato dai media britannici si vede un soccorritore in acqua che filma le fiamme mentre divampano sulla spiaggia, "come è stato possibile, sono arrivate solo in cinque minuti". Non meno inquietante la situazione di quei bagnanti immortalati mentre guardano gli elicotteri in azione sulle montagne vicine, quasi pietrificati nelle acque blu del Mediterraneo.


Un incendio a Kirli, in Turchia

Al quinto giorno di fiamme in Turchia il bilancio è di sette morti e oltre 500 persone che hanno avuto bisogno di cure mediche. I roghi, più di 100 i focolai, sono stati in gran parte domati, anche grazie all'intervento di 13 aerei, inclusi quelli arrivati da Ucraina, Russia, Azerbaijan e Iran. A questi si aggiungono 45 elicotteri, 708 autocisterne e 120 bulldozer. Quasi 4.800 tra soccorritori e volontari stanno ancora combattendo contro le fiamme, assistiti dai droni ma con le operazioni rese molto più complesse dal forte vento e dalle vampate di calore infernale. Il presidente Recep Tayyp Erdogan si è recato a Marmaris, una delle località colpite.

Paura nel Peloponneso

E si lotta contro gli incendi anche in Grecia: sono aumentate a otto le persone rimaste ferite nel fronte di fuoco che avanza nel nordovest del Peloponneso, nel sud del Paese non lontano da Patrasso. Finora una ventina di case sono state distrutte e cinque villaggi sono stati evacuati. Quasi 300 Vigili del fuoco, con 77 camion, due aerei antincendio e cinque elicotteri sono tornati in prima linea per cercare di domare le fiamme. La principale autostrada che collega Corinto a Patrasso è stata chiusa al traffico, così come il ponte Rion Antirion che collega il Peloponneso con la Grecia continentale.

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