Estero

Colpi d'avvertimento turchi, torna la tensione a Cipro

Nicosia: 'Aggressione ai guardacoste'. E martedì arriva Erdogan. Unione europea preoccupata

Checkpoint a Nicosia, la capitale divisa (Keystone)
16 luglio 2021
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Alla vigilia della controversa visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, a Cipro torna la tensione. A riaccendere lo scontro è un'aggressione denunciata dalle autorità di Nicosia da parte della guardia costiera turca. Secondo la ricostruzione della polizia locale, un mezzo partito dalla zona settentrionale dell'isola, sotto controllo militare di Ankara, ha sparato colpi d'avvertimento verso una nave dei guardacoste ciprioti al largo del piccolo porto di pescatori di Kato Pyrgos Tylliria, nel nord-ovest, appena al di là della linea di demarcazione tra le zone greca e turca, pattugliata dalle forze Onu. Il mezzo minacciato, che trasportava tre agenti della polizia marittima, ha cercato di riparare in porto, ma sarebbe stato inseguito fino allo sparo in aria di 4 colpi a circa 4 miglia nautiche dalla costa.

Ore notturne

L'episodio sarebbe avvenuto alle 3.30 della notte tra giovedì e venerdì durante un pattugliamento navale contro l'immigrazione irregolare, organizzato dopo il recente aumento di arrivi via mare e via terra dalla zona sotto amministrazione turca. Il governo di Nicosia ha denunciato il "comportamento aggressivo" della Turchia e fa sapere ora di essere pronto a prendere provvedimenti, mentre fonti diplomatiche di Ankara hanno finora smentito gli spari, senza intervenire con note ufficiali.

"Per il momento non abbiamo dettagli della situazione e non possiamo fare commenti su quanto è avvenuto ma, dal punto di vista generale, possiamo dire che ogni atto di violenza da parte di qualunque attore nel Mediterraneo è deplorevole", è il commento giunto a caldo dall'Ue. "C'è l'interesse strategico ad avere delle condizioni pacifiche nel Mediterraneo e ad avere relazioni a cui tutti possano trarre beneficio con la Turchia", sottolinea comunque Bruxelles.

La missione di Von der Leyen

La scorsa settimana, durante la sua missione a Cipro, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen aveva ribadito il suo sostegno, definendo inaccettabile la soluzione a due Stati invocata da Erdogan. A suscitare timori di una nuova escalation è ora l'annunciata visita sull'isola martedì del leader di Ankara, nel 47/mo anniversario dell'intervento militare turco, compiuto dopo un tentativo di golpe filo-greco. Da allora sull'isola stazionano decine di migliaia di soldati turchi. E ulteriori tensioni potrebbero scaturire se, come suggeriscono i media locali, la missione di Erdogan coinciderà con l'apertura vera e propria al turismo della spiaggia di Varosha, il borgo-fantasma di Famagosta diventato zona militare turca dopo la fuga dei residenti greci nel 1974.

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