Estero

Francia e Russia alla guerra delle bollicine

Stoppate le consegne in Russia di Veuve Clicquot, Dom Pérignon e Moët & Chandon in risposta a una legge restrittiva sullo champagne

Una bottiglia di Dom Pérignon del 1966 (Keystone)
4 luglio 2021
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Guerra delle bollicine tra Parigi e Mosca. Il colosso del lusso francese Lvmh ha decretato lo stop alle consegne in Russia di Moët & Chandon, Veuve Clicquot e Dom Pérignon privando oligarchi e ricchi vari del flute principe di notti brave e cerimonie solenni. Ad aprire le ostilità è stato Vladimir Putin che ha appena firmato una legge, entrata in vigore il 2 luglio, che penalizza lo status symbol terminologico della bevanda più nota al mondo.

o champagne esportato in Russia non potrà più chiamarsi così e dovrà accontentarsi della ben più modesta definizione di "spumante". Il brand classico delle bollicine francesi sarà invece riservato a quelle prodotte in Russia. La reazione della filiale russa di Moet-Hennesy, compagnia che opera Wines & Spirits di Lvmh, è stata immediata e ha preso la forma di una missiva i cui contenuti sono stati resi noti dal quotidiano economico russo Vedomosti: la decisione di fermare seppur temporaneamente l'export di champagne è presa. In attesa di trovare un compromesso.

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