Estero

Catturato il ‘Rambo’ francese, era pronto a tutto

Terry Dupin, 29 anni, aveva aggredito la sua ex e il nuovo compagno. Preso in una boscaglia, è stato ferito in uno scontro a fuoco dai tiratori scelti

Poliziotto a un posto di blocco (Keystone)
31 maggio 2021
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È finita dopo quasi due giorni la caccia all'uomo, un pregiudicato, ex militare, armato fino ai denti, che sulle orme di Rambo aveva trovato rifugio in una fitta boscaglia ed era pronto a tutto per non farsi catturare. Terry Dupin, 29 anni, è stato ferito nell'ultimo scontro a fuoco con i gendarmi ed è ora in gravi condizioni in ospedale, in Dordogna, centro della Francia. "Quando si è trovato di fronte ai militari del Gign (i tiratori scelti francesi, ndr), ha aperto il fuoco a più riprese. La reazione lo ha neutralizzato", è stato il sintetico annuncio del generale comandante della gendarmeria, André Pétillot, venuto pochi minuti dopo il tweet del ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, che si congratulava e ringraziava le forze dell'ordine.

Ex militare

Dupin era stato militare dal 2011 al 2016. Si era arruolato nel reggimento di fanteria di Brive, poi era caduto nella spirale delle violenze domestiche: per 4 volte era stato condannato per lesioni e aggressioni contro la sua ex compagna, madre dei suoi 3 figli, abitanti nel paesino di Lardin-Saint-Lazar. Era ormai in libertà vigilata con obbligo di braccialetto elettronico. A Lardin, ancora una volta, aveva dato in escandescenze nella notte fra sabato e domenica, aveva aggredito di nuovo la ex compagna minacciando e addirittura facendo fuoco, mancandolo, sul suo nuovo compagno. All'arrivo della polizia, chiamata dai vicini, aveva prima fatto fuoco contro gli agenti, poi si era dileguato facendo perdere le tracce.

La cattura

Con sé, aveva un fucile da caccia e un Winchester calibro 30-30. Torna lentamente alla normalità la vita a Lardin-Saint-Lazar, dove gli abitanti si erano dovuti chiudere in uno speciale "lockdown" per ordine della gendarmeria, evitando di uscire di casa fin quando l'allerta di ordine pubblico non fosse cessata. Per ore, la minaccia di Dupin aveva seminato il terrore. La polizia e la gendarmeria - intervenuti con almeno 300 uomini, 7 blindati, 7 elicotteri e unità cinofile - aveva diffuso ovunque il suo identikit, definendo Dupin "pericoloso e agguerrito", "in grado di spostarsi rapidamente". Era stato localizzato in una scarpata di difficile accesso protetta dalla boscaglia: "Da militare - hanno ricordato i superiori - era stato capace di sopravvivere a lungo in totale autonomia". Una personalità che aveva perfettamente nascosto sul posto di lavoro, un'impresa di lavori pubblici dove dall'estate scorsa aveva trovato impiego come camionista: "Era affidabile, tranquillo, posato, un impiegato modello. Non avremmo mai sospettato nulla del genere".

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