Estero

Macron: responsabilità della Francia nel genocidio in Ruanda

Secondo il presidente francese 'La Francia non si è resa complice ma per troppo tempo ha fatto prevalere il silenzio sull'esame della verità'.

(Keystone)
27 maggio 2021
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"Vengo qui a riconoscere le nostre responsabilità sul genocidio del 1994 in Ruanda. La Francia ha fatto prevalere per troppo tempo il silenzio sull'esame della verità", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un discorso al Memoriale del Genocidio a Kigali.

La Francia, ha dichiarato Macron durante il suo intervento di circa 20 minuti al Memoriale di Kigali, "non si è resa complice" ma ha fatto "per troppo tempo prevalere il silenzio sull'esame della verità".

Il viaggio di Macron in Ruanda punta ad essere la "tappa finale della normalizzazione delle relazioni" con la Francia, dopo oltre 25 anni di tensioni legate al ruolo svolto da Parigi in questa immane tragedia.

"Questo percorso di riconoscimento, attraverso i nostri debiti, i nostri doni, ci offre la speranza di uscire da questa notte e di camminare nuovamente insieme. Su questo cammino - ha proseguito Macron - solo coloro che hanno attraversato la notte possono, forse, perdonare, farci il dono di perdonarci".

La visita di Macron a Kigali è volta a riconciliare la Francia con il Ruanda, dopo oltre 25 anni di tensioni legate al ruolo svolto da Parigi in questa immane tragedia.

Al Memoriale di Kigali, sono seppelliti i resti di oltre 250'000 delle circa 800'000 vittime del genocidio, essenzialmente Tutsi.

In precedenza, Macron ha visitato il Museo della memoria, con cartelli pedagogici, video e testimonianze, ma anche vetrine con crani, ossa e abiti stracciati, deponendo una corona di fiori

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