Verso le elezioni di settembre emerge la stella della deputata ecologista. Il partito di Merkel non si accorda sui chi dovrà essere il suo erede
La Germania, dopo Angela Merkel, potrebbe avere di nuovo una cancelliera alla guida: sono i Verdi stavolta, però, a puntare su una donna, lanciando la candidatura di Annalena Baerbock, deputata al Bundestag, 40 anni e due figlie piccole. “Non sono mai stata cancelliera né ministra, è vero. Ma io mi batto per il cambiamento. A mantenere lo status quo ci pensano altri”, ha dichiarato scendendo in campo a Berlino. “Io credo che questo Paese abbia bisogno di un nuovo inizio”.
Mentre i conservatori dell’Unione si dilaniano in una guerra di potere che dura da un paio d’anni ormai e che in ultimo è stata combattuta tutta al maschile, i Verdi sembrano aver imparato la lezione della disciplina di partito proprio da loro. “La Cdu migliore”, sentenzia infatti die Zeit subito dopo aver preso atto di quello che ha salutato come il “capolavoro di tattica politica” degli ecologisti. Armin Laschet (Cdu) e Markus Soeder (Csu) litigano giorno e notte da una settimana, per chi dovrà provare a prendere il posto della Bundeskanzlerin. La sfida interna dei Verdi, invece, non è mai stata dibattuta in pubblico. E il messaggio dell’armonia del team alla guida del partito dal 2018, formato da Robert Habeck e dalla stessa Baerbock, non ha mai perso di coerenza.
Neppure oggi, quando, fatto un passo avanti sul palco per prendere brevemente la parola, il carismatico scrittore dello Schleswig-Holstein ne ha poi esibito uno faticoso quanto formidabile indietro, lanciando personalmente Annalena nella corsa che avrebbe voluto e potuto affrontare lui. “Lo avremmo voluto entrambi - ha ammesso con schiettezza - ma solo uno poteva candidarsi. Abbiamo creato un nuovo stile di leadership, che credo abbia fatto molto bene al partito”, ha aggiunto con una punta di orgoglio e palpabile emozione. "Così ho sempre interpretato il potere”. Parole consegnate alla stampa un attimo prima di sparire, per lasciare la scena completamente libera a questa donna giovane e competente, di cui Bild già chiede: "Sarà la nuova Merkel?" E in effetti la vera possibile erede della cancelliera - dopo il fallimento di Annegret Kramp-Karranbauer, oggi ancora ministra, che dovette lasciare il timone della Cdu per una serie di disastri - pare davvero incarnarsi in Annalena, studi giuridici e un master alla London School of Economics alle spalle. Ma, soprattutto, una che trasuda determinazione.
Diversamente dalla cancelliera dell’Est, la Baerbock è cresciuta a contatto con la politica. Negli anni '80, da bambina di un paesino della Bassa Sassonia, andava alle manifestazioni antinucleari con i genitori. A 10 anni era già affascinata da Greenpeace. E da questa infanzia venne fuori la sportiva, che da ragazza si allenava ogni pomeriggio al trampolino elastico, e che a 25 anni entrò nei Verdi. Oggi, Annalena Baerbock sa stare bene in un campo di calcio come sui tacchi alti, mentre si specializza sui dossier di politica estera. “Ci sono forze autoritarie che vanno contrastate nel mondo. Serve un’Europa forte e una Germania che la rappresenti - ha detto stamattina -. Mi preoccupa vedere partiti che la portano avanti barcollare”, ha bacchettato i conservatori.
I Verdi sono al 23%, stando al Forsa, l’Unione al 27%. Sono possibili alleati di una futura coalizione. Ammesso che non disperdano tutta la loro forza nel conflitto in corso, cedendo il posto a una squadra dai colori del semaforo senza di loro. Sullo sfondo resta un dubbio sull’esperienza amministrativa: Habeck è stato a lungo assessore all’ambiente e oggi è vicepresidente del suo Land, mentre la Baerbock ha sempre solo lavorato nel partito, prima nel Brandeburgo - dove vive a Potsdam, col marito - e poi nel Bundestag, dove è entrata nel 2013 come delegata alle politiche sull’ambiente. E cosa avrà detto alle sue bambine questa mamma che, fino a qualche anno fa, si faceva degli scrupoli nel dedicare troppo tempo alla politica ed escludeva di poter guidare il partito? “Mio marito e le mie figlie sanno dove sta il mio cuore - ha risposto alla domanda di una giornalista sul possibile dilemma fra i ruoli -. Ho il loro assoluto sostegno”.